“Affinché si promuova una ‘svolta’ che assomigli a una ‘scossa’, anche il problema della guida del Psi è all’ordine del giorno”. E’ quanto afferma Bobo Craxi, del Partito socialista italiano.
“Ne
 è stato consapevole anche Riccardo Nencini dopo le elezioni”, prosegue 
Craxi, “egli ha ‘portato la croce’ per cinque anni con uno sforzo 
personale notevole, ha raggiunto il risultato che ci proponevamo - 
rientrare nelle istituzioni parlamentari - ed è evidente che il lungo e 
difficile lavoro ha logorato anche le sue forze. Non sono alle viste né 
congiure sleali, né tradimenti ‘coperti’, ma un’esigenza di ricambio 
politico della gestione, nel segno della collegialità, ma anche della 
discontinuità. Dobbiamo favorire un rinnovamento generazionale per i 
prossimi anni. E questo rinnovamento”, aggiunge, “se saremo uniti e 
convincenti, ci sarà. Dobbiamo dare l’idea di un Partito fiero e 
autonomo e, per questa ragione, il Partito socialista dovrebbe essere 
guidato da un gruppo dirigente possibilmente non eletto nelle file di 
altri Partiti: sarebbe un’ulteriore incomprensibile anomalia, il segno 
di una subalternità. Il problema dei socialisti non è l’eccessiva 
burocrazia, né la mancanza di democrazia interna, ma quello di 
restituire a un numero più largo di italiani la dignità e l’orgoglio di 
appartenere a una grande Storia. Ci sono giovani che hanno aderito alle 
idee socialiste dopo i fatti del 1992/94, sono saliti su una ‘zattera’ 
mentre in fianco a noi c’erano ‘corazzate’ e ‘portaerei’ piene di 
illusioni, speranze, promesse di potere. Se lo hanno fatto, ciò 
significa che non hanno ritenuto sbagliate le ragioni per le quali, per 
molti anni, il Psi è stato il Partito, al contempo, più antico e moderno
 della democrazia italiana. Questo senso di orgoglio non va smarrito e 
va ripreso attraverso una chiave di lettura originale e moderna, non 
‘passatista’. Chi vi parla vuole contribuire con coerenza a un possibile
 buon esito dello sviluppo della fase futura. I tempi della Storia sono 
più lunghi di quelli dell’attualità contingente”, conclude Bobo Craxi, 
“è una marcia più lunga e più difficile, ma non meno affascinante per 
chi vuole continuare ad affrontarla con vecchi e nuovi compagni di 
strada”.
Hammamet (Tunisia), 17 agosto 2013
 


 
 
finalmente, parole, laicamente, sante!!
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