mettono a rischio la nostra democrazia

29/04/2009 - “Giusto criticare le candidature elettorali del Pdl basate sul fattore estetico, ma stiamo attenti perche’ di altrettanto censurabili ce ne sono anche nei partiti dell’opposizione dove a volte si e’ capilista solo in virtu’ di una notorieta’ mediatica conquistata in televisione piuttosto che nel contatto assiduo con gli elettori”. E’ quanto afferma l’europarlamentare Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell’Internazionale socialista donne. “Letterine, modelle e presentatrici, - continua la Locatelli - non sono il male della politica italiana. Il vero problema e’ che il sistema non funziona piu’ perche’ i meccanismi con cui si costruiscono le liste non sono ne’ trasparenti ne’ democratici. Le elezioni europee se non altro, grazie alle preferenze, garantiscono ancora un minimo di riscontro per le scelte fatte e obbligano le leadership politiche a tenerne conto. Quanto alle politiche, la legge elettorale di Calderoli, con i listini nelle mani dei segretari, ha ulteriormente aggravato una situazione gia’ deteriorata. Ormai – conclude l’europarlamentare socialista - quasi tutto quello che concerne i partiti e la loro vita interna, andrebbe ripensato da cima a fondo, pena un distacco sempre piu’ incolmabile degli elettori e il logoramento definitivo della democrazia parlamentare”.
in questi giorni l'Associazione Radicale Certi Diritti registra quello che, a pieno titolo, si può considerare il primo risultato significativo dell´iniziativa di Affermazione Civile, iniziativa che sta alla base del nostro impegno.
Come è stato diffuso sia da internet che dalle agenzie di stampa e successivamente ripreso dal Tg1 e da alcuni quotidiani nazionali, riportiamo anche a voi la notizia che il 3 aprile il Tribunale di Venezia ha sollevato la questione di legittimità costituzionale degli articoli del codice civile in base ai quali non viene riconosciuto alle persone omosessuali di sposarsi. In particolare, sostiene il Tribunale, le disposizioni sembrerebbero in contrasto con gli artt. 2,3, 29 e 117 1° comma della Costituzione. La vicenda riguarda due ragazzi conviventi che hanno aderito alla campagna di Affermazione Civile da noi lanciata alcuni mesi fa. I due ragazzi avevano chiesto all´Ufficiale di Stato Civile del Comune di Venezia la pubblicazione del loro matrimonio e quando è stato loro opposto il diniego hanno presentato ricorso presso il Tribunale di Venezia, con il rinvio alla Consulta si è definitivamente aperta una porta che prima era chiusa.
Per la nostra Associazione, che sta lavorando in stretta collaborazione con l´Avvocatura per i diritti Lgbt - Rete Lenford, essere passati così velocemente alla Corte Costituzionale significa moltissimo.
Infatti, se non intercorrono fatti nuovi, è ragionevole pensare che entro un anno e mezzo circa ci potrà essere un pronunciamento di importanza storica. Potrà accadere che la Corte si pronunci in modo favorevole, determinando l'interpretazione delle disposizioni del codice in modo che gli omosessuali siano ammessi al matrimonio. Oppure potrà pronunciarsi contro e affermare che gli omosessuali non hanno diritto di accedere al matrimonio. Oppure potrà accadere che la Corte dichiari la sua incompetenza richiamando il Parlamento alla necessità di legiferare in modo chiaro sul tema.
La comunità nazionale è di fronte al problema e non può più fare finta di niente. La testimonianza più evidente è lo spazio che il Sole 24 Ore ha dedicato ieri all'ordinanza ed ai pareri di insigni costituzionalisti interpellati sul tema. Se non si perverrà ad un verdetto favorevole, o se il Parlamento legifererà contro il diritto degli omosessuali di contrarre matrimonio, si apriranno nuovi scenari politici, nei quali ancor più rilevanza e spazio avrà la nostra battaglia di civiltà, che dall'Italia potrà finalmente approdare all'Alta Corte di Giustizia Europea.
Non potevamo esimerci dal comunicarvi tutta la nostra soddisfazione ed anche la gratitudine per aver creduto, iscrivendovi a Certi Diritti nelle battaglie che sono da quasi un anno priorità dell'Associazione.
Ci piacerebbe che questo rilevantissimo fatto contagiasse anche voi e che vi rendesse , se è possibile, maggiormente consapevoli dell´importanza di dare ulteriore forza all´iniziativa di Affermazione Civile. Questa campagna si ispira alle lotte nonviolente di disobbedienza civile volte al superamento di leggi ingiuste per questo è davvero importante ogni contributo.
