mercoledì 24 febbraio 2010

In regione con Manfr ! - Circoscrizione di Ancona

In regione con Manfr - Manfredi Mangano per Alleanza Riformista con Spacca Presidente


Buonsalve a tutti ! Iniziamo coi fondamentali: Mi chiamo Manfredi (ciaaaaaaoooo Manfredi xD), Manfredi Mangano. Sono nato il 4 settembre del 1987 a Venezia, da Cecilia Beccaro e Massimo (per i genitori Massimino) Mangano, ma da quasi sempre vivo a Fabriano, ridente cittadina della Provincia di Ancona. Attualmente, condivido la mia vita con mia madre, mio fratello Alvise, la mia ragazza Elisabetta, i miei amici, 4 gatti, 1 cane, 1 porcellina d'India, 1 tartaruga, e un numero imprecisato di libri, che presto mi sfratteranno dalla mia stanza. Sono uno studente di Scienze Politiche, fresco di laurea dell'Università di Camerino e attualmente matricola di laurea specialistica all'Università degli Studi di Forlì. Presiedo una associazione culturale attiva nel campo del gioco di ruolo e di simulazione, almeno fin quando non si stuferanno di me e non mi cacceranno, e, come anticipatoVi, leggo 'n sacco. E, in più, sono candidato alle prossime elezioni regionali delle Marche, 28 e 29 marzo 2010 (ricordate la data!) nella lista Alleanza Riformista, una coalizione tra Partito Socialista Italiano, Movimento dei Repubblicani Europei e i cristianosociali dell'Unione Popolare Cristiana, lista che si schiera a sostegno del Presidente uscente Gianmario Spacca, ambendo a rappresentare l'ala saldamente di sinistra, laica e solidale dell'alleanza di progresso. La politica, infatti, è un'altra delle mie grandi passioni (probabilmente quella più sconveniente xD): ne sono caduto vittima da ragazzino, leggendo sui libri di storia delle lotte civili e operaie nel nostro Paese, e dal 2005 sono iscritto a formazioni eredi della tradizione Socialista italiana ed europea. Attualmente ricopro l'incarico di responsabile nazionale Scuola e Università per la Federazione dei Giovani Socialisti, e sono membro del comitato promotore per la Lega dei Socialisti, una associazione che mira, partendo dal tessuto dell'associazionismo politico e del PSI stesso, a gettare i semi di una nuova sinistra per il nostro Paese. PERCHE' CANDIDARMI ? Perchè una scelta così autolesionista, mi chiedete ? Si può dire che ce l'avessi nel sangue, credo, e non per particolari "eredità politiche familiari", ma proprio perchè la vita della mia famiglia è costellata da questioni politiche irrisolte: quelle che ancora oggi impediscono al nostro Paese di dirsi pienamente civile. Prima istantanea: mio nonno, Mirko, nato a fine anni '20, tornato dalla guerra a piedi con solo i vestiti e lo spazzolino, oramai magro come un chiodo dopo mesi di prigionia in Jugoslavia, che è tornato ad essere magro come un chiodo, su quella poltrona dove un cancro lo ha inchiodato dopo anni di lavoro alla Montedison di Porto Marghera. Anni duri, di sacrifici, che hanno permesso alle sue figlie di non farsi mancare nulla del necessario, anche grazie alla sapiente regia contabile della nonna, e poi di studiare e farsi una vita, nonostante i loro genitori fossero un operaio chimico e una segretaria. Il lavoro a cui dedicato tanti anni lo ha ripagato uccidendolo, dopo una lenta agonia conclusasi nel 1992: calpestate le più basilari norme di sicurezza, trincerandosi dietro la maschera del “Non sapevamo fosse pericoloso”. Seconda istantanea: mia madre, che da dopo il divorzio con mio padre si butta sul mercato del lavoro, prima con soddisfazione, poi sempre più nel grigiore, 10 ore di lavoro al giorno, anche se non si sta a catena tolgono la voglia di sognare. Una vita di sacrifici anche la sua, per assicurare a me e mio fratello la possibilità di crescere, vivere, sperimentare e anche di permetterci qualche lusso. Stress, caos, scene degne di Kafka che vanno avanti ancora oggi. Non sono stati mia madre e mio nonno a farmi appassionare alla politica, ma sono stati loro a darmi il senso di cosa la politica debba fare: potrà sembrare una frase fatta, ma la politica non è solo fare carriera, o almeno non dovrebbe esserlo. La politica è un'arte, l'arte nobile e fondamentale del buongoverno, dell'amministrazione sulle cose, della fornitura di servizi ai cittadini, l'arte del rendere possibile qualcosa che oggi non possiamo permetterci, ma che con un sacrificio comune potremo raggiungere. PERCHE' SOCIALISTA ? Perchè nel nostro