sabato 28 luglio 2012

Perche' sostenere alle primarie del centro-sinistra la candidatura di Sandro Medici a Sindaco di Roma .

di Franco Bartolomei

Cari Compagni ,
  • La scelta di sostenere Medici rappresenta la logica conseguenza politica della scelta di ricercare alleanze politiche nel campo delle forze della sinistra disposte a costruire una alternativa al PD , partendo dalle elezioni locali fino a raggiungere lo scacchiere nazionale .

    In tal senso per noi a Roma questa e' una scelta obbligata , resa sicuramente piu' facile dalla correttezza di Medici come amministratore pubblico , che puo' consentirci l' opportunita' di innovare il quadro dello schieramento progressista nella citta', interrompendo la continuita' della gestione del rapporto sviluppo edilizio - sistema bancario su cui il PD ha costruito buona parte della suo progetto di governo locale e della sua stessa centralita' nei processi di sviluppo del paese dell'ultimo quindicennio .

Zingaretti rappresenta in effetti una delle espressioni , nemmeno la piu' originale per la verita' , delle contraddizzioni e della ipocrisia del PD romano .

Oggi dice di criticare la vendita Acea dopo aver contribuito in passato a d avviarne la privatizzazione e l'ingresso in borsa , come del resto tutto il PD romano .

La prima privatizzazione dell'ACEA fu fatta da Rutelli prima del '99 con la quotazione in borsa di una parte cospicua del suo capitale sociale , e con l'ingresso di ACEA ,sull'onda della bolla speculativa della new economy , nella avventura sciagurata del consorzio di Telefonia Blu , da cui usci con un gravissimo indebitamento.

l'operazione fu concordata da Rutelli con il PDS -DS di Roma ( Veltroni , Bettini , Morassut ) e Zingaretti da giovane segretario D'alemiano di Federazione del PDS-DS ando' anch'esso a rappresentare quella linea alle comunali del 2001.

Quella scelta era in linea perfetta con l'appoggio Prodiano di allora alle politiche di privatizzazione , ed era il prodotto dell'intesa forte ,allora esistente, tra Ulivo e grandi Istituti Bancari Nazionali ( UNICREDIT , INTESA , BANCA DI ROMA , MPS POPOLARE DI MILANO e BNL )

Nella citta' di Roma a sinistra questa operazione fu' criticata solo da Rifondazione e dallo SDI, per bocca del suo segretario di Federazione Franco Bartolomei che era stato fino al '98 assessore al bilancio nella giunta provinciale Fregosi.

Nella citta' di Roma esiste una continuita' impressionante negli indirizzi di gestione del potere, in campo urbanistico , nel campo della esternalizzazione dei servizi , nella gestione della Sanita' , e sulle politiche di privatizzazione, tra le giunte comunali di centro-sinistra e le giunte regionali di centro-destra che nel tempo si sono alternate , a cui oggi non sfuggono Alemanno e Polverini ed a cui non sfuggira' Zingaretti se diverra' sindaco.

Una candidatura nuova a Sinistra a sindaco di Roma , come quella di Medici , puo' rompere questo stato di cose, ed introdurre forti elementi di innovazione nel modo di gestire l' amministrazione locale, in grado di esercitare anche una diretta influenza positiva su tutti gli equilibri politici dell'intero schieramento nazionale della sinistra italiana .

  • I primi risultati della candidatura del compagno Medici cominciano in ogni caso ad arrivare .

    Adesso si faranno le primarie , per grazia ricevuta del Pd romano.

    Bene in quella sede dovremo sostenere le ragioni di un'altra candidatura a sindaco in alternativa a Zingaretti .

    In quella sede dovremo ragionare , tutti insieme , sul modello di sviluppo della citta' , sulla precarizzazione dei rapporti di lavoro nelle strutture esternalizzate a cui sono affidati compiti pubblici , sul ruolo dell'ACER nello sviluppo della citta' , sul disastro della sanita' , sui modi di selezione dei dirigenti nella regione ,nel comune e nella Provincia di Roma , sulla politica delle privatizzazioni , sui soldi buttati per manifestazioni culturali ufficiali prive di utilita' per il microcircuito culturale diffuso della citta', e su tante altre scelte di politica amministrativa su cui in continuita' da 18 anni centro-sinistra e centro- destra si alternano alla guida della citta' e della regione .

