On.Craxi, quest’anno ricorrono i vent’anni di “Mani pulite” come vive questi giorni?Tra l’altro è uscito anche un libro a firma di Marco Travaglio
“In modo assolutamente sereno. Si è tentato di esaltare una stagione politica e sociale tutt’altro che esaltante i cui esiti sono sottogli occhi di tutti. Il tentativo è fallito le celebrazioni sono uno stanco rito ripetitivo come i libri di Travaglio”.
Suo padre ha pagato per tutti o l’ha danneggiato il fatto di avere vissuto Milano prima ancora che Roma come per gli altri segretari?
“Mio padre ha pagato certamente un conto salato. Dalla sua ha la forza politica e morale di aver previsto ben prima di altri i rischi a cui il sistema democratico andava incontro. Questo certo non consola nè ripaga del clamoroso rovescio che abbiamo affrontato, ma hanno reso più lieve l’esito tragico della falsa rivoluzione”.
Si è ricamato molto sui rapporti tra Lei e Sua sorella Stefania che vi vede in blocchi contrapposti…
“Mia sorella ha avuto comportamenti politici inquieti e contraddittori. E’ d’altronde nella natura di tutti coloro che abbracciano la passione politica nelcorso della propria esistenza. Ora non so se siamo in blocchi contrapposti. Certo la sua condotta è stata sempre poco incoraggiante a favore della ricostruzione di una forza socialista”.
Attualmente Lei è fuori dal Parlamento, dopo avere ricoperto il ruolo di sottosegretario con Prodi II, nel suo futuro quali alleati o simboli di partito vede?
“Il tentativo dei partiti fallimentari della seconda repubblica è quello di dare vita a leggi elettorali che li tutelino al fine di eliminare definitivamente il pluralismo democratico e la dialettica politica. Considero le proposte che vedo avanzare molto pericolose, il suggello del processo anti democratico avviato con la stagione dei tecnici”.
Ha pubblicato due libri e fondato un sito: il socialista clandestino, ma l’ultimo articolo è del 27 ottobre 2011.
“Socialist sospese le sue pubblicazioni a causa della malattia del suo direttore. Presto riprenderanno. Allo stato siamo ritornati in clandestinità”.
Con quali socialisti dei tempi d’oro è ancora in contatto?
“Ho mantenuto molti rapporti con i dirigenti più significativi del Partito Socialista, tranne che con Giuliano Amato. Non parlerei di tempi d’oro, ma di affermazione di una politica che seppe rinnovare il paese e le ragioni della sinistra democratica. Entrambe le cose sono andate smarrendosi”.
Un insegnamento di suo padre Bettino che trova ingiusto sia demolito da magistratura e storia…
“La storia la tentano di scriverla i vincitori, ed allo Stato le tesi contrapposte stanno esattamente in bilico, nessuna prevale più su l’altra. La magistratura italiana è un organismo complesso. Oramai le pulsioni autoritarie e i disegni di potere hanno lasciato spazio ad una più equilibrata e ragionevole attitudine. D’altronde anch’essi per tante ragioni stanno sul banco degli accusati in qualità di responsabili di questa crisi economica e sociale”.
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