sabato 9 giugno 2012

Le ragioni di un Congresso Nazionale...

di Franco Bartolomei
    • Cari Compagni,

    • Penso che i Socialisti debbano essere contrari ad un accordo con il PD anche se Vendola aderisse alla proposta di Bersani di una coalizione elettorale limitata al PD a SeL e ad una lista civica nazionale di appoggio .

      Questa soluzione sarebbe la morte della sinistra italiana ,perche' segnerebbe la fine di ogni possibilita' di ricostruirla attorno alla riaffermazione di una sua nuova ,e finalmente maggioritaria , identita' Socialista.

      Un esito politico del genere ricalca purtroppo quello a cui si rassegna la maggioranza del partito nel documento della Direzione Nazionale contro cui ho votato.

      Infatti a Bersani non si risponde rilanciando una proposta di programma finalizzata a ricostruire una soggettivita' politica Socialista , ma si annuncia di voler essere parte di primarie congegnate sullo schema di un neo-ulivo troncato a sinistra ed aperto al centro.

      Sono quindi favorevola ad un accordo con PD e SEL solo se avviene attorno alla costruzione di un grande soggetto politico chiaramente identificato come Socialista .

      Altrimenti se dobbiamo aderire ad una formula elettorale ,come quella che mostra di proporre Bersani , per continuare nella distruzione della identita' e della autonomia culturale della sinistra italiana , in pura continuita' con la Seconda repubblica , preferisco di gran lunga per un accordo difensivo a sinistra del PD tra le forze che ancora vogliono richiamarsi alle identita' storiche della sinistra italiana .In particolare ,in questo caso , tra noi Socialisti , SEL e FED.

  • Appare ormai evidente che Bersani lavora esclusivamente al completamento del progetto Partito Democratico come contenitore moderato della maggior parte del centro-sinistra, utile ad una politica di gestione dello stato e dei rapporti sociali esistenti ben lontana da ogni progetto di alternativa di modelloIn questo senso cerca di realizzare bene lo stesso disegno non riuscito a Weltroni , continuando nell' interpretazione fedele delle linee di indirizzo generale che muovono il sistema politico dopo la fine della prima repubblica .
  • Si tratta a ben vedere di una linea nettamente contrastante, nella diversa qualita' dei suoi obiettivi ,da quella che noi vogliamo affermare della costruzione in italia di una nuova grande forza Socialista ,capace di rendere la sinistra italiana protagonista di un progetto di trasformazione democratica degli assetti economici e sociali in grado di rispondere su un terreno di riequilibrio sociale alla crisi verticale del modello di crescita fin qui affermato con la finanziarizzazione e la terziarizzazione delle economie sviluppate.
  • Siamo quindi di fronte a due distinte linee politiche, che avranno una valenza di lungo periodo in quanto il sistema politico e' giunto ad una fase di inevitabile ridefinizione dei proprio assetti , rispetto alle quali il Partito socialista deve assumere una scelta che vincolera' il partito negli anni a venire.
  • Queste sono le ragioni della nostra richiesta di tenere il Congresso Nazionale al piu' breve.Teniamolo nella chiarezza di tutte le posizioni e verifichiamo se esistono le condizioni per una proposta comune , partendo dalla analisi comune sulla natura strutturale della crisi, recepita anche dal documento della maggioranza di fiuggi che parla di una crisi di sistema, a cui e' necessario rispondere con un mutamento del modello economico -finanziario neo-liberista che ha condotto l'occidente sul baratro.

  • Questo rende forti le ragioni della unita' tra i Socialisti al di la' una profonda differenza che si va manifestando sulle scelte politiche di scenario che il Partito dovra' adottare .Penso che questa scelta verra' vissuta da tutti con la consapevolezza comune che la garanzia della identita' Socialista nei processi di ricostruzione della sinistra italiana non e' un problema nominalisttico ma sostanziale , ed in ogni caso la proposta di Bersani e' tutta all'interno di un quadro di sostegno alle impostazioni del governo monti , ed e' in perfetta linea di continuita' con il precedente Ulivo.

  • Noi non crediamo che i giochi siano fatti, ed accettare la proposta Bersani sia divenuto per noi inevitabile .

  • Sono convinto che se il Partito Socialista tiene duro contro l'accordo con il PD il progetto iniziale di Sinistra e Liberta' potrebbe divenire ancora recuperabile. Il centro-sinistra nuovo a cui guarda Bersani non e', infatti , l'unione di Prodi , ma il progetto Weltroni perfezionato , e se Sel aderisse a questo disegno rischierebbe di spaccarsi.

  • Vendola sara' quindi costretto a scegliere, ed in quel momento si aprira' uno spazio nuovo per noi , sopratutto se sapremo tenere il no alla proposta di Bersani ,per poter rendere possibile il recupero della proposta originiria di Sinistra e Liberta'.

  • Un Ragionamento analogo vale per la FED in cui Ferrero, padre della nuova svolta unitaria della fed , tiene coerentemente la contrarieta' alla proposta Bersani , ed il comico Comunista identitario Diliberto in nome della vecchia solidarieta' con D'Alema , come ai tempi di Cossutta , gioca di sponda con bersani.

  • FRANCO BARTOLOMEI segreteria nazionale del Partito Socialista Italiano

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