mercoledì 20 maggio 2009

Loro voteranno per Sinistra e Libertà. E tu?


Scopri chi sono i nostri testimonial e quali sono state le motivazioni alla base della loro scelta di voto.

SCELGO SINISTRA E LBERTA’ ….


Loris Mazzetti (dirigente Rai, scrittore e giornalista)

… perché sulla libertà di espressione dobbiamo ripartire da zero. Sinistra e Libertà è l’occasione giusta.

Silvia Ballestra (scrittrice, giornalista e traduttrice)

… Sinistra e libertà mi piace perché è meglio di destra e regime.

Paolo Rumiz (inviato speciale in zone di guerra, scrittore)

… perché Berlusconi mi fa venire l’orticaria. Ma il PD mi fa venire l’ulcera.

Ottavia Piccolo (attrice di teatro e di cinema)

… questa volta non volevo impegnarmi, sono stanca, confusa e anche un po’ arrabbiata. Invece no, non mi faranno rinunciare a dire la mia. *Sinistra e libertà* mi sembra una buona occasione: gente seria, voglia di lavorare e soprattutto un’opposizione decisa a questa gentucola che considera il parlamento europeo un posto dove andare in gita premio.

Leo Gullotta (attore, cabarettista e doppiatore)

…in questo impero di Nani e Ballerine, Sinistra e Libertà sono assolute necessità.

Fabio Grossi (ballerino di teatro di fama internazionale)

… abbandoniamo il “voto utile” abbracciamo il voto giusto.

Dario Vergassola (comico e cantautore)

…prima che vi dividiate un’altra volta.

Angela Cattaneo (Prof.ssa Università La Sapienza Roma)

… ha in sè un progetto fondamentale: l’istanza di presentare una sinistra rinnovata alla luce del presente e sensibile alle tematiche dei nuovi diritti a partire da quelli delle donne e di altri soggetti, senza rinunciare a porre le problematiche del lavoro sempre al centro della propria analisi e del proprio impegno.

Guglielmo Rinzivillo (Prof. Università La Sapienza Roma)

… è la formazione più interessante che si presenta alla prossima tornata elettorale delle europee. E’ chiara l’ottica di una nuova sintesi culturale che riqualifica la sinistra non solo in maniera identitaria recuperando l’istanza di libertà che fa parte della sua storia con una sensibilità europeistica.

Roberto Cavarra (Prof. Università La Sapienza Roma)

…il nuovo movimento Sinistra e Libertà nasce dall’incontro di culture fondamentali della storia della sinistra. E’ il programma che ha timbrato l’inizio degli anni ‘90 e delle giunte progressiste nelle principali città italiane. Interessante per la costruzione della nuova Europa.

Massimo L. Salvadori (Prof. Università di Torino)

… voterò Sinistra e Libertà per contribuire a ricostruire la sinistra italiana

Massimo Roccella (Prof. Università di Torino)

… in Europa, come in Italia, crescono le disuguaglianze sociali. Il liberismo della Commissione europea e della maggior parte dei governi nazionali ha contribuito, in questi anni, a peggiorare le condizioni di vita dei lavoratori, cercando di eroderne progressivamente diritti che sembravano consolidati ed intangibili. Il Parlamento europeo può rappresentare un argine rispetto a questa deriva: a condizione che in esso siano largamente rappresentate forze di sinistra e socialiste con la volontà di opporsi alla riduzione dell’Europa ad un grande mercato fondato sul dumping sociale. Per questo a giugno il mio voto sarà per la lista di Sinistra e Libertà.

Giorgio Parisi (fisico italiano, membro della National Academy of Science)

… perché voglio riappropriami di questa parola che ci appartiene e che troppo a lungo è stata abusata da un partito e da un leader liberticidi. Voto Sinistra e Libertà affinché la sinistra diventi speranza vera di cambiamento e dell’instaurarsi di nuove e più sostanziali forme di democrazia.

Moni Ovadia (attore teatrale, scrittore, cantante e musicista)

… perché il Paese ha bisogno si una Sinistra autentica e coraggiosa che sappia contribuire alla sconfitta sociale e culturale di un centrodestra impresentabile, che lacera il paese e lo intossica con la volgarità,la protervia e il culto dell’impunità dei privilegiati.

Luciano Gallino (sociologo, scrittore e docente di sociologia)

… perché confido abbia le competenze e la volontà necessarie per elaborare e presentare nelle sedi appropriate, a cominciare dal Parlamento Europeo, politiche rivolte espressamente a produrre maggior sicurezza socio-economica per i milioni di persone che in Italia e nella Ue hanno invece visto aumentare in misura gravissima, a causa della crisi e delle politiche che l’hanno provocata, la loro insicurezza in tema di occupazione, reddito, condizioni di lavoro, salute, abitazione, previdenza, educazione dei figli.

