domenica 14 marzo 2010

13 MARZO 2010. QUALCUNO SI DEVE VERGOGNARE

13 MARZO 2010. QUALCUNO SI DEVE VERGOGNARE

14/03/2010 - Il 13 marzo, è stata scritta una bruttissima pagina, l'ennesima, da parte di alcune  tra le maggiori testate giornalistiche nazionali (soprattutto quelle on line), proprio all'indomani della sentenza del TAR Lazio che ha invalidato il provvedimento restrittivo emanato da Agcom per i talkshow politici nelle tv commerciali e celebrata con grandi peana dai supporters di San Toro e Polvefloris. Ecco i fatti.
Su Repubblica.it dalle prime ore del mattino viene collocato in home page uno speciale nel quale, tra le altre informazioni, compaiono le sigle dei partiti promotori, con relativo link ai rispettivi siti. Tutti risultano essere perfettamente funzionanti. Tutti, tranne il link al sito del PSI. L'errore viene segnalato dai nostri uffici alle ore 9.24, mediante una telefonata seguita da un'email alla redazione web del maggiore quotidiano online italiano. Trascorre l'intera mattinata senza che da Repubblica.it arrivi uno straccio di riscontro. Solo alle 14.00 circa, e comunque dopo parecchie ore, viene posto rimedio e il sito è finalmente visibile ai navigatori di repubblica.it. Non ci è dato di sapere con certezza quanti potenziali visitatori del nostro sito siano stati privati, per ore, della possibilità di accedervi. Siamo certi che siano molti. Troppi. Ovviamente a lor signori non è neppure passato per il capo almeno di scusarsi. Per carità: le scuse non avrebbero riparato il danno ma sicuramente in questo caso ci stavano.
E' finita qui? No: ilcorriere.it, secondo quotidiano on line italiano per numero di visite, sin dalla mattina, annuncia in home page che la diretta dell'intero evento sarebbe stata diffusa in streaming. Bene: la diffusione on line della manifestazione prevista per le 14.30 è iniziata con un ritardo di 10", esattamente, vedi il caso, quando Emma Bonino ha iniziato il suo intervento, successivo a quello di Riccardo Nencini che non è dunque stato diffuso. Abbiamo appreso successivamente che il corriere.it non ha responsabilità dirette sull'avvenuto, in quanto riceveva il segnale da Youdem i cui responsabili, degni eredi della ben nota scuola di giornalismo militante del PCI, hanno pensato bene di dare inizio alla diretta solo dopo che il segretario del PSI aveva terminato di parlare. E comunque, per evitare di uscire dal team dei webcensori, il CorriereTV, al termine della manifestazione ha confezionato un pezzo, collocato subito on line, nel quale appaiono in video e in voce quasi tutti i leader, compreso il n.2 dell'IDV, Leoluca Orlando(!). Tutti. Meno, ovviamente, Riccardo Nencini.
Non è ancora finita: ANSA, la maggiore agenzia di informazioni nazionale, nei suoi dispacci non ha dato conto dell'intervento di Nencini fino a che in serata ha confezionato un dispaccio con una sintesi approssimativa, e dunque pessima, dell'intervento di Nencini. In compenso, alle 15.18, dopo quasi un'ora dall'intervento del leader del PSI, ha collocato in rete un comunicato in cui si raccontava la fondamentale notizia della presenza di Pierluigi Castagnetti in Piazza del popolo (sic!). Ci piacerebbe sapere che cosa stesse o stessero facendo il o i redattori dell'ANSA mentre Nencini parlava.
Infine non poteva mancare a questo antro degli orrori anche lastampa.it che, nella home page, ha pubblicato, a manifestazione terminata, una foto galleria nella quale compaiono tutti i leader del centrosinistra tranne, indovinate un pò chi? Ma Riccardo Nencini, ça va sans dir!.
Noi non vogliamo recitare il ruolo dei piagnoni. Non è nelle nostre corde. Ma, come si usa dire: "il troppo stroppia". Siamo sgomenti, disgustati e stufi di dovere subire continuamente censure e discriminazioni, tanto gravi quanto immotivate, da una elite autoreferenziale, prona ai potenti di turno, che decide, con un livello di professionalità quantomeno discutibile, che cosa e come si può definire "informazione corretta". Se fossimo in un paese normale (e purtroppo, se qualche anima candida ancora non lo avesse capito, non lo siamo), questa gente dovrebbe provare vergogna. E pagare dazio. 

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