Finalmente l’Assessore
Comunale al Porto chiede la verità sui ritardi che riguardano
l’Uscita ad Ovest.
In questo senso debbo
ricordare che già 4 anni fa presso il Ministero delle
infrastrutture e Trasporti vennero avviati gli studi tecnici per
l’elaborazione dell’innovativo progetto per il collegamento
viario tra il porto di Ancona e la grande viabilità, approfondendo
ogni sua criticità e trovando le relative soluzioni anche di natura
paesaggistica ed ambientale.
In quella sede
parteciparono anche le Ferrovie dello Stato tramite RFI,
Confindustria e Multiservizi Spa, controllata dallo stesso Comune di
Ancona, quale società direttamente coinvolta in quanto proprietaria
di un area posta nelle vicinanze del tracciato e che si prese
specifici impegni per risolvere il problema. Da allora nulla è stato
fatto, e sebbene tutti i percorsi procedimentali siano stati
rispettati, il progetto dell’Uscita ad Ovest si è arenato a causa
del mancato rispetto degli impegni presi proprio dal Comune di Ancona
non solo attraverso Multiservizi ma anche in merito ai vicini campi
da tennis del Dopolavoro Ferroviario che incidevano anch’essi sul
tracciato e per i quali erano già stati predisposti i finanziamenti
per altra locazione, nonché di RFI sul riallineamento del tracciato
ferroviario.
Ritardi quindi imputabili
in gran parte proprio al Comune di Ancona, con relative negative
conseguenze non solo per la Città ma anche per la reputazione di chi
si prese quegli impegni a vario titolo.
Premesso che quindi
l’unica soluzione oggi in campo, e già approvata, è solo l’Uscita
ad Ovest, a quanti chiedono un “Piano B” rispondo invitandoli a
ritrovarsi il progetto dell’ex Assessore Mascino, la cosiddetta
“Uscita Sud”, che credo possa essere sufficiente per abbreviare i
tempi.
Lidio Rocchi
Ex Assessore Regionale alle
Infrastrutture
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