venerdì 8 maggio 2009

UN PONTE PER L’AQUILA:
ARRIVANO GLI EMENDAMENTI

50.000 adesioni, fra internet e banchetti in tutt’Italia. La campagna “Un ponte per L’Aquila” non si ferma qui. Sinistra e Liberta' si fa avanti in Parlamento e trasforma la raccolta firme in emendamenti al dl per il terremoto. Ancora una volta col vostro aiuto.



Grazie al sostegno e alla sensibilità di tutti voi, la campagna avviata da Sinistra e Libertà sul suo sito per destinare gli 1,3 miliardi di euro del ponte di Messina alla ricostruzione in Abruzzo ha superato ormai le 50.000 adesioni, raccolte sia attraverso la rete, sia attraverso gli oltre duecento banchetti sparsi sul territorio italiano. E’ arrivato il momento di imprimere una svolta all’iniziativa, perchè una proposta concreta, alternativa e che ha raccolto tanto favore come questa, abbia davvero la possibilità di imprimere un cambiamento, di dare una svolta. Ma questo dipende, ancora una volta, da noi. E da tutti voi.

Il governo ha appena approvato un decreto, da più parti definito come dl abracadabra per la sua militanza nei paradisi della finanza creativa. La maggioranza non ha accolto e nemmeno preso in considerazione nessuna delle proposte, realizzabili e concrete, che ha fatto Sinistra e Libertà. Ben 30 miliardi di euro si potevano (e in parte si potrebbero ancora) reperire sommando i 16,5 miliardi del programma F35, gli 1,3 miliardi del Ponte sullo stretto, i 400 milioni del G8 (ormai sprecati), i 10 miliardi di gettito che lo Stato potrebbe incassare facendo pagare, senza sconti, a chi detiene illecitamente capitali all’estero, le tasse che ha evaso.

Ora Sinistra e Libertà fa un passo in avanti: nei prossimi giorni avanzerà degli EMENDAMENTI al decreto per i finanziamenti al terremoto, pressando i capigruppo dell’opposizione al Senato affinchè qualcuno dei loro parlamentari adotti i testi e li presenti nell’aula parlamentare. La Sinistra non è in Parlamento, ma la Sinistra C’E’ ed è pronta a farsi sentire avanzando proposte concrete nei luoghi deputati a decidere. E se la cosiddetta “opposizione parlamentare”, nonostante l’iniziativa sia forte di 50.000 “sì”, si rifiuterà di presentare gli emendamenti, se ne assumerà la responsabilità morale e politica davanti a tutti gli italiani.

Abbiamo bisogno ancora di voi: perchè il nostro intento abbia successo non deve essere solo Sinistra e Libertà a presentare gli emendamenti: dobbiamo essere noi tutti. Perciò chiediamo anche a voi di esercitare pressione, rivolgendovi ai vostri parlamentari di riferimento e sommergendo di mail i capigruppo del PD (Anna Finocchiaro, anna.finocchiaro@senato.it, dell’IdV (Felice Belisario felice.belisario@senato.it) e del gruppo per le autonomie (Giampiero D’Alia, giampiero.dalia@senato.it). Nei prossimi giorni troverete sul sito i testi degli emendamenti, costituiti sulla base delle proposte che conoscete. La campagna “Un ponte per L’Aquila” va avanti.


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