    Come Socialisti dovremo esporre di fronte alla citta' ed agli elettori LE NOSTRE RAGIONI PER UN DIVERSO CENTRO-SINISTRA ALLA GUIDA DEL COMUNE DI ROMA
  • Ho letto in giro parecchi articoli riportati che puntano a denigrare Medici per la sua attivita' di presidente del X municipio .

    Bene vuol dire che la campagna elettorale per le primarie e' cominciata .

    Quel che e' grottesco e' che alcuni di questi li mettano in giro alcuni nostri compagni ansiosi di sperare di ottenere uno spazietto all'interno di uno schieramento comunale ,simil Rutelli '93-2001 e simil Veltroni 2001 -2008 .

  • Cari Compagni ,riflettiamo, in conclusione , attentamente sul significato politico reale dell'attuale modello del centro-sinistra romano che dobbiamo assolutamente cambiare .Entrambi questi sindaci conclusero la loro esperienza comunale facendo i candidati premier nazionali del Centro-sinistra, rispettivamentenel 2001 e nel 2008, risultando poi puntualmente sconfitti alle politiche nazionali dal Centro-Destra.

  • Questa e' la prova della centralita' di questo tipo di centro-sinistra romano all'interno del centro-sinistra nazionale, che riflette ed amplifica su tutta sinistra italiana i vizi ed i limiti di una gestione dei rapporti amministrativi in cui l'incidenza dei poteri forti si innesta come elemento costitutivo di un progetto di governo .
  • Questo progetto di governo ,di cui a livello locale Zingaretti e' importante parte costituente, oggi si va specificando , per naturale conseguenza di tutte le scelte fatte nella II repubblica dal PDS_DS_PD , verso una politica di unita' nazionale finalizzata alla attuazione dell'Agenda Monti , anche attraverso il ricatto esercitato a sinistra dalla prospettiva della introduzione di alte soglie di sbarramento alle rappresentanze elettorali.

  • Questi sono i motivi per cui il Partito Socialista deve assolutamente individuare e sostenere una candidatura alternativa a quella del PD alla carica di sindaco di Roma .
  • La candidatura di Medici , per le sue caratteristiche personali e politiche , ed anche per il coraggio dimostrato nell'averla voluta presentare senza particolari coperture , ci consente questa opportunita'.

Franco Bartolomei , segreteria nazionale del Partito Socialista Italiano .

sabato 21 luglio 2012

Centrali biogas: i Socialisti si oppongono !

di Mirco Pagnetti

Un grande Socialista e Presidente della Repubblica Italiana come Sandro Pertini diceva: Quando un governo non fa ciò che vuole il popolo , va cacciato anche con mazze e pietre . Ecco, caro Presidente Spacca, questo è quello che vorrebbero oggi i fanesi – dichiara il segretario del partito socialista di Fano Mirco Pagnetti -. Spesso dimenticati o declassati dalla regione Marche e ora per di più schiavi di una legge che sappiamo tutti è da cambiare.

Ma chi paga i danni? I sacrifici di una vita effettuando lavori duri e umili per costruirsi una casa per dare più dignità ai propri figli e ora vedersela tutto ad un tratto perdere di valore per costruire due centrali biogas nel raggio di pochi chilometri per l’interesse di alcune persone? Non ci siamo. Già fatto l’errore con il fotovoltaico che è stato regolamentato quando i danni erano già fatti. Presidente Spacca, perché non viene a parlare con i cittadini fanesi e consolarli per quello che sta accadendo?

Un Presidente di una regione deve assumersi onori e oneri quindi la popolazione di Tombaccia e Caminate non è contraria alle energie rinnovabili come queste centrali biogas ma che debbano essere ubicate in aree idonee. Non vengono approvati gli ampliamenti alle case coloniche (famose B5) per lasciare intatto il paesaggio e poi attaccate alle abitazioni mettiamo una centrale e l’altra a qualche chilometro più su?

Il comune di Fano e la provincia di Pesaro e Urbino danno parere contrario, in consiglio regionale è stato votato all’unanimità di sospendere tutte le autorizzazioni finchè non siano state date direttive per scegliere i siti idonei ma tutto invano. Per il dirigente generale della regione, consultando un legale, è tutto anticostituzionale .

La regione Marche ha spedito il verbale della conferenza dei servizi non controfirmato dai presenti e per di più non scrivendo tutto quello che si è detto in quella conferenza , questo è costituzionale ?

