martedì 23 marzo 2010

Anche a noi la «Gauche plurielle»

Anche a noi la «Gauche plurielle»

di Carolus Felix

La vittoria dei Socialisti francesi è sicuramente una boccata di aria fresca in Europa e anche per noi, dato che l’Italia non è mai stata del tutto indifferente, nel corso della sua storia, alle vicende francesi. Il successo della gauche francese è certamente anche una bella “sberla” per tutte le prefiche paludate che non molto tempo fa diffondevano le loro giaculatorie sulla morte imminente del Socialismo in Europa. Beh, cari pennivendoli, il Socialismo europeo è vivo e vitale, nonostante il disperato e reiterato tentativo di occultarlo qui in Italia. Però è anche, almeno quello francese, un socialismo che sa rinnovarsi e trovare una nuova formula per affermarsi ed essere ancora credibile. E’ stata infatti l’alleanza fra socialisti e verdi (Europa Ecologie, ben al 18%) a consegnare alla sinistra francese unita il complessivo 53,85% dei voti, al secondo turno delle regionali. Allora, cari compagni, questa «Gauche plurielle» non vi ricorda proprio nulla? Non vi fa venire in mente, forse anche solo per assonanza, la parola Sinistra Ecologia e Libertà? Martine Aubry celebra giustamente un socialismo unitario ma plurale, che incalza la destra su questioni concrete, che la stessa destra ha dimostrato di non sapere né di volere affrontare. I francesi non si fanno certo intimidire né impaurire, hanno valutato e scelto per cambiare radicalmente, l’Alsazia in Francia è ormai l’unica roccaforte rimasta al centrodestra. Martine Aubry ha detto con chiarezza che “i francesi hanno respinto una politica ingiusta, fatta di regali fiscali per i più privilegiati a detrimento della lotta alla disoccupazione e al sostegno al settore pubblico” E da noi non sta accedendo forse lo stesso? I condoni fiscali di Tremonti, da perfetto “scudiero” dei grandi speculatori, i suoi tagli al settore pubblico, a partire dalla scuola, la precarizzazione inarrestabile del futuro delle nuove generazioni italiane, non gridano forse giustizia anche e soprattutto da noi in Italia? Specialmente considerando che queste sciagurate politiche neoliberiste durano da circa 15 anni, anche in virtù del collateralismo di un Partito che si definisce democratico, che è stato al governo, ma che non ha mai parlato di Socialismo né ha mai messo in pratica i suoi valori, anzi ha cercato di fare di tutto pur di rimuoverli definitivamente dall’orizzonte politico italiano. In Francia fanno presto a cambiare, dovremmo imparare anche noi, e sapere applicare tale lezione nelle urne alle prossime elezioni, soprattutto in vista di una nostra “sinistra plurale” che parli la lingua del Socialismo europeo e la sappia tramutare in azioni concrete, per una vera alternativa, che ci restituisca presto la dignità e il rispetto che uno Stato come l’Italia meriterebbe di avere in Europa. Dobbiamo, possiamo, vogliamo dunque avere anche noi presto una «Gauche plurielle», per il nostro Socialismo, per la nostra Ecologia e per la nostra Libertà.

Nessun commento:

Posta un commento

TUTTI I POST - ARCHIVIO

http://www.socialistinternational.org/images/index01.jpg