mercoledì 27 maggio 2009

CAMPAGNA ELETTORALE. BATTILOCCHIO:
ANCHE SUI TEMI L'ITALIA FANALINO DI CODA IN UE

27/05/2009 - "Anche in questa campagna elettorale, ancora una volta, l'Italia fa una sonora figuraccia internazionale: oltre a chiudere la legislatura agli ultimi posti come impegno degli eurodeputati nazionali, tutti discutono delle vicende personali e giudiziarie del Premier e si perde l'ennesima occasione per discutere del futuro dell'Ue". Lo ha affermato l'eurodeputato Alessandro Battilocchio, candidato con Sinistra e Libertà, che è intervenuto a Roma ad un'iniziativa organizzata dall'associazione "Forum Terzo Millennio". "In 26 paesi su 27 - ha aggiunto Battilocchio - la sfida è tra moderati e riformisti, imperniata sulle ricette del Ppe e del Pse e dei piccoli partiti che ruotano intorno alle due grandi famiglie europee. Solo in Italia si glissa in maniera piuttosto anomala". Poi Battilocchio sul Pd aggiunge: "Tutta Europa ride della pretesa di Franceschini di voler esportare a Strasburgo il suo 'poderoso' modello: è assurdo dire non staremo nel Pse, ma col Pse, una semplice presa in giro verso gli elettori, dato che le famiglie politiche al Parlamento Europeo sono sette e lo saranno anche durante la prossima legislatura".


ARCIGAY. LOCATELLI: CARFAGNA COME GOVERNO INSOFFERENTE VERSO DIRITTI MINORANZE.

27/05/2009 - “La Carfagna dovrebbe dimettersi perche’ e’ chiaramente insensibile al problema delle discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali e trans; una contraddizione in termini col ruolo che riveste”.
E’ quanto afferma l’europarlamentare Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell’Internazionale socialista donne. “L’insabbiamento della commissione per i diritti e le pari opportunita' per lesbiche, gay, bisessuali e transgender, - continua la Locatelli, candidata nella circoscrizione Nord Ovest per la lista ‘Sinistra e Liberta’ - e’, purtroppo, perfettamente coerente con l’insofferenza di questo governo verso i diritti in genere e quelli delle minoranze in modo particolare. D’altra parte, dalle ronde contro i ‘diversi’, ai respingimenti in mare degli immigrati, la maggioranza sceglie costantemente una linea stupidamente muscolare, che non porta nessun risultato concreto, ma soddisfa le sue malcelate pulsioni omofobe e xenofobe. Niente di strano se Amnesty International – conclude l’europarlamentare Socialista - ci accusa implicitamente di possibile complicita’ nelle barbarie del regime libico e se il Financial Times definisce un pericolo Berlusconi”.


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