Sarebbe opportuno che il Sindaco Aguzzi, il Presidente Ricci e i presidenti dei comitati invitino Spacca e i suoi dirigenti (che comandano più di ogni altro) a dimostrare loro che si torna a fare errori (se sono errori per loro) come in passato a scapito di molti e a vantaggio di pochi.

Aguzzi e Ricci fate guerra uno per la sua città e l’altro per la sua provincia senza guardare i propri colori di appartenenza, questa politica non va più di moda .

Il Partito Socialista Italiano, partito che compie quest’anno 120 anni di vita si è sempre battuto e tuttora si batte stando dalla parte dei più deboli per parità di diritti e uguaglianze e ricordiamo in ogni battaglia il nostro grande presidente Sandro Pertini, esempio di vita e di politico”.

giovedì 5 luglio 2012

I SOCIALISTI RICORDANO IL COMPAGNO "GIACOMO BRODOLINI"

Il Partito Socialista Italiano della provincia di Macerata e di Recanati organizza una commemorazione per l'anniversario della scomparsa dell'indimenticato ed oggi piu' che mai indimenticabile Compagno "GIACOMO BRODOLINI" Ministro del Lavoro e Padre dello "STATUTO DEI LAVORATORI"

La stessa avverra' Sabato 7 Luglio alle ore 11,00 presso il cimitero di RECANATI. Tutti i SOCIALISTI e i SINCERI DEMOCRATICI sono invitati a partecipare !

Ivo Costamagna
(Segretario Provinciale PSI Macerata)

sabato 30 giugno 2012

In "Diversamente ricchi", a cura di Carlo Patrignani, si riflette sull'attualità di Riccardo Lombardi

Dopo la grande attenzione riservata al suo "Lombardi e il fenicottero" (L'Asino d'Oro), Carlo Patrignani cura il volume "Diversamente ricchi - Via d'uscita da un modello di società creato dal neocapitalismo finanziario", in uscita per Castelvecchi. Che raccoglie, tra gli altri, i contributi di Guglielmo Epifani e Stefano Fassina...

Quando 45 anni fa Riccardo Lombardi parlava di «una società più ricca perché diversamente ricca» erano molti a sostenere si trattasse di una idea utopica. Quelle stesse parole oggi – alla luce della grave crisi finanziaria che ha investito buona parte del pianeta – diventano, grazie al naturale sviluppo nella distinzione mai fatta dalla Sinistra tra bisogni ed esigenze umane, il progetto culturale per un modello di società diverso. Diverso da quello che fino alla vittoria di François Hollande i vertici dei più importanti Paesi europei ritenevano, al contrario, l’unico modello possibile. Quella di Lombardi rimane la proposta più originale, lungimirante e laica nella storia della Sinistra italiana, tanto da essere l’unica sopravvissuta al crollo del comunismo e alla crisi d’identità della socialdemocrazia. Il paradigma di una società più ricca perché diversamente ricca trae la sua forza dalla sottesa impalcatura teorica: l’incompatibilità del «suo» socialismo eretico con il capitalismo – divenuto troppo costoso per l’umanità intera e perciò da riformare radicalmente – e con il neoliberismo, dal momento che entrambi prescindono dalla società e dalle persone. In questo libro, che si avvale del contributo di illustri economisti, politici, sindacalisti e di originali pensatori italiani e internazionali, l’idea di Lombardi viene ripresa e messa a confronto con lo scenario economico dominato dalla finanza che condiziona le scelte dei governi. Dove un ristrettissimo nucleo di banche d’investimento – tra le quali Goldman Sachs, Morgan Stanley, Merrill Lynch – e altrettanto poche compagnie d’assicurazione e finanziarie decidono sul destino delle Borse e sulla vita delle singole persone.

giovedì 28 giugno 2012

120 anni dopo: un Socialismo nella vita e non nella morte !

