QUANDO IL PRIVATO E’ POLITICO
31/07/2009 - Diceva Adorno che in materia di etica sessuale vale un solo principio: “l’accusatore ha sempre torto”. Per questo il giudizio sulle “private esuberanze sessuali“ di Berlusconi, va riservato ai profili politici che la vicenda propone. Profili politici molteplici che sarebbe da irresponsabili trascurare o lasciar cadere.
Non è un fatto privato che il Capo del Governo italiano è al centro di un giro di prostitute.
Non è un fatto privato che le prestazioni sessuali vengano scambiate non solo con soldi ma con favori politici. Non siamo noi a dirlo. E’ il primo argomento della Signora Veronica Lario.
Non è un fatto privato che sulla vicenda il Capo di un Governo mentisca ripetutamente, dando versioni contraddittorie. In un qualunque paese del mondo durerebbe sei minuti.
Non è un fatto privato che ci sia un Paese governato da Eliogabalo in cui i cittadini sono tenuti a conformarsi alle regole di Santa Romana Chiesa, per cui Eliogabalo , che ha il potere di fare le leggi, riserva a se qualunque libertà mentre le nega ai cittadini. Lui può fare le feste e i festini , ma i cittadini non possono mettere in piedi una coppia di fatto perché i diritti non vengono riconosciuti.
Non è un fatto privato che in un Paese ci sia non solo una doppia legalità - i cittadini sono soggetti al codice penale e il Presidente del Consiglio al Lodo Alfano - ma una doppia moralità. Io mi riservo comportamenti che per legge vieto ai cittadini. Questo avveniva nel Medio Evo, è la regola del potere premoderno.
Non è un fatto privato che i “vizi privati” di Berlusconi, il giro di prostituzione al quale consapevolmente o inconsapevolmente partecipa, espongono la stessa attività istituzionale del il Presidente del Consiglio a potenziali ricatti. In Inghilterra il Ministro della Difesa John Profumo, per molto meno, fu costretto a dimettersi.
Se si perde la sensibilità per queste cose, vuol dire che sei già “sotto il cappello del re”.
Nonostante tutto questo il Governo appare piuttosto solido e si appresta al di la di tensioni e conflitti che regolarmente si ricompongono, a governare questa legislatura per realizzare in Italia una situazione di paura.
La legge sulla sicurezza, la prossima sulle intercettazioni, le prossime sulla Magistratura e il CSM, lo scandalo nazionale e internazionale del controllo delle televisioni, configurano un lento scivolamento verso un fascismo senza fasci, un regime autoritario di tipo moderno.
Grande è perciò la responsabilità delle opposizioni.
Hanno il dovere di fare fronte comune, di mobilitarsi nelle istituzioni e nel Paese per fermare questa deriva in nome di una difesa intransigente dei valori e dei principi della nostra Costituzione, reagendo con fermezza ogni qual volta essi vengano messi in discussione.
Sinistra e Libertà, vuole essere della partita. Vuole essere strumento di sollecitazione e di stimolo alle altre forze democratiche perché cessino di procedere in ordine sparso contro un nemico insidioso, potente ma non imbattibile.
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