giovedì 15 aprile 2010

Il PSI non esiste più !

Il PSI non esiste più !

di Daniele Del Bene

Ho preferito il silenzio in un momento in cui le parole potevano diventare l’ennesimo colpo di grazia a quelle che oramai erano e sono e rovine del Partito Socialista.

Le elezioni sono passate e non si poteva continuare a trattenere il respiro di fronte agli ultimi assalti ad una diligenza continuamente depredata.

Il tentativo di segnare un nuovo corso per i socialisti italiani, attraverso la Costituente Socialista, è fallito non per il venir meno delle sue potenzialità e tanto meno per l’esaurirsi della necessità del socialismo Democratico, oggi più che mai attuale e indispensabile. Le responsabilità sono da ricercare negli egoismi di una classe dirigente in parte motivata da soli interessi personali e in parte logorata dalle continue disgrazie di cui si è resa spesso protagonista. La Costituente non ha avuto il risultato sperato perchè è stata vista con paura da chi deteneva piccole posizioni di privilegio. Per queste ragioni ha subito grandi ritardi nel suo percorso, sempre per gli stessi motivi non la si è supportata e pubblicizzata come avrebbe meritato un evento di quella portata.
Ne è seguita , per quel che rimaneva, una linea politica quasi assente con la ricerca di una collocazione personale in vista delle imminenti elezioni politiche. Quanto prima cercando garanzie individuali dal Pd fino all’ultimo giorno utile. Preso atto delle pretese negate il gruppo dirigente ha fatto quello che oramai era troppo tardi fare: una battaglia a “spada tratta” contro il Pd e contro tutti, cercando di esaltare l’autonoma socialista. Ma le battaglie e quello che si è lo si dimostra giorno dopo giorno con tenacia e non solamente quando “ ai bambini viziati vengono tolte le caramelle”. In questi casi non si è più credibili e francamente si è poco utili dal punto di vista politico.
Non ancora contenti si sono affrontate le elezioni Europee con una lista, che pur avendo trovato terreno fecondo, ha visto venir meno il ruolo dei socialisti che avevano il dovere di caratterizzarla con un chiaro e visibile richiamo al socialismo europeo quale vincolo essenziale alla sua costituzione. Anche in questo caso ” il profumo” di possibili collocazioni ha fatto perdere di vista il proprio ruolo politico al gruppo dirigente socialista. Anche quella è storia irrimediabilmente passata… Le altre elezioni che sono seguite, senza un chiaro progetto politico, hanno ridotto allo stremo un Partito che già era entrato in un coma sempre più profondo.

L’ultimo e definitivo colpo di grazia è arrivato con le ultime elezioni regionali.
Venute meno le tavolate anche in banchetti divengono stimolanti..

Un gruppo dirigente in un momento di così grande difficoltà aveva il dovere di tenere con forza e senza tentennamenti le briglia del Partito indicando la strada da seguire. Questo non è avvenuto , le mani hanno mollato le briglie lasciando i cavalli liberi per meglio giustificare e consolidare piccole e misere collocazioni. I cavalli lasciati allo stato brado hanno cercato di sopravvivere come gli fosse più conveniente o al meglio di come potevano fare ormai stremati e abbandonati….


Viene tristezza a leggere la prima pagina dell’Avanti
dove un imponente titolo riporta : “Il Partito Socialista terza forza del centro sinistra “.
Non è necessario e comunque sarebbe umiliante per i socialisti commentare i risultati di un “Partito nazionale” che non era presente perchè privo di una linea e di un gruppo dirigente che fosse realmente presente a livello nazionale.

Parte di quelli che si considerano risultati sono invece le inutili misere mance per la ulteriore liquidazione di una grande storia politica…

Non serve commentare oltre, non serve saccheggiare ulteriormente una significativa storia strumentalizzando il nome di un grande Partito per aggiungere a quello attuale l’aggettivo “ltaliano” , non serve rispolverare la versione cartacea di una gloriosa testata come l’Avanti per dimostrare che un Partito esiste. Sono i socialisti dapprima e gli Italiani a seguire che hanno capito che il Partito Socialista a livello nazionale non esiste più.

Ciò che rimane è purtroppo legato a qualche piccolo interesse che va a fare leva in maniera ingiusta e insensibile sulla buona fede di migliaia di uomini e donne che non rinunciano per affetto, e perchè convinti della necessità una grande cultura politica, a mantenere una tessera socialista in tasca.

Contrariamente a quanto si possa pensare è grande necessità di una forte presenza socialista nel nostro paese e nella nostra epoca. Ve ne è esigenza per sopperire alle grandi ingiustizie che stanno soffocando i più deboli sempre più numerosi a vantaggio di un numero sempre più ristretto di uomini. Di questo nessuno si preoccupa più. Per questo nessuno ha più il coraggio di mettersi in discussione e di mettere in discussione piccole rendite. Si preferisce quando si può adeguarsi al sistema, prestando servizio in maniera riverente al più forte che consente di partecipare alla sua corte.

Una forte e significativa presenza socialista può rinascere solo da una nuova classe dirigente che abbia il coraggio di mettere in discussione l’attuale sistema politico, che sia capace di rinunciare a facili logiche di potere personale e che sappia scontrarsi con chi oggi, appropriandosi indebitamente della rappresentanza della sinistra nel nostro paese impedisce a questa di rinnovarsi e di ritrovare i propri fondamentali politici.

L’augurio è che i responsabili dell’ennesime disgrazie socialiste abbiano il senso del dovere nel mettersi a disposizione per sostenere una nuova e fresca classe dirigente o il buon gusto di mettersi da parte.

Su queste premesse i socialisti che non hanno mai perso la fede diano il loro contributo. Sostengano una nuova generazione che abbia coraggio e rinuncino a partecipare a qualsiasi nuova proposta in cui intravedano vecchie logiche.

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