"Oggi
l'Assemblea Generale dell'ONU adotterà la Risoluzione di messa al bando
universale delle mutilazioni genitali femminili, depositata dal Gruppo
dei Paesi Africani e in seguito sponsorizzata dai due terzi degli Stati
membri delle Nazioni Unite. Di questa giornata si è però parlato ben
poco. Eppure sono circa 140 milioni le donne nel mondo che hanno subito
questo tipo di violenza.” E' quanto dichiara la Responsabile Giustizia e
Legalità Nazionale della Federazione dei Giovani Socialisti, Maria
Cristina Pisani. “Si sbaglia nel credere che questa lotta riguardi
soltanto Paesi in via di sviluppo; sono infatti circa 35.000 le donne
immigrate in Italia colpite da mutilazioni genitali, sebbene questa sia
una pratica vietata per legge dal 2006, con una pena che può arrivare
fino a 12 anni di reclusione. Molte comunità praticano ancora oggi
l'infibulazione, su bambine e ragazze giovani. Questo accade ancora in
28 Paesi africani, in alcuni Stati dell’Asia Orientale ed Occidentale e
nel Corno D’Africa. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato
che sono state sottoposte alla pratica delle mutilazioni genitali 130
milioni di donne ed ogni anno sono a rischio circa 3 milioni di bambine.
Questa Risoluzione rappresenta dunque una conquista di civiltà per
tutti, donne e uomini ed uno strumento importante contro le resistenze
ancore diffuse nel mondo per la messa al bando di tale pratica. Il modo
migliore per dare un senso a questa giornata e' dunque quello di
favorire un grande cambiamento sociale e culturale. Per questo -
conclude Pisani - è importante contrastare, attraverso un grande sforzo
educativo, la convinzione ormai radicata che l'infibulazione e le altre
mutilazioni facciano parte dell'identità culturale di un popolo e di una
donna."
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