mercoledì 13 maggio 2009

EUROPA. BATTILOCCHIO SPIEGA AI GIOVANI
DI TOR VERGATA LE OPPORTUNITA’ DELL’UE

13/05/2009 - Alessando Battilocchio ha incontrato gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza dell’università di Tor Vergata a Roma. L’occasione, un’iniziativa organizzata da alcuni laureandi con lo scopo di presentare ai tanti ragazzi in sala le opportunità di lavoro, stage e formazione all’interno delle istituzioni europee.
“Lo stage al Parlamento Europeo è stata un’esperienza formativa senza pari – ha affermato Mattia Di Tommaso, ex stagista presso la segreteria di Battilocchio e studente della facoltà – a Bruxelles ho avuto modo di entrare a contatto con culture diverse dalla mia riportando a casa anche un bagaglio di esperienze personali molto importanti. Nel nostro Paese in pochi sanno che Parlamento, Commissione e Consiglio Europeo offrono possibilità di stage a tutti i ragazzi comunitari, laureandi e neolaureati, compilando una semplice domanda on line”. “Cinque anni fa ero il più giovane deputato in aula – ha dichiarato Battilocchio relatore tra l’altro del progetto Erasmus Mundus che ha permesso a molti giovani di poter studiare in università extraeuropee – e proprio per questo motivo ho sentito la responsabilità di rappresentare le nuove generazioni dedicando, gran parte della mia attività alle politiche giovanili. Nel corso dei cinque anni di mandato nel mio staff si sono susseguiti ben 45 stagisti che hanno avuto la possibilità di lavorare nel cuore dell’Europa riportando a casa un’esperienza formativa importante. La nostra generazione si troverà a vivere una realtà lavorativa completamente diversa da quella che hanno vissuto i nostri genitori. La chiave di volta e di riscatto per molti giovani è costituita proprio dalle possibilità offerte dall’Unione Europea. Innanzitutto è cambiato il contesto di riferimento: con il passare degli anni, fino ad arrivare all’Europa a 27 Stati e all’imminente ratifica del Trattato di Lisbona, sono aumentate le possibilità d’interscambio ma anche la competizione interna. Questo dato – ha concluso Battilocchio – non va visto in sotto una luce negativa e protezionistica me deve essere da stimolo per migliorarci e, da italiani, abbiamo tutte le carte in regola per farlo”.


DI LELLO: GLI ITALIANI NON APPROVANO
LE MISURE XENOFOBE DEL GOVERNO
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13/05/2009 - Il reato di clandestinità è un assurdo giuridico perché, secondo la nostra legislazione penale, per commettere un reato bisogna porre in essere un'azione delittuosa: con le misure contenute nel decreto sicurezza, invece, si fa diventare penalmente rilevante il semplice status di un individuo". Lo ha affermato Marco Di Lello, coordinatore nazionale del Partito socialista e candidato al Parlamento Europeo nella testa di lista di Sinistra e Libertà nella circoscrizione meridionale, intervenendo alla maratona oratoria contro il decreto sicurezza organizzata oggi da Sinistra e Libertà. Commentando il contenuto del decreto, sul quale il governo ha posto la questione di fiducia, Di Lello ha detto: "La nostra cultura libertaria ci porta a essere garantisti con tutti: nei confronti dei potenti, come il premier Silvio Berlusconi, ma soprattutto nei confronti dei più deboli e indifesi, come il popolo dei barconi della disperazione, a cui va riconosciuto il diritto di asilo e quello alle cure mediche". “Al premier, che fonda quasi tutta la sua attività politica sui sondaggi, non sarà sfuggito che le ultime rilevazioni demoscopiche sembrano bocciare la linea dura inaugurata dal governo in materia di immigrazione. Il consistente calo di popolarità del capo del governo, quantificato in tre punti percentuali rispetto al mese di marzo, sta lì a dirci che la luna di miele tra Berlusconi e gli italiani è finita, e che questi ultimi non approvano in alcun modo le misure vergognosamente xenofobe adottate dal governo nei confronti degli immigrati. La cultura dell’ospitalità tipica del nostro popolo – ha concluso Di Lello – è nettamente inconciliabile con la natura razzista di questo esecutivo”.

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