Paese, oramai privo di identità e di speranze, c'è un grande bisogno di riscoprire quei valori che alla fine del dicianovvesimo secolo spinsero in piazza milioni di Donne e Uomini, per “fare la Rivoluzione”. Ma al di là dei proclami roboanti, e delle ardite elaborazioni dei filosofi, l'obiettivo da raggiungere era chiaro e concreto: un posto di lavoro dignitoso, poter guardare in faccia il padrone e chiedergli un aumento senza essere licenziato, acqua, luce e riscaldamento, protezione per il lavoro di donne e bambini, fabbriche più salubri e meno simili a gironi danteschi, scuola gratuita per tutti, una politica estera di pace che non spedisse “i nostri ragazzi” a morire per “scatoloni di sabbia”. Ne abbiamo fatta di strada, da allora. Il vecchio proletariato non esiste più, anche i più male in arnese nella nostra società oramai hanno il telefonino. Ma su tante cose, non ci siamo proprio mossi, e su tante altre ancora siamo decisamente tornati indietro. PERCHE' ALLEANZA RIFORMISTA, PERCHE' GIANMARIO SPACCA. Le Marche, fino ad ora, hanno rappresentato un'isola felice in un mare di precarietà e privatizzazioni, ma alla fine la Grande Crisi è arrivata anche qui, e oggi il nostro modello di vita è messo a repentaglio. Già, ma da cosa ? Sostiene Pereira siano stati i cinesi. Sostiene Pereira siano stati gli operai marocchini che ci rubano il lavoro. Sostiene Pereira che sia colpa di chi ha governato la Regione, dimenticandosi che fino a 15 anni fa le attuali leadeship di maggioranza e opposizione erano nello stesso partito. Io, di mio, la penso diversamente: penso che oggi, effettivamente, le Marche siano la Regione in cui si vive meglio di questo nostro Paese. Ma penso anche che, per quello che abbiamo ottenuto, siamo diventati “compiacenti”. Ci siamo adagiati sui compromessi e sulle spartizioni di potere, e abbiamo scommesso sulla resistenza di un modello economico datato perchè ci assicurava pace e tranquillità, pazienza il clientelismo e pazienza la stagnazione culturale, stiamo bene. E ora, che ci siamo bruscamente risvegliati, abbiamo paura di riaddormentarci, perchè non sappiamo se troveremo un altro sogno o solo un brutto incubo senza fine. E' questo il senso della lista Alleanza Riformista: ricordarci che, per quanto possiamo star bene, le frontiere del disagio, della povertà e dell'esclusione si sono spostate in avanti con noi. Che per quanto siamo progrediti, non possiamo cullarci indefinitiamente sugli allori. E che solo insieme potremo uscire da questo tunnel. E' questo anche il senso che voglio dare alla mia candidatura: restituiamo al modello Marche la sua anima a partire da chi ne ha gettato le basi. Ripartiamo dalla solidarietà socialista tra lavoratori, dall'universalismo e dall'europeismo di Mazzini, dal primato cristiano della persona (e lo dico da agnostico anticlericale). Parliamo di reddito di cittadinanza e centralità della formazione per combattere la disoccupazione, di un piano strategico di opere pubbliche e investimenti ecocompatibili per aggredire la crisi. Parliamo di cultura, di difesa della scuola pubblica, di razionalizzazione del nostro sistema universitario. Parliamo della cultura del merito, e della trasparenza della pubblica amministrazione, nel curriculum degli amministratori come nella gestione di appalti e commesse. Parliamo di diritti civili, di integrazione, di Marche come regione della tolleranza e dell'apertura ai Balcani, al Mediterraneo, all'Asia. E, sopratutto, parliamone e combattiamo, insieme. Ciascuno con la sua Storia, ciascuno con le sue speranze, ciascuno di noi con in mano un tassello delle Marche che verranno. Io, purtroppo o per fortuna, non ho grandi mezzi: non potrò fare manifesti 6 metri per 3, e probabilmente neanche 1 metro per 50 centimetri. Ma non per questo ho intenzione di restare in silenzio! Abbiamo Facebook, abbiamo questo blog che mi accingo a inaugurare, manfredimangano.splinder.com, abbiamo il caro vecchio volantinaggio in piazza. Perchè c'è bisogno di Sinistra, in questo Paese e in questa Regione, una Sinistra salda sui suoi principi ma che accetta il dialogo, una Sinistra che parla, parla … ma poi agisce. Una Sinistra del Fare. Fatevi sentire, Facciamoci Sentire !

A presto,


Manfredi Mangano,  

Candidato di Alleanza Riformista – Spacca Presidente,

Circoscrizione di Ancona


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