Beppe Cremagnani (giornalista e autore televisivo)

… perché le due parole si combinano bene insieme; perché ci vuole qualcuno che dia voce a chi non ce l’ha; perché al nostro Paese stanno facendo trangugiare una dose letale di fascismo; perché il motto “Libera Chiesa in libero Stato” non resti solo uno slogan risorgimentale; perché ho tre figli che sono cresciuti molto bene alla scuola pubblica; perché la sanità pubblica mi ha rimesso bene in sesto quando sono stato molto male; perché mi piace l’euro e non ho nessuna nostalgia della lira; perché vorrei un’Italia senza la mafia che spara a Palermo, fa gli affari a Milano e siede al vertice delle istituzioni a Roma; perché 25 anni fa avevo votato no al nucleare e non ho cambiato idea; perché sono rojo, semplicemente rosso e son fiero di esserlo

Mimmo Calopresti (regista, sceneggiatore e attore)

… ho bisogno di democrazia, ma non penso possa esistere una democrazia senza libertà. Quella libertà di voler ricercare la felicità, senza pudore e senza timore. Non esiste democrazia se la libertà non vive. Tutti hanno bisogno di libertà: chi arriva nel nostro Paese in cerca di una vita nuova e chi, ancora alla ricerca di un sogno di felicità, vive nel timore dell’altro. Non può esistere la democrazia senza libertà. Quella libertà di sentirsi di sinistra e volerlo praticare, in ogni momento e liberamente; la libertà di non essere di sinistra e voler garantire la libertà di espressione e di dissenso. La sinistra e la libertà sono utili e spero che il mio voto diventi utile alla democrazia.

Beppe Chiarante (politico e scrittore)

… nel quadro dell’impegno, che considero fondamentale, di superare l’attuale frantumazione per costruire una sinistra unita e rinnovata, alle prossime elezioni europee sono orientato a votare per la lista Sinistra e Libertà, perché nella sua proposta e anzi sin dal nome coniuga strettamente i due temi che da sempre mi sono cari, ossia quello dell’eguaglianza e quello della libertà e della liberazione per tutti gli individui, donne e uomini, e per tutti i popoli.

Luciana Castellina (co-fondatrice de Il Manifesto, politica e giornalista)

Gianni Mattioli (fisico e giornalista, esperto di ambiente)

… la cultura che caratterizza la sinistra in Italia e nel mondo è quella della solidarietà, dell’eguaglianza, dell’innovazione e della libertà. Penso che oggi ci troviamo di fronte ad un passaggio difficile, segnato dall’appropriazione ingiusta e distruttiva delle risorse del pianeta, e perciò anche da un uso distorto della ricerca scientifica, finalizzata all’egoismo dei pochi. Nell’auspicabile percorso di riunificazione della sinistra del nostro Paese, ho trovato dentro Sinistra e Libertà la condivisione di questa lettura e idee e ricerca per cambiare questa realtà: il Parlamento europeo è una sede importante per portare avanti questa prospettiva. Propongo di sostenere questa lista con il voto nelle prossime elezioni.

Anna Evelina Pizzo (direttore del settimanale Carta)

…non faccio parte del partito degli indecisi ma di quello dei “sospesi”. La mia attitudine [non di ora, ma ora assai rafforzata] non è quella di non aver ancora deciso per chi votare ma se votare. Nel caso dovessi decidere per il sì, voterei per quella cosa che nel Lazio si chiama Movimento per la Sinistra e in Italia ha preso il suggestivo nome di Sinistra e libertà. Per alcune buone ragioni: perché sono direttamente coinvolta; perché mi sembra che più di altre esperienze raccolga l’ispirazione originaria che mi aveva convinto, anche se si è presto persa per strada, quella di Sinistra Europea; perché in questa lista si candidano molti amici e molte persone che stimo e perché, infine, raccoglie, anche se impercettibilmente, quella possibilità di nuova politica alla quale ho creduto. L’attrazione a non andare a votare è però molto forte, per altrettante buone ragioni: perché sembra autoriprodursi all’infinito il vano esercizio della moltiplicazione di luoghi della politica; perché mi sono resa conto che Sinistra Europea è stata più o meno un autobus dal quale scendere senza neppure essere arrivati al capolinea; perché vorrei che i miei amici e le persone che stimo avessero la mia medesima convinzione sull’esaurimento di una storia importante ma ormai fuori corso e si sottraessero alla coazione a ripetere che nuoce ai cambiamenti reali; perché mi sono convinta che la nuova politica non si può edificare sulle macerie ma solo attraverso una lenta e rispettosa autocostruzione dal basso. Qualcuno dice che è meglio un voto sbagliato che nessun voto. Io invece penso che un non voto sia una significativa indicazione politica, al tempo stesso un po’ disperata e un po’ speranzosa.

Chiara Valentini (giornalista e saggista)

… mi sembra che Sinistra e Libertà si batta in modo sincero per i diritti civili e la laicità, guardi avanti e non al passato, punti senza ipocrisia sulle donne. Vale la pena di votarla.

Alessandro Portelli (giornalista e scrittore)

… ho scelto di sostenere Sinistra e libertà perché dobbiamo riprenderci tutte e due queste parole e investirle di significati nuovi e aperti, senza rinunciare né alla nostra storia né a una visione del futuro.

