sabato 1 agosto 2020

"SERGIO ELETTO" P.S.I. : - SARO' SOCIALISTA SENZA PARTITO COME "IGNAZIO SILONE"

PREFERISCO ESSERE UN SOCIALISTA SENZA PARTITO ANZICHE MILITARE NEL PSI DI OGGI ------- di SERGIO ELETTO 

Io penso che chiunque abbia un minimo di istinto “socialista” che alberga ancora dentro la propria anima non possa assolutamente accettare di (ri)scendere in campo al fianco di chi ha formulato una riforma del lavoro dove, testualmente, viene “introdotto il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti” e, ancora più nauseante, dove “il datore di lavoro riceve la possibilità di licenziare senza giusta causa un proprio dipendente”, dando così un calcio al fondo schiena dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, seminale conquista cui proprio la migliore tradizione del socialismo riformista ha dato linfa e corpo. Mi viene difficile persino nominarlo il nome dell’odioso job act, quindi mi è ancora più difficile restare a galla come semplice militante in una realtà che non ha il coraggio di tenersi strette le proprie tradizioni e di farne tesoro. Anzi, sembra provarne anche un po' vergogna, viste alcune sortite di qualche esponente regionale, carpite di recente, che invitavano in fase di preparazione elettorale a fare molta attenzione proprio nell’utilizzo del simbolo del partito. Altrimenti, secondo loro, chi ci avrebbe più votato? Qualche accenno al passato ci dimostra, invece, il contrario, a partire dall’esperimento della lista Insieme che, all’epoca delle ultime politiche, ricevette persino la benedizione di Romano Prodi, abbia portato tanto lontano. Una lista composta da quattro realtà differenti che, se non erro, raccolse in totale la percentuale dello 0,6, la cui fetta raccolta dal PSI arrivò al massimo a sfiorare lo 0,2 di voti ottenuti. E non mi pare che nemmeno la successiva scelta di fare la fusione completa con +Europa per le passate Europee abbia fatto meglio: risultato di certo più ampio, ma ottenuto al costo di far oscurare completamente la nostra identità dal simbolo della lista, favorendo di conseguenza l’esposizione mediatica tout cour della macchina liberal-chic coniata dalla Bonino e dal Dalla Vedova. Ecco quindi perché da semplice militante pochi giorni fa non ho partecipato alla riunione indetta nella sede di Porto Recanati del PSI “Bettino Craxi”, dove si sarebbe discussa la candidatura del nuovo segretario in pectore regionale, perché a suonare per l’ennesima volta sarebbe stata la stessa musica: costruire una realtà comune con chi in comune con Noi non ha un bel niente, se non l’interesse di superare i relativi scogli elettorali per entrare nelle istituzioni. La nostra dignità di Socialisti credo valga qualcosina in più, visto il nostro passato, ma anche le tante ‘pugnalate’ alla schiena ricevute durante la Prima Repubblica, e che il tempo galantuomo, almeno in questo, ha dimostrato e sta dimostrando sempre di più il contrario. Facciamo parte del primo movimento italiano sorto nel 1892 in difesa dei lavoratori, parte integrante della Resistenza, nobile protagonista della Costituente Repubblicana e continuando così, accontentandoci di restare sempre da mero supporto ombra ai Renzi di turno, non faremo altro che dissolvere il nostro seminale patrimonio storico al vento. Potremmo guadagnare un posticino al Senato, o chissà dove, vero, ma costantemente al prezzo di piegarsi ai voleri degli alleati di turno. Non sarebbe stato meglio resettare tutto, rinunciare a effimere glorie e ripartire, come detto anche a precedenti incontri non troppo lontani, dalla base, circolando in maniera capillare nei Comuni, facendo sentire alla gente, afflitta oggi ancor di più dal disastro sanitario e finanziario del covid 19, che siamo vivi e vegeti, al loro fianco, al fianco degli studenti, al fianco dei lavoratori precari, ecc, ecc. Essendo un perfetto sconosciuto questa sorte di lettera vuol essere solo lo sfogo di un militante che nei vari anfratti della Sinistra aveva trovato proprio nel Socialismo la scelta più ovvia, democratica e giusta per tentare di risolvere i problemi delle classi più svantaggiate, e che tutt’ora ha questa convinzione. 

W IL SOCIALISMO !


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