LETTERA APERTA A "LANFRANCO TURCI"
di Mario Francese
Caro Lanfranco, sei tra i pochissimi compagni che in questo PS stimo ed apprezzo tantissimo per quel che dicono e per quel che fanno, e proprio per tal motivo mi permetto sommessamente di ricordarti che per "provare a fare il budino di Sinistra e Libertà" - come tu stesso ami ripetere - occorre rompere le uova occorrenti alla preparazione della necessaria e prioritaria crema. Diversamente è impossibile..... stando anche a quel che mi dice un mio vecchio amico pasticciere! Questo, fuor di metafora e di "divertissement" ed al di là della mia nota posizione (non certamente priva di punti critici) a favore di SeL, significa per il PS andare subito e necessariamente ad un Congresso Straordinario POLITICO per capire ed individuare CON CHIAREZZA e TRASPARENZA DEMOCRATICA sia chi, come e quando ci sta, sia chi, come e quando non ci sta sul progetto di SeL e su tutto ciò che esso comporta. E su tanto, pur con motivazioni politiche diverse dalle mie, ha pienamente ragione Bobo Craxi.
In tutta sincerità ed al netto del Documento Bartolomei presentato all' ultimo Consiglio Nazionale del PS (documento che, a differenza tua, io ho sottoscritto pur da semplice militante, non foss'altro perché era l'unico che chiedeva un congresso sul tema SeL con motivazioni politiche e non solo statutarie) trovo inconcepibile e assurdo che un partito come il nostro confermi verticisticamente un'alleanza elettorale con movimenti e partiti di storia differente e perciò politicamente e culturalmente impegnativi, senza passare attraverso un confronto-dibattito congressuale evidentemente tematico tra i suoi iscritti e militanti.
E come vedi salto a piè pari, senza entrare nel merito, la "scivolosa" e pur esistente querelle sulla legittimazione o meno delle attuali classi dirigenti del PS sortite da Montecatini e dai vari pre-congressi regionali.
Insomma, caro Lanfranco, sul progetto SeL desiderei tanto che tu, come compagno stimato per la tua storia e la tua saggezza, prima ancora che come esponente della Direzione nazionale PS, mi aiutassi a trovare delle risposte convincenti, oggettive, accettabili e lineari alle seguenti domande:
- A cosa e a chi serve temporeggiare ed attendere le calende greche dal momento che all'interno del PS le posizioni favorevoli o sfavorevoli riguardo SeL sono più o meno già manifeste anche se finora non completamente esplicitate in senso politico e democraticamente quantificate come si dovrebbe?
- A chi e a cosa serve fingere di ignorare le stesse diverse posizioni interne al PS riguardo SeL portandosele dietro (!?!?) fino alle prossime elezioni regionali? Forse per quantificare i voti mancanti all'appello che, come "componente PS di SeL", di sicuro dovremo registrare all'indomani del nostro prossimo cimento elettorale? Oppure per ritrovarci ad assistere, strada facendo, sia alle prevedibilissime e logoranti scissioni dell'atomo, sia ai comportamenti "eccentrici" di qualche compagno che poi dovrà essere sottoposto ai rigori disciplinari (fatti che poi verrebbero di sicuro ed abilmente sfruttati e strumentalizzati dai media e da quanti altri interessati a denigrarci)?
- A chi e a cosa servono, nel PS, questa totale ed inaudita ambiguità sul percorso verso SeL; queste ultrasospette avversioni ad un democraticissimo ed opportunissimo congresso tematico "ad horas"; questi "NI" a profusione e queste valanghe di "Si, però..." ?
Perchè aspettare per medicare o togliersi il dente cariato (se davvero c'è!) dal momento che sappiamo bene tutti che col passare del tempo esso può solo provocare infezione a tutta la bocca? Non è meglio prevenire per quanto è ancora possibile, piuttosto che curare con drastiche soluzioni finali?
La verità, caro Lanfranco, è che è giunto il momento delle scelte chiare ed improcrastinabili, qualunque esse siano. Scelte che ovviamente in caso di delusioni nessuno potrà obbligarci a confermare. Ma OGGI bisogna scegliere di "FARE IL BUDINO DI SINISTRA E LIBERTA' " (e non semplicemente di PROVARE A FARLO) e occorre scegliere con CHIAREZZA, DECISIONE e CONVINZIONE, pur nella totale consapevolezza delle non poche e non piccole difficoltà di percorso.
