venerdì 18 settembre 2009

*PRIMO INCONTRO PER SINISTRA E LIBERTA' NELLE MARCHE*

PRIMO INCONTRO
PER SINISTRA E LIBERTA' NELLE MARCHE

Si e' svolto mercoledi' 16/09 us, presso la sede regionale del Partito Socialista, in Corso Garibaldi ad Ancona, il primo incontro tra i rappresentanti delle componenti che, a livello nazionale, hanno dato vita al progetto politico di Sinistra e Liberta'.

L'incontro aveva come obiettivo condiviso quello di avviare anche nelle Marche la costruzione del nuovo soggetto politico che rappresenta, innanzitutto, una necessita' per un Paese in cui non puo' essere assente una forte Sinistra Laica e Riformatrice.

Nel corso del positivo e participato dibattito si e' avviato il confronto sul percorso organizzativo e, soprattutto, sui contenuti programmatici ritenuti prioritari per le Marche in vista del rinnovo del Consiglio Regionale.

Tale confronto proseguira' subito dopo l'importante appuntamento dell'Assemblea Nazionale di Sinistra e Liberta' che si terra' Domenica 20 Settembre a Napoli e per la quale si coglie l'occasione di invitare tutti gli iscritti alle forze costitutive (PARTITO SOCIALISTA, SINISTRA DEMOCRATICA, MOVIMENTO PER LA SINISTRA, UNIRE LA SINISTRA E FEDERAZIONE DEI VERDI) E, SOPRATTUTTO, TUTTI I SIMPATIZZANTI DI SINISTRA E LIBERTA', OGGI SENZA TESSERA, A PARTECIPARVI.

Ancona - 18 Settembre 2009

SINISTRA E LIBERTA'


1 commento:

  1. La notizia dell'incontro è veramente una cosa buona. Sarà importante definire i programmi di una possibile intesa, ma anche delineare un insieme minimo di valori condivisi che costiuiscano l'anima del progetto. Senza due o tre cose (mica tanto) che veramente ci permattano di riconoscerci a vicenda come appartenenti ad una stessa storia, non adremo da nessuna parte. Ignorare le differenze e fare finta di niente non significa apertura. Nemmeno azzerare tutto è utile. Sarebbe la scelta nichilista fatta dal Pd: tutto ricomincia da un nuovo evento che azzera il passato, senza storia, senza cultura politica. Il dramma della sinistra dal 1989 è proprio questo "oltrismo" che ha finito per portarla in terreni improbabili. Si cambiano nomi e sigle, poi la faccia nuova è quella del buon amministratore emiliano figlio della burocrazia di partito: come dire, emilia rosa e ceti di medi di Togliatti anni '50! Dobbiamo fare di meglio, tenere il legame con le origini del movimento operaio, rinnovare la tradizione socialista, rivolgerci a tutti i progressiti senza casa e senza illusioni. A sinistra e il libertà.

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