di Carlo Felici
Care compagne e cari compagni,
purtroppo l'anniversario della fondazione del Partito Socialista Italiano, oggi, ci porta a vestirci di nero.
Più che una celebrazione, infatti, questo sembra un funerale. Ma può darsi che il nero, che in questo caso non vogliamo sia del tutto funereo, si tinga ancora di rosso e, con esso, noi tutti si possa riscoprire uno spirito anarchico e libertario che fu proprio quello che, con Andrea Costa prima e con Filippo Turati poi, portò proprio alla nascita del primo ed unico Partito Socialista Italiano.
Per chi non lo sapesse, anche allora c'era un Partito Democratico che lo stesso Turati definiva “amalgama” proprio negli anni della fondazione del PSI. Ad esso Turati nel 1895 rivolse queste parole: “Che a questa amalgama poco stia a cuore la libertà politica della masse, non contestiamo. Intanto costretto a lottare contro un regime di privilegio, esso dovrà pur lottare per la libertà. Ch'esso sia povero d'anima, propendiamo a crederlo: toccherà a noi fors'anco di prestargliene una provvisoria. Un partito non agisce solo per quel ch'esso vale, ma per quello che valgono i partiti coi quali ha a che fare”
Ebbene, non vi sembra che tali parole si potrebbero riprendere alla lettera ed applicarle oggi senza tema di essere smentiti?
Anche allora si era nel pieno di una ondata reazionaria che portò alla fine alle cannonate contro i lavoratori e alla decorazione del generale che mise in atto tale eccidio.
Oggi non abbiamo le cannonate, ma il massacro sociale, la privazione dei diritti dei lavoratori, una tassazione iniqua e a senso unico, e il permanere di privilegi reazionari non condivisi da tutto un mondo civile e democratico, basti solo paragonare i compensi dei nostri parlamentari con quelli di altri paesi europei o quello del nostro Presidente della Repubblica con quello del Presidente degli USA o persino della Regina d'Inghilterra.
Questi privilegi vengono continuamente fatti pagare al popolo e non accennano minimamente a diminuire, aumentano invece a dismisura i sacrifici per le classi più deboli e popolari.
L' “amalgama” di oggi ha deciso di sottrarsi al confronto elettorale immediatamente dopo la caduta del governo Berlusconi, adducendo come motivo, la necessità di una nuova legge elettorale che avrebbe dovuto avere priorità assoluta per restituire, come è giusto in ogni democrazia, la parola al popolo, ma è stato varato di tutto tranne ciò, e dubitiamo fortemente che una nuova legge elettorale ci sarà, a questo punto.
Il maggiore sostenitore del governo Monti e delle sue politiche nettamente antisociali e antisocialiste, è l'UDC e noi troviamo oggi scritto sul sito del PSI, ad opera del suo segretario: "Ad oggi l'alleanza e' fra Pd, Psi e Udc. Questo è lo schieramento che vince".
Ebbene, compagni, questo connubio e questo “aforisma” segnano l'epitaffio funebre della storia del Partito Socialista Italiano, perché lo seppelliscono dentro una fossa i cui becchini sono coloro che non hanno mai accettato in Italia l'esistenza di un grande partito del Socialismo Europeo.
Saremo dunque noi coloro che si lasceranno seppellire con tali preci?
O forse insorgeremo nel nome dei nostri ideali di sempre, quelli che portarono Brodolini e Giugni ad inaugurare quella stagione dei diritti e della civiltà del lavoro che, anche con Craxi, fece diventare l'Italia una delle più grandi potenze industriali del mondo?
Insorgiamo, compagni, l'ora della riscossa è arrivata e non aspetterà né pavidi né traditori.
Usciamo dalla fossa, pronti a risorgere con le nostre bandiere rosse di sempre!
Ce lo chiede l'Italia, ci invoca quell'Europa dei popoli che, pur essendo calpestata e vilipesa, non rinuncia alla sua primavera e combatte contro l'assolutismo monetaristico.
Noi possiamo, noi vogliamo, noi dobbiamo testimoniare che il Socialismo Italiano esiste e sta ancora dalla parte dei lavoratori, degli studenti, dei precari, dei pensionati, dei cassintegrati, degli esodati, di quel popolo massacrato e costretto ad impiccarsi per la disperazione da questo governo infame!
Volete davvero voi, compagni, seguire scodinzolando chi vi porta nelle fauci dei sostenitori a spada tratta di questa macelleria sociale?
No, cari compagni, noi che abbiamo ancora nel cuore l'anelito di Costa, di Turati e di Labriola noi, no, non li seguiremo.
Noi risponderemo con le parole di Turati al Congresso socialista di Bologna del 1904:
“L'importante è di salvare l'avvenire, voi il vostro, noi il nostro.
Al proletariato di decidere fra noi, quando ci vedrà tutti fedeli alla nostra esperienza e ai nostri ideali.
Così è ancor possibile un partito, un'unità del partito nella vita, non nella morte, come volete voi”

Viva il Socialismo Italiano !

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