A questo serve il Congresso Straordinario POLITICO del PS da convocarsi entro e non oltre il 2009, che io, come iscritto e militante (e non credo di essere solo), non mi stancherò di invocare LEGITTIMAMENTE a gran voce, a costo anche di azioni eclatanti di protesta a livello locale e nazionale.
Siamo nella stessa situazione indicata da una vecchia canzone di un gruppo rock italiano che diceva: "Ho chiesto tempo al tempo e lui mi ha risposto: non ne ho!".
Fraterni e Cordiali Saluti Socialisti.
Caro Lanfranco, sei tra i pochissimi compagni che in questo PS stimo ed apprezzo tantissimo per quel che dicono e per quel che fanno, e proprio per tal motivo mi permetto sommessamente di ricordarti che per "provare a fare il budino di Sinistra e Libertà" - come tu stesso ami ripetere - occorre rompere le uova occorrenti alla preparazione della necessaria e prioritaria crema. Diversamente è impossibile..... stando anche a quel che mi dice un mio vecchio amico pasticciere! Questo, fuor di metafora e di "divertissement" ed al di là della mia nota posizione (non certamente priva di punti critici) a favore di SeL, significa per il PS andare subito e necessariamente ad un Congresso Straordinario POLITICO per capire ed individuare CON CHIAREZZA e TRASPARENZA DEMOCRATICA sia chi, come e quando ci sta, sia chi, come e quando non ci sta sul progetto di SeL e su tutto ciò che esso comporta. E su tanto, pur con motivazioni politiche diverse dalle mie, ha pienamente ragione Bobo Craxi.
In tutta sincerità ed al netto del Documento Bartolomei presentato all' ultimo Consiglio Nazionale del PS (documento che, a differenza tua, io ho sottoscritto pur da semplice militante, non foss'altro perché era l'unico che chiedeva un congresso sul tema SeL con motivazioni politiche e non solo statutarie) trovo inconcepibile e assurdo che un partito come il nostro confermi verticisticamente un'alleanza elettorale con movimenti e partiti di storia differente e perciò politicamente e culturalmente impegnativi, senza passare attraverso un confronto-dibattito congressuale evidentemente tematico tra i suoi iscritti e militanti.
E come vedi salto a piè pari, senza entrare nel merito, la "scivolosa" e pur esistente querelle sulla legittimazione o meno delle attuali classi dirigenti del PS sortite da Montecatini e dai vari pre-congressi regionali.
Insomma, caro Lanfranco, sul progetto SeL desiderei tanto che tu, come compagno stimato per la tua storia e la tua saggezza, prima ancora che come esponente della Direzione nazionale PS, mi aiutassi a trovare delle risposte convincenti, oggettive, accettabili e lineari alle seguenti domande:
- A cosa e a chi serve temporeggiare ed attendere le calende greche dal momento che all'interno del PS le posizioni favorevoli o sfavorevoli riguardo SeL sono più o meno già manifeste anche se finora non completamente esplicitate in senso politico e democraticamente quantificate come si dovrebbe?
- A chi e a cosa serve fingere di ignorare le stesse diverse posizioni interne al PS riguardo SeL portandosele dietro (!?!?) fino alle prossime elezioni regionali? Forse per quantificare i voti mancanti all'appello che, come "componente PS di SeL", di sicuro dovremo registrare all'indomani del nostro prossimo cimento elettorale? Oppure per ritrovarci ad assistere, strada facendo, sia alle prevedibilissime e logoranti scissioni dell'atomo, sia ai comportamenti "eccentrici" di qualche compagno che poi dovrà essere sottoposto ai rigori disciplinari (fatti che poi verrebbero di sicuro ed abilmente sfruttati e strumentalizzati dai media e da quanti altri interessati a denigrarci)?
- A chi e a cosa servono, nel PS, questa totale ed inaudita ambiguità sul percorso verso SeL; queste ultrasospette avversioni ad un democraticissimo ed opportunissimo congresso tematico "ad horas"; questi "NI" a profusione e queste valanghe di "Si, però..." ?
Perchè aspettare per medicare o togliersi il dente cariato (se davvero c'è!) dal momento che sappiamo bene tutti che col passare del tempo esso può solo provocare infezione a tutta la bocca? Non è meglio prevenire per quanto è ancora possibile, piuttosto che curare con drastiche soluzioni finali?
