domenica 27 dicembre 2009

La Russa offende il Paese e le forze armate

La Russa offende il Paese e le forze armate


Poche ore a Natale, La Russa si trova a Livorno, presso la caserma Vannucci. Qui parla dei molti meriti dei militari italiani, bene. Poi quella che inizia a rimbalzare come gaffe ma che, a ben vedere, di gaffe non ha nulla. Il ministro della Difesa si lascia sfuggire una frase che sarebbe fuori luogo anche in sottoscala frequentato da naziskinTra i reparti schierati in questo piazzale c’è l’elite delle nostre forze armate, come il Comsubin della marina, erede della non dimenticata Decima Mas“. Un offesa grave al Paese e alla Repubblica, d’accordo, ma anche un offesa ai militari che con professionalità e senso del dovere svolgono quotidianamente il loro mestiere e che senz’altro non hanno nulla a che vedere con una sanguinaria unità di torturatori, assassini asserviti all’occupante nazista.

Capita così che i (sedicenti) difensori della Patria, come l’ex missino La Russa, finiscano per offendere il Paese e per gettare ombre sulle sue Istituzioni. No, l’esercito italiano non è in nessun modo erede della Decima Mas, neppure lontano parente. Se il ministro vuole cercare legami tra l’esercito italiano e il regio esercito, meglio farebbe a cercarli guardando all’eroismo e al supremo sacrificio della Divisione Acqui, che piuttosto che passare dalla parte dei nazisti preferì affrontarli (nonostante le soverchianti risorse dei tedeschi) e ne fu trucidata.

Rifletta La Russa e magari, approfittando della pausa natalizia, rilegga la sentenza nei confronti della Decima, dove si parla di continue e feroci azioni di rastrellamento di partigiani e di elementi antifascisti in genere, talvolta in stretta collaborazione con le forze armate germaniche, azioni che di solito si concludevano con la cattura, le sevizie particolarmente efferate, la deportazione e la uccisione degli arrestati. Peraltro il comandante della Decima, non pago di quegli anni, provò a far riprecipitare l’Italia nell’orrore fascista durante l’anno 1970, quando fu protagonista di un maldestro tentativo di golpe con la forestale.

Credo che Berlusconi, dopo i continui appelli alla distensione del clima politico, dovrebbe pretendere le scuse e, perchè no, le dimissioni di La Russa.

http://www.leragioni.it


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