Davide Ferrario (giornalista)

… a chi ha vissuto durante la guerra non è stato concesso il lusso di

astenersi. Tantomeno ne abbiamo motivo noi.

Alberto Castagnola (economista)

… nella speranza che la sinistra abbia presto un modello di società attraente e non dannoso per l’ambiente, mi auguro che le prossime elezioni siano partecipate e coronate da successo, così che permettano di continuare a lavorare, creando e sperimentando nuove vie di alternativa e di solidarietà.

Danielle Mazzonis

…valorizziamo le nostre idee pensando e discutendo .Sinistra e libertà è lo spazio giusto.

Aldo Carra (economista)

… voterò sinistra e libertà perchè la sinistra non deve essere nè sepolta nè surgelata ,ma reinventata col lievito della libertà

Bianca M. Pomeranzi (giornalista, femminista)

… da alcuni anni ho avviato, insieme ad altre compagne femministe, un percorso di presenza anche nella politica tradizionale nel tentativo di trasformare i modi , le forme e il campo della politica. Ritenevo infatti che la “crisi di civiltà”, evidente anche prima della crisi economica , segnalasse l’esigenza di ripensare le regole della convivenza facendo dialogare le diverse culture critiche di quel “pensiero unico” che da più di trenta anni sostiene l’avanzata del capitalismo globalizzato.

Quel percorso si sta rivelando molto complesso, come dimostra l’attuale frammentazione della sinistra radicale , e tuttavia non tale da indurre a desistere .

Infatti, pur essendo tra coloro che hanno lavorato per costruire una sinistra unita , non posso fare a meno di notare che a poco a poco l’idea di aprire al cambiamento si sta facendo strada, pur con molte contraddizioni, nella rigida struttura della politica tradizionale

Sinistra e libertà è indubbiamente la lista che allo stato attuale riassume il punto più avanzato di quel percorso , per questo la voto .

Rina Gagliardi (giornalista)

… perché voto “Sinistra e libertà”? In fondo, è molto semplice: oggi, in Italia, mancano soprattutto due “cose”, la sinistra e la libertà. Una sinistra capace di sognare e di trasformare, una libertà che si realizza come liberazione, eguaglianza, partecipazione. Questo voto, dunque, è soprattutto un convinto investimento per il futuro.

Enrico Pugliese (sociologo Università di Napoli)

Le lacerazioni interne alla sinistra hanno portato molti elettori appartenenti all’area della sinistra più radicale scegliere il non voto alle elezioni europee.

Altri, nel timore che nessuno dei due schieramenti di sinistra riesca a raggiungere il quorum, si sono orientati per la seconda volta alla scelta del ‘voto utile’, in direzione del PD.

Questo appello è rivolto essenzialmente a queste persone. Sarebbe terribile, grazie all’astensionismo di sinistra, garantire un ulteriore trionfo di Berlusconi alle elezioni. Perciò è necessario in primo luogo votare per qualunque partito anti-berlusconiano.

La paura poi della dispersione del voto - con la conseguente preferenza per un partito populista-giustizialista (Di Pietro) o moderato di centro sinistra (Pd) - rischia di determinare una profezia che si autoverifica. E’ proprio la teoria del voto utile che rischia di non far raggiungere il quorum. inoltre è bene ricordare che i voti si contano comunque ed esprimono un messaggio importante, anche nella sventurata ipotesi che non si raggiunga il quorum.

Infine la scelta della lista da votare. Premetto che a mio avviso il lavoro di tutti gli i europarlamentari di Rifondazione Comunista è stato eccellente e che in entrambe le liste di sinistra ci sono persone il cui lavoro è stato apprezzabile. Tuttavia la qualità del programma della lista di Sinistra e Libertà riflette in maniera più ricca e coerente le speranze e le aspettative che si erano formate nella breve iniziale stagione dell’Arcobaleno e che non possono essere dimenticate. La pluralità degli obiettivi di libertà e democrazia economica e politica è ben riflessa anche nella scelta di alcune candidature. Sui temi di maggior rilievo attualmente - dall’immigrazione al lavoro, dall’ambiente ai diritti umani e sociali e alla pace - Sinistra e Libertà rappresenta il gruppo che complessivamente sarà capace di portare avanti le istanze più avanzate.

A questo aggiungo un auspicio e una richiesta di impegno. L’auspicio è che si evitino il litigio e le accuse reciproche relative al passato. La richiesta è che già da ora ci si impegni per un lavoro comune sui temi indicati: pace, lavoro e diritti umani.

Paolo Berdini (urbanista)

La mia adesione e il mio voto per sinistra e libertà per costruire una sinistra nuova e unita. E per rendere le città vivibili. In questi anni sono state vendute al mercato senza regole. Devono tornare ad essere beni comuni di tutti i cittadini.

Aldo Tortorella (politico e partigiano italiano)

Mi pare significativo il fatto che la sinistra incominci a riappropriarsi della parola libertà sequestrata dalla destra, sua nemica. E mi sembra utile il fatto che identità che apparivano diverse si trovino unite. Mi auguro che questo cammino prosegua dopo la elezioni.

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