martedì 8 settembre 2009

OBIETTIVO: STUDIARE MEGLIO, STUDIARE TUTTI

OBIETTIVO: STUDIARE MEGLIO, STUDIARE TUTTI
Tra le bandiere di Sinistra e Libertà e l’entusiasmo dei partecipanti, è stata presentata ieri a Roma davanti al Ministero della pubblica istruzione la campagna “Donna di denari” contro i tagli alla scuola operati dal Ministro Gelmini.

08/09/2009 - Grande partecipazione per la presentazione della campagna “Donna di Denari” che si è svolta ieri pomeriggio davanti al Ministero della Pubblica Istruzione a Roma. Ad illustrare la mobilitazione contro i tagli alla scuola pubblica di Sinistra e Libertà si sono dati appuntamento Claudio Fava, Marco Di Lello, Grazia Francescato, Umberto Guidoni, Paolo Cento e molti altri.

Il simbolo scelto da Sinistra e Libertà per promuovere la campagna “Donna di Denari - per la scuola pubblica, di qualità, per tutti” è stato una donna di denari con il volto del ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, mentre per l’occasione, proprio davanti al dicastero, è stata segata una cattedra di cartone, come gesto simbolico per rappresentare una delle 40.000 cattedre tagliate dalla Gelmini.

Quello romano è stato solo uno dei numerosi incontri che costituiscono le tappe in cui si snoda la campagna di mobilitazione e di protesta “Donna di Denari”, che già da diversi giorni ha preso il via in tutto il Paese con sit-in, petizioni, manifestazioni, ordini del giorno che saranno presentati in tutti i consigli comunali, provinciali e regionali per sostenere la lotta dei docenti precari, e di chi si oppone all’impoverimento della scuola pubblica.

“La donna di denari, che non a caso ha il volto della Gelmini - ha affermato Claudio Fava - rappresenta i denari sottratti alla suola pubblica. Dietro la nostra iniziativa non vi é alcuna vocazione ideologica. La signora di denari ha sottratto 8 miliardi alla scuola e al sapere pensando che può essere redistribuito alla scuola privata. È la donna di denari che ha rivisto il modello sociale secondo forme del secolo scorso, con il maestro unico, ragazzi che tornano a casa a ora di pranzo, donne che tornano a fare solo le mamme”.

“In controtendenza rispetto a tutti i paesi europei -ha proseguito Fava - siamo gli unici e gli ultimi in Europa per investimenti. Mentre tutti i governi, anche di destra, investono in istruzione, in Italia si taglia sul sapere”.

“La scuola taglia cattedre - ha aggiunto Paolo Cento -col più grande licenziamento di massa in un momento in cui il governo dovrebbe invece investire nell’occupazione. Inoltre viene tagliato il tempo pieno creando disagi a famiglie e all’istruzione pubblica e aumentando cosi’ la selezione sociale”.

“Servono più risorse alla scuola pubblica - gli ha quindi fatto eco Marco Di Lello - per garantire pari opportunità a tutti. Nelle prossime settimane ci aspettiamo che il Presidente del consiglio, che ha molto da farsi perdonare dalla chiesa cattolica, dia più risorse alle scuole private. Ma noi siamo contrari”.

Alla campagna “Donna di denari” si accompagna anche una raccolta di firme contro il precariato e i tagli: “Partita sabato scorso - ha spiegato Fava - la petizione ha già raccolto decine di migliaia di firme. Continueremo la nostra protesta nelle piazze e il 14 settembre, e alla riapertura dell’anno scolastico saremo davanti a tutte le scuole”.

La petizione presentata da Sinistra e Libertà chiede di aumentare le risorse per la scuola pubblica, salvaguardare la laicità della scuola e la “non riduzione del numero degli insegnanti”. Da ieri è possibile firmare la petizione anche online direttamente da questo sito web.

Negli scorsi giorni abbiamo ricevuto numerose email ed immagini dai territori che testimoniano il successo dell’iniziativa promossa da Sinistra e Libertà nell’ambito della campagna “Studiare tutti, Studiare meglio”. Aderire all’iniziativa è semplicissimo: basta essere dotati di entusiasmo, scaricarsi i materiali presenti sul nostro sito (un kit che si compone di brochure-carta, volantino e modulo per le petizioni), organizzare un gazebo e raccogliere le firme spiegando l’iniziativa agli interessati e coinvolgendoli nelle singole iniziative. L’obiettivo dei militanti e degli elettori che promuovono la campagna è infatti uno solo: “Studiare meglio, studiare tutti”.

FIRMA LA PETIZONE ONLINE


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