Siamo a pochi giorni
dallo svolgimento del primo turno delle primarie del centrosinistra ,
che ci vede alleati con il PD e SEL, ed in questa alleanza che, non
vede presente almeno ad oggi, e speriamo anche domani, l'IdV di Di
Pietro, il Partito ha scelto di appoggiare la candidatura di Bersani
alle primarie. La scelta di tale
alleanza, e dell’appoggio della candidatura del Segretario del PD,
è stata determinata , aldilà di prioritarie considerazioni
politiche legate alla maggiore affinità possibile allo stato attuale
, anche da una considerazione molto semplice : quella di riuscire a
riportare in Parlamento i socialisti. Credo sia utile
ricordare che nel 2008, di fronte a Veltroni che ci offriva di
entrare nel PD , non accettandoci come forza alleata (cosa che fece
con Di Pietro) , decidemmo a stragrande maggioranza di presentarci da
soli ottenendo l’0,9% e rimanendo fuori dal Parlamento, per la
prima volta nella nostra storia.
Chi ha vissuto la vita
del Partito in questi 5 anni , sa benissimo le difficoltà che
abbiamo avuto ed abbiamo, perché oggi o sei contro tutto e tutti,
utilizzi continuamente argomenti e soluzioni populiste, allora ti
danno spazio ed esisti , oppure se provi a ragionare non ne trovi.
Pur in queste
difficoltà il partito è riuscito a sopravvivere grazie all’impegno
di tutti i compagni rimasti , a partire dal Segretario Nencini ,
tentando una difficile ripresa, ripresa che potrà avere un successo
pieno, se riusciremo a tornare in Parlamento, e le nostre battaglie
avranno allora un diritto di tribuna istituzionale e mediatica.
In questo percorso ed
in questo contesto, la scelta è stata logica. A meno che ci sia
qualcuno che voglia proporre di andare nuovamente da soli, con la
consapevolezza che questa volta mancare l'elezione in Parlamento
sarebbe esiziale per la sopravvivenza del PSI.
E per questo il
partito, pur conscio di quel che sono stati i rapporti non ottimali
del passato, anche non troppo lontano, ha scelto Bersani invece di
Renzi e Vendola (Renzi tra l’altro ci ha buttato fuori dalla sua
giunta a Firenze .. bell’amico dei socialisti ..), perché tale
candidatura è stata sostenuta e definita al tavolo del PSE, dove è
bene ricordare che il nostro partito, è il solo della colazione di
centro sinistra che va alle primarie ed in Italia, pienamente
titolato ad essere parte integrante del PSE, in quanto sono stati
dichiarati decaduti i DS e, come sapete, il PD e SEL per loro scelta
non né fanno parte.
Il compagno Sollazzo
nella Direzione del Partito a Loreto, ha spiegato bene i motivi della
scelta ,ed aveva indicato l’obiettivo di fare almeno 30 Comitati
per Bersani nelle Marche; in quella sede dissi che per una classe
dirigente consapevole e responsabile , questa scelta in questo
momento era ed è l’unica possibile ed andava sostenuta in maniera
compatta e convinta. Perché se i nostri simpatizzanti possono avere
dubbi , militanti e soprattutto dirigenti no. A meno che non vi
fossero altre strade possibili. Sollazzo ha ribadito che la
candidatura di Nencini avrebbe in ogni caso provocato un danno in
chiave elettorale al Partito, sia se avesse raccolto consensi
compatibili con la nostra forza elettorale, che se non ne avesse
raccolti, vanificando di fatto così l'operato di questi anni per
ritornare in Parlamento.
Non è poi da
sottovalutare che una presenza del PSI , autonoma, in Parlamento non
potrà che spingere il PD a misurasi con i propri limiti ed essere un
grimaldello naturale per l'adesione formale e sostanziale al
socialismo.
Il 10 Novembre a Roma
si è tenuta la manifestazione ufficiale del PSI x Bersani ,
perfettamente riuscita ed organizzata. Da allora abbiamo lavorato nel
territorio della Provincia per istituire i Comitati aprendone
complessivamente nella Regione circa 80. Ma questo non basta occorre
iscrivere e portare a votare i socialisti per Bersani.
Ma anche se vincerà
Bersani, come ci auguriamo, dovremo lavorare ancora di più perché
abbiamo la possibilità di crescere. Dovremo verificare con che legge
elettorale si andrà a votare e come si presenterà il Partito nelle
Marche alle prossime elezioni. Il primo elemento è avere un gruppo
dirigente unito , che impieghi energie nel sostenere la linea del
PSI. Siamo una delle poche Regioni che ha eletto il consigliere
Regionale con le proprie forze , e sappiamo tutti che se nel 2010 ci
avessimo creduto un poco di più, avremmo eletto un altro consigliere
e di conseguenza un assessore. A questo punto nelle Marche il PSI ,
avrebbe potuto certamente eleggere un Parlamentare e avrebbe
conosciuto una crescita esponenziale.
Se nel 2013 avremo un
gruppo parlamentare socialista ed un partito rafforzato e motivato
sul territorio, si potrà accelerare il cammino per l’allargamento
ed il rientro di tante forze socialiste.
Per questo è
indispensabile guardare avanti , ma soprattutto occorre oggi un
gruppo dirigente locale fortemente unito e determinato su l’unico
obiettivo che è il ritorno in Parlamento delPSI e che non perda
tempo, anche in questi giorni, in dispute inutili.
Lorenzo Catraro
Direzione Regionale PSI Marche
Direzione Regionale PSI Marche
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