La verità, caro Lanfranco, è che è giunto il momento delle scelte chiare ed improcrastinabili, qualunque esse siano. Scelte che ovviamente in caso di delusioni nessuno potrà obbligarci a confermare. Ma OGGI bisogna scegliere di "FARE IL BUDINO DI SINISTRA E LIBERTA' " (e non semplicemente di PROVARE A FARLO) e occorre scegliere con CHIAREZZA, DECISIONE e CONVINZIONE, pur nella totale consapevolezza delle non poche e non piccole difficoltà di percorso.
A questo serve il Congresso Straordinario POLITICO del PS da convocarsi entro e non oltre il 2009, che io, come iscritto e militante (e non credo di essere solo), non mi stancherò di invocare LEGITTIMAMENTE a gran voce, a costo anche di azioni eclatanti di protesta a livello locale e nazionale.
Siamo nella stessa situazione indicata da una vecchia canzone di un gruppo rock italiano che diceva: "Ho chiesto tempo al tempo e lui mi ha risposto: non ne ho!".
Fraterni e Cordiali Saluti Socialisti.
Mi permetto di aggiungere una cosa.
RispondiEliminaCaro Lanfranco,
più volte, anche qualche giorno prima il CN, ti ho sentito affermare che se SeL è solo qualcosa per arrivare alle elezioni regionali 2010, è qualcosa di non potabile, che non dovrebbe interessarci.
Mi sembra che si vada proprio verso questo e, purtroppo, non solo da parte del PS.
La scelta di non fare il congresso (e anch'io, come Mario qui, non ne faccio un problema di giudizio sugli attuali vertici del partito, tra l'altro, io provengo dalla mozione che al congresso ha sostenuto Nencini) di fatto rende meno forte la scelta del PS verso il progetto di SeL....
Il passaggio, poi, del documento della segreteria approvato al CN che rimanda il giudizio su SeL a DOPO le elezioni regionali (e solo allora si celebrerà il congresso) rende evidente proprio ciò che tu paventi come un pericolo.
Opportuna e importante chiosa alla mia nota, caro Pierluigi!
RispondiEliminaGrazie!
La questione è molto semplice.
RispondiEliminaSe si ritiene che la formazione di una nuova forza politica a sinistra,nella quale i Socialisti arrivano a risolvere la loro autonomia organizzativa,possa avvenire solamente sulla base di un chiarimento generale con i potenziali alleati sui valori ed i programmi del progetto comune, allora è indispensabile un ... congresso ,subito, che definisca i contenuti ed i confini ,irrinunciabili ,del mandato politico che viene affidato al gruppo dirigente per concludere il processo costituente.
Trascinare il problema significa legittimare al buio un gruppo
dirigente che il suo congresso fondante lo ha fatto su tutt'altro progetto politico ,quello della difesa assoluta della autosufficienza del Partito.
Divenuto impossibile da perseguire.
E' evidente che una tale ambiguità deve essere sciolta altrimenti trasformiamo il PS in una sorta di nuovo SDI,più piccolo e con più difetti e limiti.
Che SeL piaccia o meno tutti chiediamo alla nostra segreteria nazionale un congresso anticipato, la richiesta della base purtroppo resta inascoltata, perch...è? paura forse di rendersi conto di non avere un esercito che sostenga la decisione presa al CN? se SeL doveva solo essere una federazione di partiti ad hoc per affrontare le varie competizioni elettorali, perchè invece nei territori si parla di attività e progetti futuri in SeL e non nel PS? Sono socialista faccio parte dell'esecutivo della provincia di Venezia, la mia posizione rispetto al progetto SeL è ben nota, non mi riconosco in tale formazione, e parlo di formazione perchè è verso questo che si sta andando, anche qui si parte e si fanno riunioni per promuovere SeL ma non il PS. Sono inanzi tutto socialista e non vedo perchè dovrei rinunciare alla mia identità dentro un soggetto che si dice federato solo perchè i partiti non si sciolgono, ma in realtà si comporta come un partito. Quando sento Craxi parlare di autonomia.....
RispondiEliminaValentina, ma chi chiede mai di rinunciare alle proprie idee ? E' tutto morto, desertificato, ma il Socialismo è vivo, attuale .... e allora ?
RispondiEliminadove per autonomia intendo tutela della nostra identit...à, non di certo presentare una nostra lista alle varie competizioni elettorali, che non si apparenti con nessuno. Anche perchè questo sarebbe un voler suicidarsi.