Noi continuiamo a lavorare per trovare altre e nuove coppie, se aumenterà il numero dei ricorsi aumenterà anche le possibilità di poter raggiungere un giorno il traguardo di civiltà che ormai è conquista di quasi tutti i paesi dell'Ue.
Vi chiediamo di continuare a stare al nostro fianco e di aiutarci in questo compito anche facendo iscrivere altre persone alla nostra associazione, ne abbiamo davvero bisogno.
Grazie per tutto quello che potrete fare, maggiori informazioni le trovate su www.certidiritti.it
Vi inviamo un caro saluto,
Sergio Rovasio Segretario Associazione Radicale Certi Diritti Clara Comelli Presidente Enzo Francone Tesoriere Guido Allegrezza Coordinatore nazionale della campagna Affermazione Civile
Roma, 28 aprile 2009
27/04/2009 - In occasione delle elezioni europee 2009 ritorna con dei numeri speciali lo storico settimanale socialista Avanti! della Domenica fondato nel 1903.
“Siamo in piazza per celebrare ideali che dovrebbero essere uguali per tutti, come la festa del 25 Aprile, e che tuttavia ancora non lo sono. E ci ritroviamo in pieno nell’appello del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano: il valore della Resistenza in Italia che ha contribuito alla Liberazione e su cui poggia la Carta Costituzionale è uno di questi”. E’ quanto hanno sostenuto i leader e i candidati di Sinistra e Libertà distribuendo gratuitamente a piazza Colonna e a Largo Argentina a Roma centinaia di copie della Costituzione. All’iniziativa erano presenti, tra gli altri, Paolo Cento, Giuliana Sgrena, Luigi Iorio, Franco Giordano..
Il settore nazionale Scuola della Federazione dei Giovani Socialisti, nella Giornata dedicata al ricordo delle vittime per la Liberazione dal nazi-fascismo, si augura che negli istituti superiori e licei del nostro Paese questa commemorazione non sia vissuta solo come una semplice festività del calendario, ma sia il principio per una approfondita riflessione nel mondo studentesco per affermare nuovamente e con voce forte e chiara l’identità anti-fascista e democratica della Repubblica Italiana. In vista delle dichiarazioni di noti esponenti politici della maggioranza, l’augurio che il 25 aprile possa essere l’occasione per rilanciare l’entusiasmo giovanile nella difesa della Carta Costituzionale segue all’invito per le dirigenze scolastiche di promuovere iniziative atte al ricordo dei partigiani caduti per la libertà, azione essenziale per contrastare il drammatico avanzare di un pericoloso revisionismo.
Claudio Benvenuti
Settore nazionale Scuola - Federazione dei Giovani Socialisti.
“Giuliano Vassalli - si legge in un estratto della lettera che Nencini ha inviato a deputati e senatori - si è speso con generosità ed altruismo nell’arco della sua vita a difesa dei valori di democrazia e di giustizia della nostra Repubblica, interpretando il suo impegno come dovere morale prima di tutto verso la Patria. Dopo aver preso parte alla Guerra di liberazione nelle file della Resistenza romana, Vassalli organizzò l’evasione dello stesso Pertini e di Giuseppe Saragat dal carcere di Regina Coeli. Catturato dalle SS che lo rinchiusero nel carcere di via Tasso, vi restò, sottoposto a stringenti interrogatori e a tortura, sino alla liberazione della Capitale. Finita la guerra, dirigente Socialista, collaborò prima con Nenni e poi con Saragat.
Grande Ufficiale della Repubblica italiana, Cavaliere Medaglia d’Oro ai benemeriti della cultura e dell’arte, Vassalli venne eletto alla Camera dei Deputati nel 1968 e al Senato della Repubblica nel 1983. Ministro della Giustizia dal luglio del 1987 al gennaio del 1991, è considerato il padre del nuovo Codice di procedura penale del 1989. Nominato giudice costituzionale dal Presidente della Repubblica Italiana nel febbraio 1991, venne eletto presidente della Corte Costituzionale l’11 novembre 1999”.
“La nomina a senatore a vita del Professore Giuliano Vassalli – conclude Nencini - in quanto autentico rappresentante della storia della Patria, costituirebbe una conferma dell’importanza e dell’attualità che la tradizione democratica e la cultura repubblicana italiana ancora ricoprono nel nostro Parlamento”.
Il PD non soddisfa più neanche i suoi giovani.
