domenica 11 ottobre 2009

I tempi maturano in fretta !

I tempi maturano in fretta !
di Carolus Felix

11/10/2009 - Le ultime novità nel panorama politico sembrano incoraggiare gli scettici, ma io credo piuttosto che, se ben osservate, possano invece incrementare l’ottimismo, almeno di chi, come me, ha sempre creduto che Sinistra e Libertà debba diventare al più presto un partito del Socialismo europeo. Bobo Craxi ha fatto il suo intervento, lasciando intendere chiaramente che farà un altro partito con tanto di garofano al vento, se il PSI si ostinerà a restare in Sinistra e Libertà. Davvero un bel coraggio, considerando che rappresenta una minoranza di un partito già piuttosto piccolo. Evidentemente un garofano non fa primavera e da solo non va da nessuna parte, nemmeno nel giardino del re dell’erba voglio. Panella poi, il quale nell’89 disse di Craxi peste e corna, che si fa sostenitore ora dell’innaffiamento del garofano in una non ben definita serra di rose, è davvero molto suggestivo, ma naturalmente solo come ipotesi campata in aria. Sì, proprio lui che disse a suo tempo testualmente: “Craxi è costretto a vivere in un contesto violento, dittatoriale, nemmeno più solamente autoritario: attorno a lui deve scendere il silenzio; la sua politica è tale che non può tollerare contraddittorio democratico, civile, cioè aperto al giudizio ed alla conoscenza del popolo, degli elettori.” Una Rosa davvero spinosa non c’è che dire, soprattutto se accostata al garofano. Nel mentre i Verdi affidano la segreteria a Bonelli il quale, con Marco Boato, remava decisamente contro la corrente dei Verdi in Sinistra e Libertà, suggerendo o presagendo che l’Italia possa essere una sorta di giardino alla francese. Decisamente sembra che il furore botanico non abbia fine. E tutto questo poco dopo che lo stesso Cento ha quasi ottenuto, dopo averlo reclamato a gran voce, il marchio ecologista, accanto a quello di Sinistra e Libertà. La vittoria della Linke in Germania pure galvanizza certi animi che vorrebbero una Sinistra radicale subito anche in Italia, ma senza tenere conto che in Italia la Sinistra alla Linke bene o male c’è già, anche se in formato bonsai, nelle vesti dei perenni rifondaroli,che pare però stiano diventando sempre meno velleitari. Allora, direte voi, non c’è speranza? No, no! C’è eccome! Pensiamo meno ai giardinetti e più ai parchi. Perché, a questo punto, la strada obbligata di Sinistra e Libertà diventa quella della fisionomia di un partito del Socialismo Europeo, sempre se non vuole andare dietro alle cordate clientelari che la farebbero implodere a tutto vantaggio dei valvassini regionali e comunali, nemmeno valvassori, perché quelli, statene certi, assieme ai grandi vassalli, sono già del PD, un PD che con molta probabilità eleggerà Bersani segretario tra non molto. E allora se vogliamo impedire che poi il caro Bersani se ne esca di nuovo con un altro di quei decretoni come quello che ha trasformato le scuole in fondazioni, con la pia illusione che sia più probabile che riescano a finanziarsi con soldi privati, anziché la quasi certezza che saranno condizionate, in tal modo, dai privati, dobbiamo darci una mossa. Perché, con tali prospettive, si deve costruire un Partito che abbia non piccole ambizioni regionalistiche, ma almeno quella più grande di ritornare in Parlamento riportandoci le ragioni della sinistra, dei lavoratori, dei precari, della scuola pubblica, dei servizi per i cittadini, delle tasse non solo per i tartassati, e in definitiva, quella di un Socialismo che ne è stato estromesso dal populismo berlusconiano e dall’acquiescenza compromissoria del PD. La stessa che ci porta ad essere sbeffeggiati o sputtanati, come dir si voglia (ipse dixit), dai giornali di mezzo mondo. E non venite a dirci che è un complotto della sinistra perché in Parlamento la sinistra non c’è più. In Parlamento c’è un partito padronale, uno municipale, uno pretesco e un altro che è fatto da una nomenklatura che governa un popolo convinto di votare democraticamente invece di rimpinguare le casse di un partito dove il centralismo democratico non ha mai smesso di regnare. E il cui motto è sempre stato: “Noi comandiamo e voi partecipate” Senza un forte aggancio al Socialismo Europeo e Democratico, Sinistra e Libertà è già bella che finita, perché nel caso disgraziato in cui se ne andassero anche i Socialisti, Vendola non avrebbe che da bussare vestito da crocerossina alla porta del PD, o tornare con la coda tra le gambe dai rifondaroli, naturalmente la seconda ipotesi è pura accademia..dell’orrore. Così, se anche i militanti di Sinistra democratica e Vendola ritengono che un orizzonte Socialista moderno europeo e socialmente avanzato sia non solo opportuno ma indispensabile, non resta che formalizzare questo passo prima con una adesione unanime al manifesto del Socialismo Europeo da parte di tutti i componenti e poi, col procedere verso una aggregazione che sia Socialismo, Ecologia e Libertà. Anche perché, diciamocelo chiaramente, se lasciamo perdere tutti quelli che hanno abusato di tale nome rincorrendo prima i carri craxiani e poi quelli berlusconiani per puro opportunismo o smania di potere, i veri Socialisti sanno, e lo hanno sempre saputo, che Socialismo e Sinistra sono sinonimi da sempre, sono la stessa cosa, come sanno tutti in Europa e persino in Sudamerica, perché la stessa sinistra è nata con il Socialismo, e senza di esso non sarebbe mai esistita.

1 commento:

  1. Questa mattina mi sono connesso al sito convinto di scrivere un post sul week end della sinistra. ebbene, mi tocca ripiegare sul commento perchè il mio post l'ha già scritto Carolus Felix!
    lo condivido in tutto e per tutto!
    non appena ho letto sul televideo che Bonelli era il nuovo leader dei verdi, e, che Zavettieri annunciava che i socialisti bobisti avrebbero deciso le alleanze al congresso (non sono d'accordo su questo punto non proprio irrilevante? avremo un nuovo congresso wrestling?), be', mi sono detto, ma chiamiamoci Socialismo e Libertà, anzi socialismo è libertà come lo slogan del Psoe anni '70! che altra possibilità c'è se non irrobustire la vocazione socialista di SeL? Sinistra democratica non si chiama per il socialismo europeo? e Bertinotti non ha una rivista che si intitola Alternative per il socialismo? senza verdi può funzionare solo così: del resto in tutta europa socialisti e verdi stanno in due soggetti diversi, e nell'area del mediterraneo mi pare che la spinta verde sia molto debole (Spagna, Portogallo, Grecia).
    Si deve organizzare un bel convegno dal titolo "Per il socialismo del XXI secolo" per mettere le basi culturali del nuovo soggetto: poi ognuno ci aggiunge i diritti civili, la legalità, l'ambiente. ma non lasciamo SeL nel deserto ideale e culturale, il vero minimo comune denominatore è prorpio il socialismo. sono spariti non solo i socialisti ma cosa più grave le politiche socialiste, quelle che propone Obama ad esempio.
    Sì, dire sinistra significa dire socialismo.

    RispondiElimina

TUTTI I POST - ARCHIVIO

http://www.socialistinternational.org/images/index01.jpg