RispondiEliminaNon sono Craxiana però ho letto una domanda fatta da Craxi ed è la stessa che mi faccio ogni qualvolta sento parlare di Sel, se cmq anche con sel si guarda ad una possibile alleanza elettorale con il pd, perchè questa alleanza non la possiamo fare con il PS? Tra poco si riapre il tesseramento al PS, mi si venga a dire perchè una compagno si deve iscrivere al PS se poi il PS non farà attività ma verranno riversate le energie in SeL, spiacevole dirsi ma molti dei nostri compagni decideranno di non tesserarsi nuovamente chissà se i nostri dirigenti se ne rendono conto
certo Raffaele nessuno chiede di rinunciare alle nostre idee ma riusciamo in SeL a concretizzare idee socialiste? tutti d'amore e d'accordo nel perseguire i nostri ideali? bene allora perch...è non chiamarci Partito Socialista e non SeL. Dove se non ricordo male, è ironica la cosa ovviamente, in SeL ci sono anche i Verdi che a breve si riuniranno a congresso; e se dovessero decidere di non aderire più a seL che si fa, si cambia nome? ma che bravi che siamo non c'è che dire, riusciamo sempre a complicarci la vita.
RispondiEliminaComunque Raffaele è inutile nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi una parte del partito piccola o grande che sia non sarà in SeL quindi ancora una volta significherà perdere pezzi per strada e per cosa? per la salvaguardia di pochi noti? mi spiace ma io non ci sto....
Siamo tutti d'accordo sulla convocazione di un congresso straordinario.
RispondiEliminaE' inaccettabile che una decisione così strategicamente importante non passi al vaglio di un congresso.
Nel merito abbiamo opinioni differenti. Personalmente ritengo che autonomia socialista e progetto SeL siano compatibili nell'ambito di una Federazione di soggetti autonomi, Federazione che deve restare aperta, dev'essere quel cantiere aperto in grado di accogliere tutta l'area laica e progressista, a cominciare dai Radicali.
Costruire qualcosa "a sinistra del PD" è miope e strategicamente perdente. Il kamasutra della politica (a sinistra di, a destra di, al centro, sopra, sotto ecc) non mi interessa.
@Raf
Se si pensa che sia sufficiente conservare le proprie idee socialiste in un qualunque progetto politico, bè allora non si capisce perchè non dovremmo entrare nel PD e fare la componente socialista.
Io credo che la forza dei socialisti e del socialismo stia nelle idee e non in un simbolo o in una denominazione. Se avremo la forza delle nostre idee, queste saranno forti e determinanti anche in SeL, ma se questa forza non c'è... Lasciatemi dire, con amarezza e anche con la consapevolezza di dire qualcosa di pesante, che spesso, negli ultimi anni..., idee in giro ne ho viste poche. Sia a livello centrale che su troppi territori, dove al far politica si preferiva parlare di alleanze, alle idee si preferivano le poltrone che, via via nel tempo, sono diventate sempre più degli strapuntini, per sparire quasi completamente anche questi.
RispondiEliminaLa prova del budino, per usare sempre la metafora di Lanfranco, l'abbiamo già fatta con le ultime elezioni. Meglio, l'hanno fatta i cittadini se, come si afferma, più del 60% dell'elettorato di SeL arriva da chi non è militante di partito.
E la prova budino dice che è buono. Migliorabile, ma buono.
C'è un grande spazio elettorale a sinistra del PD che attualmente sceglie l'astensione, SeL ha incominciato a recuperarlo.
Con le IDEE (e le idee socialiste, spero) si può fare anche molto di più.
Risposta ad Andrea: non si può perché nel PD (sicuramente in questo almeno, chiunque vinca al congresso) non c'è spazio per le idee socialiste. Perché il PD nasce apertamente e pubblicamente dichiarato per superare il socialismo.
RispondiElimina@pier luigi
RispondiEliminaè esattamente quello che ti dicono i vendoliani!
Valentina, i Verdi non si sono presentati al seminario con eloquenti magliette e monopolizzando la parte iniziale del seminario con interventi inneggianti al movimentimo quasi sempre senza senso ? Salvare i soliti noti ? Tu pensi davvero che questo possa valere solo per i dirigenti PS ? Le assessore regionali di SeL nel Lazio non socialiste hanno tanta voglia di farsi da parte ?
RispondiElimina