Raciti e’ stato chiaro anche sulle candidature delle liste per le europee del partito democratico, dando anche il suo personale giudizio su Debora Serracchiani: ‘La Serracchiani non mi sembra giovanissima e non e’ certo rappresentativa dei giovani, infatti non e’ stata scelta da noi, ma dai vertici, quei vertici che aveva criticato guadagnandosi questo posto in lista. I giovani democratici non sono rappresentati per niente in queste liste ed anche per questo che non abbiamo preso parte al treno di Franceschini che in questi giorni e’ in giro per l’Europa’.
Le dichiarazioni di Raciti testimoniano un malcontento nei confronti di questo “nuovo” PD che sempre più si sposta dai principi di democrazia che la sinistra deve rappresentare.
Sono infatti molti i sostenitori del PD che non si riconoscono più nelle proposte del Partito Democratico e che trovano rifugio, sostegno e più rappresentanza nel giovane progetto politico di Sinistra e Libertà.
E’ infatti accesissimo il dibattito sui social networking, alimentato anche dalla significariva decisione di Sergio Staino di appoggiare Sinistra e Libertà nonostante tesserato PD.
EUROPEE: NASCE IL COMITATO ELETTORALE
Non è facile riassumere in poche parole l´esperienza indimenticabile di questi anni al Parlamento Europeo: grazie alla valida collaborazione del mio staff ed al supporto continuo e costante di centinaia di persone, il rendiconto finale sui risultati del mio mandato è particolarmente significativo ed i numeri parlano da soli. Oltre al lavoro strettamente parlamentare che mi ha visto assiduamente impegnato, sono davvero soddisfatto di aver contribuito, nel mio piccolo, ad avvicinare l´Europa alla gente: nelle decine di incontri, manifestazioni, dibattiti, iniziative, visite che hanno visto protagoniste soprattutto le nuove generazioni, non ho mai smesso di ripetere che il futuro passa da Bruxelles.
Ho dedicato particolare attenzione ai giovani, alle scuole, alle università del nostro Paese, che hanno un ruolo chiave nel contesto delle nuove sfide che si profilano all'orizzonte. La diffusione della cultura, la difesa dell´istruzione pubblica, la libertà di ricerca, l´innovazione, la valorizzazione del talento hanno costituito temi per i quali mi sono battuto dentro e fuori dall´Aula. Mi sono appassionato alle questioni legate allo sviluppo dei Paesi arretrati, alla promozione della democrazia e al rispetto dei diritti umani, che va garantito ed assicurato in ogni angolo del mondo. Ho sempre tentato, nella mia agenda politica, di porre "gli ultimi" al primo posto. Rimboccandomi le maniche ce l´ho messa davvero tutta per rappresentare al meglio il mio Paese e per onorare la fiducia che, dal 2004, diecimila elettori hanno riposto in me.
Abbiamo percorso un bel tratto di strada insieme e la mia porta è stata sempre aperta per ascoltare le idee, le istanze ed i consigli di amici, amministratori, sostenitori e di tantissime persone che ho incontrato lungo il percorso. Siamo una squadra. Ora sono io che vi chiedo una mano per darmi la possibilità di continuare, con la stessa determinazione, voglia di fare ed entusiasmo, questo straordinario percorso.
Grazie di cuore e, come sempre...Avanti!
a seguito delle numerose richieste pervenuteci, forniamo le seguenti indicazioni in merito all'utilizzo del simbolo di Sinistra e Liberta' in occasione delle prossime elezioni amministrative:
- Il simbolo puo' essere utilizzato integralmente nel caso di accordo all'unanimita' tra le forze della coalizione;
- Stesso discorso nel caso in cui non si raggiunga l'unanimita' purche' venga rimosso il simbolo, eventualmente presente, della forza di coalizione con cui v'e' disaccordo;
- al simbolo possono essere aggiunte frasi e/o slogan (ad es. Sinistra e Liberta' PER ORVIETO etc);
- Pur non sussistendo la minima possibilita' di successo in caso di ricorso promosso dalla/e farza/e che non partecipa sotto il simbolo di Sinistra e Liberta', eventuali minacce di ricorsi, ancorche' a mezzo stampa, possono disturbare la campagna elettorale. Deve, dunque, essere ricercato con il massimo impegno l'accordo con la/e farza/e esclusa sull'utilizzo del simbolo da parte del resto della coalizione.
Fraterni saluti
p Ufficio Centrale di Organizzazione PS
Andrea Nesi.