domenica 6 marzo 2011

LA LEGA DEI SOCIALISTI DEL NORD EST SCRIVE A NICHI VENDOLA

LA LEGA DEI SOCIALISTI DEL NORD EST SCRIVE A NICHI VENDOLA

Caro compagno Nichi Vendola,

celiando sul fatto che la nostra Lega dei Socialisti del Nord Est è appena nata (il 5 di febbraio, a Trieste), potremmo esordire scrivendo che è fisiologico che i neonati strillino, e spetta al genitore premuroso prestare attenzione al loro pianto, per comprenderne le cause.

Non pensare, però, che questa lettera sia solo un querulo cahiers de dolèance: è anzitutto un invito ad andare avanti nel tuo entusiasmante progetto, ed un grazie.

Grazie perché sono state proprio le tue parole, pronunciate al Congresso di Firenze ed in altre occasioni, ad invogliarci a costruire questo ponte, la Lega, tra socialisti già attivi in SeL e compagni della sinistra del PSI.

Sai bene quanto noi che un ponte serve non soltanto a “passare dall’altra parte”: serve, prima di tutto, a mettere in comunicazione le persone, a favorire gli scambi – scambi che possono essere culturali, politici, di opinioni. Attraverso la Lega, puntiamo a coinvolgere compagni incerti e delusi, ma anche quanti, ostili od indifferenti al mondo della politica odierna, assistono sgomenti al cataclisma che c’investe, di cui la vicenda Mirafiori è niente più che un sintomo.

Propedeutica a qualsiasi intervento su una società ammalata ed ingiusta è l’edificazione di una grande Sinistra, una Sinistra – l’hai detto tu - che si ispiri ai valori (anzitutto) morali del Socialismo italiano, e che sia capace di guardare avanti, molto avanti.

Caro Nichi, amiamo ripetere con te che SeL è il seme che deve morire per dar vita ad una nuova, rigogliosa pianta. Ecco: noi socialisti vogliamo fare la nostra parte, stare al tuo fianco in un progetto tanto ambizioso quanto necessario ad un’Italia abbrutita ed imbruttita.

E’ però indispensabile che il tuo partito, SeL, ci consenta di porgere il nostro contributo, non sbarri la strada, non diffidi di noi.

Talvolta, nel Triveneto ed anche altrove, noi socialisti in SeL siamo trattati come degli “intrusi”, tollerati più che amati. Quelli che hanno scelto, invece, di rimanere nel PSI – pur condividendo la tua impostazione e magari solamente per ragioni affettive, o perché ritengono che il Partito di Nenni, Pertini e Lombardi non meriti di morire (post?)craxiano – sono invece considerati estranei, stranieri: più dell’ideale, conta la tessera. Tutto ciò rattrista ed ancor più preoccupa, perché rappresenta un ostacolo su quella strada che ci inciti ad intraprendere.

Per saper parlare ad ognuno quando sarà “grande”, la nuova Sinistra che vai costruendo deve esercitarsi sin da “piccola” alla buona, vecchia arte del dialogo. Deve essere inclusiva, non esclusiva; deve dare un segnale inequivocabile di discontinuità rispetto ad un passato di settarismo, incomprensioni, futili litigi. Deve essere migliore degli “altri”, non può accontentarsi di essere un po’ meno peggio.

Ti segnaliamo, a titolo di esempio, il caso di Trieste, dove la Federazione socialista, da sempre in odor di eresia per il suo “anticonformismo” – cioè per il suo ostinato ancoramento a sinistra – ha proposto al locale coordinamento di SeL un accordo, in vista delle amministrative di maggio, che faccia da prologo ad un’intensa collaborazione futura. I Socialisti offrivano – ed offrono – di rinunciare al proprio simbolo, e di concorrere nelle liste di Sinistra Ecologia Libertà. Lo scopo dell’iniziativa era quello di dare un secondo segnale di unità a sinistra, dopo quello lanciato sostenendo, assieme alla FdS, la bella candidatura Andolina alle primarie di dicembre, ma la risposta è stata un secco no: lo Statuto, sostengono, lo vieterebbe. Può darsi, e in ogni caso gli Statuti sono importanti; ma la Politica (quella con la maiuscola), e l’esigenza di cambiare passo lo sono un po’ di più, anche a tacere della particolarità della situazione triestina.

Carissimo Nichi, non permettere che formalismi e piccinerie uccidano il seme anzitempo! Te lo chiediamo in nome del comune ideale socialista; te lo chiediamo perché abbiamo fiducia in te e nel tuo sogno, che è anche il nostro.

Il cammino va percorso insieme, e tu lo sai.

Ti alleghiamo il testo del discorso con cui il nostro Segretario, Norberto Fragiacomo (PSI) ha concluso i lavori del Convegno di Livorno del 19 febbraio, al quale hai inviato un apprezzatissimo indirizzo di saluto.

Un saluto fraterno, ed un invito ad essere nostro ospite non appena i molteplici impegni te lo consentiranno.

Padova, 6 marzo 2011

Per la LEGA DEI SOCIALISTI DEL NORD EST

il SEGRETARIO

Norberto Fragiacomo

il VICE-SEGRETARIO

Paolo Trovato

il VICE-SEGRETARIO

Augusto Da Rin


Nessun commento:

Posta un commento

TUTTI I POST - ARCHIVIO

http://www.socialistinternational.org/images/index01.jpg