venerdì 22 maggio 2009

CIAODEM: LETTERA DI UN CATTOLICO
APERTO AL DIALOGO

22/05/2009 - “Cari amici! Sono Andrea di TS, 31 anni. Seguo con attenzione il vostro attuale impegno politico per uno Stato laico ed attento alla varietà dei bisogni altrui. Ammiro la vostra schiettezza comunicativa e lo stile pragmatico con cui guardate il mondo dei lavoratori e della povertà. Sono cattolico di formazione ma di quelli che amano le proposte dal basso e che soffrono l’intransigenza gerarchica. Cerco di operare nel quotidiano della mia esistenza per una comunità più accogliente e meno stereotipata. Sono figlio di un ex Maoista e simpatizzante di lotta continua oggi passato all’elettorato PD. Personalmente Guardo a Cristo e mi accorgo di come molti di quelli che Egli riconosceva come amici e portatori di una dignità siano emarginati, oggi, proprio da chi, a nome di una propagandistica adesione alla confessione cristiana, li esclude dal confronto comunitario. All’inizio, pur avendo espresso la mia preferenza per la sinistra radicale alle scorse elezioni politiche, non nascondo di aver subito in seguito il fascino del PD (essendo l’unica forza dallo pseudo orientamento di sinistra presente in Parlamento) pensandolo capace di fare sintesi tra cattolicesimo e visione laica delle leggi. Lo pensavo come un partito trasparente e con una classe dirigente ormai stanca di lotte intestine e più protesa alla condivisione di ideali; pensavo ad un PD realmente opposto al berlusconismo dilagante e meno sbilanciato su visioni teocon di Binetti, Rutelli e deputati da sagrestia. Illusione! Oggi sono più convinto, come alle scorse elezioni, di non voler esprimere a favore di un PD di plastica alle Europee! E stavolta con la prova della constatazione. Vorrei tornare a sperare e stavolta con voi! Mi sorgono delle domande, credo legittime: siete consapevoli che in Italia è presente una marea di cattolici che amano uno stile sobrio e che non pretendono un ritorno al Cattolicesimo di Stato e che credono ad un dialogo politico aperto anche su temi etici come coppie di fatto, staminali, aborto, procreazione assistita e quant’altro? Siete consapevoli che il volontariato tra i disabili, anziani, bullismo è anche condotto in modo egregio da chi vive un cristianesimo sociale in parrocchie ed oratori di periferia anche senza l’appoggio monetario dei clericofascisti? Siete a conoscenza delle tante iniziative parrocchiali a sostegno di famiglie povere, intaccate dalla disoccupazione e dalla crisi economica? Vi prego, nel vostro essere dialettici con la casta cattolica non dimenticatevi di noi, gente appassionata dei deboli e che in nome di un Cristo solidale attende parole di riconoscimento anche da una sinistra reale. Sono molti i preti, i religiosi /e e i laici che con umiltà servono la comunità senza fare proselitismo. Io cerco di essere tra questi! Attendo una vostra parola e nel frattempo vi auguro una buona propaganda tra la gente.

Con stima sincera,
Andrea”


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