Care
Compagne e cari Compagni,
l’11
luglio prossimo ricorrono 44 anni dalla scomparsa di Giacomo
Brodolini. Come ogni anno ci riuniremo a Recanati per ricordare la
Sua immensa figura di uomo di Stato, di politico, di sindacalista e
di socialista.
Molta
della sua attività politica si concretizzò con lo Statuto dei
lavoratori (legge n. 300
del 20
marzo 1970),
ancora oggi baluardo a difesa dei diritti dei lavoratori italiani.
In
effetti, il riconoscimento giuridico dei diritti e delle libertà dei
lavoratori all’interno delle fabbriche aveva costituito, tra glia
altri, uno dei punti qualificanti dell’ingresso dei socialisti nel
primo governo di centro sinistra (dicembre 1963) e un obiettivo
irrinunciabile per dare significato alla presenza nell’esecutivo
Moro del Partito Socialista Italiano.
Per
questa ragione, il Presidente
della Repubblica Giuseppe
Saragat gli conferì la Medaglia
d'Oro al Valor Civile, con la seguente motivazione: “Esempio
altissimo di tenace impegno politico, dedicava, con instancabile ed
appassionata opera, ogni sua energia al conseguimento di una più
alta giustizia sociale, dando prima come sindacalista,
successivamente come parlamentare e, infine, come ministro per il
lavoro e la previdenza sociale, notevolissimo apporto alla soluzione
di gravi e complessi problemi interessanti il mondo del lavoro.
Colpito da inesorabile male e pur conscio della imminenza della sua
fine, offriva prove di somma virtù civica, continuando a svolgere,
sino all’ultimo, con ferma determinazione e con immutato fervore,
le funzioni del suo incarico ministeriale, in una suprema
riaffermazione degli ideali che avevano costantemente ispirato la sua
azione”.
La
giustizia sociale e la tutela dei deboli erano la Sua stella polare,
così come lo sono per tutti i Socialisti di ieri e di oggi.
Per
questo motivo occorre ricostruire, anche in Italia, una forza
politica che faccia della modernizzazione del Paese, della lotta ai
poteri finanziari, della crescita dell’economia reale e della
redistribuzione dei redditi il fulcro della sua azione.
In
sostanza un Partito Socialista, saldamente ancorato alla famiglia
dell’Internazionale Socialista e del Partito del Socialismo
Europeo, con la volontà di divenire velocemente un grande partito di
massa.
Tutto
ciò richiede passione, tenacia, coesione ed un patrimonio di ideali
e di valori che mettano l’interesse comune al di sopra degli
interessi dei singoli. Occorre, pertanto, superare le divisioni,
seppure nella chiarezza, e favorire un dibattitto libero e
democratico, anche accesso, ma sempre rispettoso del pensiero degli
altri.
Questo
è il modo migliore per ricordare Brodolini e la storia del
socialismo italiano.
Antonio
Gitto
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