lunedì 18 maggio 2009

ARRIVANO I "CIAODEM"


Delusi dalla politica incerta, contraddittoria, poco laica del PD? Ingannati dalla logica del voto in-utile nelle ultime elezioni? Stanchi di un partito che democratico non è affatto (vedi referendum) ma è complice di spartizioni varie col PDL? Per voi sono arrivati i Ciaodem!

L’icona è Staino e la novità politica può risultare decisiva.
Per la prima volta nella storia del nostro Paese le elezioni sono caratterizzate da un significativo segmento elettorale (circa il 10%) che dichiara “ufficialmente” di non votare per il partito a cui aveva dato fiducia, voto e partecipazione con le primarie.
Sono i Ciaodem, qualche milione di elettori, semplici cittadini ma anche una parte significativa dei fondatori del PD.
Oggi dicono Ciao al Partito Democratico – Ciaodem– e sono alla ricerca di una diversa opportunità elettorale. Sicuramente laica, principalmente di sinistra, non identitaria, ambientalista/ecologista quanto pragmatica.
I Ciaodem oltre alla delusione dell’ “inutile voto utile” hanno dovuto sopportare nell’ultimo anno il disastro di una linea politica incerta e contraddittoria, quando non conservatrice, sul piano della laicità. Altrettanto inefficace sull’economia e il lavoro – chi dimenticherà l’affronto di una CGIL lasciata sola nello sciopero generale – lontana dai movimenti (l’onda), inesistente sul fronte dell’opposizione parlamentare.
Di contro un partito, il PD, disponibile ad accordarsi con il PDL sulle spartizioni. (RAI, soglia elezioni etc).
La nomina dell’ex democristiano Franceschini, non ha mutato le ragioni di fondo del distacco. Il riscoperto antiberlusconismo oltre a tradire, ancora una volta, le premesse della “bella politica” suona fasullo alle orecchie dei Ciaodem. L’inciampo sul 25 aprile, l’adesione al referendum, che più antidemocratico non si può, con la stessa posizione del cavaliere – il si – ne sono la conferma.
Del resto, il basso profilo delle candidature alle elezioni europee, testimonia il sostanziale sganciamento del PD dalla cosiddetta “società civile” che pure doveva costituirne l’ossatura.
Specchietti per le allodole a parte, ben conoscendo la straordinaria capacità di manovra sulle preferenze degli ex DL e DS non ci vuole nulla a scommettere sul successo degli apparati in vista dello scontro congressuale.
Con tanti saluti alla sinistra, alla laicità, alla CGIL, all’ambiente e ai Ciaodem appunto.

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