giovedì 21 maggio 2009

FIERO E FELICE DI ESSERE ‘ZAN’


Alessandro Zan invia una lettera al presidente della Camera Fini segnalando le infelici dichiarazioni fatte da un parlamentare del Pdl nei suoi confronti. Zan chiede a Fini di condannare l’accaduto e di ribadire il suo sostegno al progetto di legge contro la violenza culturale e fisica sugli omosessuali.

All’onorevole Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini

21/05/2009 - “O si è uomo vero o si è donna vera. Altrimenti si è Zan“. Sono le testuali parole dell’onorevole Filippo Ascierto, coordinatore padovano del Pdl di area An, espresse pubblicamente lunedì 18 maggio durante una conferenza stampa a Padova.

La pesante affermazione dell’Onorevole Ascierto, comunque censurabile, è ancora più grave se si considera che si tratta di una dichiarazione rilasciata da un parlamentare della Repubblica nel pieno esercizio delle sue funzioni. Per questo il peso delle sue parole è paragonabile a un macigno: il rischio è che le irresponsabili dichiarazioni del deputato del Pdl possano legittimare la violenza degli estremisti omofobi. A riguardo, ricordo che nemmeno una settimana fa Lei ha ricevuto pubblicamente le più autorevoli associazioni di gay e lesbiche, promettendo il Suo pieno sostegno al progetto di legge contro la violenza culturale e fisica sugli omosessuali

In italia siamo in ritardo“, ha giustamente ricordato il Presidente della Camera dei Deputati. In Italia infatti, esistono gli uomini e le donne e milioni di “Zan” che non sono affatto marziani. E’ doveroso inoltre constatare che mentre migliaia di italiani perdono il lavoro e scivolano verso la povertà per effetto della crisi economica, l’unica preoccupazione dell’Onorevole Ascierto è quella di “coltivare” i voti dell’anima più integralista e retrograda del Paese.

Le chiedo dunque di ribadire la sua solidarietà umana prima ancora che politica, unitamente alla ferma condanna di simili episodi. Le parole del parlamentare del Pdl padovano non umiliano Alessandro Zan, ma gli italiani tutti, compresi i milioni di omosessuali del paese che non hanno mai chiesto alcun privilegio: piuttosto il rispetto della dignità della Persona stabilito dalla Costituzione.

Alessandro Zan

Leggi la rassegna stampa:

Il Mattino di Padova1

Il Mattino di Padova2

Corriere del Veneto

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