mercoledì 28 giugno 2017

ELEZIONI CIVITANOVA MARCHE : RIFLESSIONI A CALDO - LUCA PERILLI



di Luca Perilli

Civitanova Marche si aggiunge agli esperimenti politici inaugurati nelle Marche dalle antesignane Fermignano (PU) e Tolentino (MC): una coalizione di Destra composta da un partito dichiaratamente neofascista, da leghisti e da cattolico-tradizionalisti (non chiamatelo "centrodestra", per favore: del centrismo moderato non sembra avere proprio nulla !) stravince al ballottaggio grazie al voto di neanche la metà dei civitanovesi, che non si sono recati a votare neppure dopo l'arrivo del nubifragio di ieri. Tre riflessioni almeno:

1) Il "neorazzismo securitario" e la voglia di imporre un "ordine valoriale normale" pagano nel discorso politico attuale, in questo ben aiutati da mass-media (soprattutto nazionali) che senza troppi scrupoli soffiano quotidianamente sul fuoco dell'odio e dell'intolleranza verso qualsiasi minoranza, alimentando ulteriormente un clima di insicurezza e paura.

2) Molti di quei voti sono però venuti anche da chi fa parte di quelle minoranze vessate: per capire una tale dinamica, è ora di andare a studiare cosa è accaduto da anni ai nostri cugini francesi dove la politica di Marine Le Pen ha fatto breccia anche su alcune minoranze da sempre avversate dal Front National (che annovera come numero 2 addirittura un cripto-gay, peraltro sbugiardato da tempo dalla stampa d'Oltralpe...); se non avete pazienza, resta sempre utilissima la lettura di almeno due classici di sempre: "La banalità del male" (Hannah Arendt) e "Se questo è un uomo" (Primo Levi); altrimenti c'è l'extrema ratio-Wikipedia: consultare la voce "Sindrome di Stoccolma".

3) Tornando a Civitanova, forse è tempo che il centrosinistra - e in particolare il PD del posto - si chiedano come mai così tanti civitanovesi abbiano preferito il mare e la casa alle urne, pur avendo ottenuto al Primo Turno il consigliere più votato in assoluto nella città rivierasca...
Guardando invece ai risultati nazionali (quasi tutti favorevoli alla nuova Destra), direi che si tratta della naturale traduzione elettorale di un ottimo lavoro culturale che ha visto da anni la progressiva scomparsa dal discorso pubblico di qualsiasi concetto liberale e di sinistra che si potesse esprimere, in questa operazione ben aiutati dalla pochezza di troppi esponenti di quelle parti politiche e intellettuali, incapaci di capire persino a quali ideali fondamentali aderiscono !! Non ricorda almeno vagamente il "suicidio" della classe liberale ottocentesca ? 

Vale il solito argomento: se devo scegliere tra chi imita qualcuno e l'originale, è sempre meglio rivolgersi all'originale che almeno ha le idee ben chiare !

Detto tutto questo, speriamo che un po' di sana opposizione aiuti i vari attori politici alla necessaria riflessione sulle differenze ideali tra Destra e Sinistra pure nella pratica amministrativa locale. Perché da queste differenze discendono le scelte politiche, e non dalla sola onestà, che dovrebbe essere invece un presupposto per chiunque faccia politica attiva.

Consiglio finale di lettura per schiarirsi definitivamente le idee: il sempre valido e finora mai superato "Destra e Sinistra" di Norberto Bobbio (Donzelli Editore).


P.S. al mio post "politico": vorrei ricordare che dal 1990, malgrado l'immagine di città "aperta" e "progressista", Civitanova Marche, dopo l' esperienza con Ivo Costamagna Sindaco, è stata sempre governata da coalizioni di destra o di centrodestra tranne la Giunta-Frinconi, la fallimentare esperienza con Barbara Pistilli e la passata Giunta-Corvatta. Così, giusto per sfatare uno degli argomenti dell'attuale coalizione al governo della città secondo la quale "ogni volta che la sinistra ha governato questa città c'è stata una pessima gestione della sicurezza pubblica" e che "il malaffare si è impossessato della gestione pubblica da quando al potere ci sono gli amici degli amici"... Cioè: tutta la malavita e tutto il clientelismo si sarebbero concentrati tra il '90 e il '95 e tra il 2012 e il 2017 (giusto per restare agli ultimi 30 anni) !?  Come direbbe Totò: "Suvvia, ma mi faccia il piacere...!"

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