lunedì 26 ottobre 2009

I Socialisti e SeL: dopo l'assemblea regionale ecco l'altra guancia !

Ecco l'altra guancia !
di Carlo Magnani

26/10/2009 - Vorrei riannodare i fili della discussione apertasi tra noi, interessante e franca come d’abitudine su questo blog. Occorre però tenere conto della assemblea regionale di Ancona di SeL che si è tenuta sabato scorso, di cui ancora non c’è traccia, mi pare, sul nostro sito: siamo tutti in fase di elaborazione. Il celebre passo del vangelo sul porgere la guancia sinistra se si viene percossi su quella destra, può essere variamente interpretato (così almeno dicono gli esperti): una interpretazione è quella per cui il significato è “se vieni colpito nelle tue ragioni offri i tuoi torti”. Diciamo che l’assemblea regionale ha spesso avuto toni critici nei confronti dei Socialisti, proviamo così ad offrire la guancia dei nostri torti: forse Nencini ha delle difficoltà e delle incertezze? Sì, è vero, però come ricorda Garofolo “ci sta provando davvero”. Non è meglio provare un gesto di generosità e puntare sulla scommessa più alta? Secondo me sì. Veniamo a SeL. Come sostiene molto efficacemente Luca Cabascia non si può dare l’immagine di volere creare l’ennesima piccola consorteria da ceto politico, ma dobbiamo avere una ambizione più alta, che è quella di dare finalmente a questo paese una Sinistra Moderna, Radicale e di Governo. Nessuno ricorda che siamo a venti anni esatti dalla fine del muro di Berlino e di un mondo che è scomparso. Che cosa è successo alla sinistra italiana in questi decenni? Negli anni ’80 si è combattuta una vera e propria guerra civile senza quartiere fra Comunisti e Socialisti. I perdenti ideologici hanno avuto tra le mani la forza della loro organizzazione e radicamento nel paese (Berlinguer); i vincenti ideologici hanno portato la sinistra su una ridotta molto stretta a ridosso di un governismo troppo vicino ai conservatori (Craxi). È possibile provare oggi a uscire da questa situazione? Il post-comunismo italiano dopo venti anni ancora è in cerca di un approdo, gli stessi protagonisti non hanno fatto altro che creare partiti a tutto spiano, sempre con la promessa che quello era il partito della democrazia “vera”, della partecipazione “vera” ecc. Vogliamo incamminarci, da sinistra, su quella strada? Anche SeL deve essere finalmente il contenitore che risolve tutto? Dove ci sono solo buoni dirigenti che ascoltano la base? Dove l’opportunismo e altre infezioni nemmeno dovrebbero essere nominate? Insomma il partito perfetto, intanto, che poi si vedrà? Io ho dei dubbi che il percorso corretto sia questo. Mi interessa fare vivere radicalità e sforzo di governo, come fa Vendola in Puglia, secondo formule e contenuti innovativi. Da questo punto di vista dobbiamo offrire alla società, a tutti coloro che si sentono di Sinistra uno strumento agile e flessibile. Lo sforzo che i Socialisti stanno facendo per stare in questa sinistra nuova è davvero notevole, e spiace davvero non vederlo riconosciuto talvolta: questo indebolisce le posizioni di quei socialisti che ci credono davvero. Non mancano infatti suggestioni, culturalmente comprensibili, in area socialista, che spingono verso il paradigma anni ’80: meglio ritrovarsi in un pentapartito con Udc, repubblicani e liberali: tutto bonsai ovviamente. Non credo sia il posto dei Socialisti. Spetta a tutti chiudere la guerra civile degli anni ’80, con una sinistra nuova, socialista, laica, ambientalista, aperta a tutti. Per fare questo però tutti ci dobbiamo muovere un po', anche con una seria revisione politica e culturale.

6 commenti:

  1. COMPAGNI, ANCORA IN TUTTE LE DISCUSSIONI NEI VARI BLOG SPARSI NEL WEB, ESCE LA DIATRIBA ORMAI COTTA E RICOTTA TRA COMUNISTI E SOCIALISTI...SONO ORMAI PASSATI 90 ANNI DALLA SCISSIONE DEL 1921 E ANCORA NON CI RENDIAMO CONTO CHE QUELLA VOLTA (A DIRE IL VERO PER COLPA DI MOSCA)I NOSTRI DIRIGENTI SCELSERO SCELLERATAMENTE LA DIVISIONE DEI LAVORATORI ITALIANI..

    E QUANTI COMPAGNI SI SONO IN SEGUITO MORSI LE MANI ? RICORDATE IL COMPAGNO SINDACALISTA GIUSEPPE DI VITTORIO ? MOLTO AMICO DI BRUNO BUOZZI CHE RIMASE NEL PSI.....

    ALLORA BASTA !!!

    SINISTRA E LIBERTA’ O DIVENTA UN GRANDE PARTITO SOCIALISTA.....
    ADEGUATO AI TEMPI E LEGATO ALLE ORGANIZZAZIONI MONDIALI DEL SOCIALISMO, O NON DECOLLERA’ MAI!!
    ANCHE PERCHE’ I COMUNISTI CHE NON CONOSCONO LA STORIA O NON SI SONO ACCORTI CHE IL MURO DI BERLINO E’ CADUTO, RIMARRANNO SEMPRE COMUNISTI, IL PD NON HA MAI SCELTO E NON SCEGLIERA’ MAI....ANZI E’ LO SPONSOR UFFICIALE DI DI PIETRO....
    CHE CON LA SINISTRA NON HA NULLA A CHE FARE.....QUINDI CARI COMPAGNI, L’UNICA SRADA PERCORRIBILE E SPAZIO DA OCCUPARE E’ QUELLO DI UNA SINISTRA VERA MODERNA E SOCIALISTA.....PERCHE’ NON C’E’ SINISTRA SENZA SOCIALISMO !!!

    BASTA UN’ATTIMO SEGUIRE CON INTELLIGENZA LA PROPOSTA DI BERTINOTTI DI CIRCA UN MESE FA’...

    DIMENTICAVO..NON SAREBBE SBAGLIATO DARGLI COME NOME PROPRIO “PARTITO SOCIALISTA ITALIANO” INSERENDO COME DIDASCALIA NEL SIMBOLO..
    SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’!!!

    C’E QUALCUNO CHE SI VERGOGNA ?

    IL CASO VUOLE CHE NESSUN SOCIALISTA SI VERGOGNA DI AVERE NELLE PROPRIE FILE GLI EX COMUNISTI PROVENIENTI DA UNA REALTA’ E UN CREDO IN ASSOLUTO BOCCIATI DALLA STORIA!!!

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  2. Caro Peppe, anche in sinistra e liberta’, nessuno si vergogna di avere ex socialisti bocciati da se sestessi con scellerate politiche del passato, che tu meglio di me probabilmente conosci, il problema sta nel fatto che 600.000 voti presi da sel sono di persone di sinistra, non di socialisti o comunisti. PERSONE DI SINISTRA CHE SI ERANO ROTTE DI VEDERE QUESTE CONTINUE SFIDE O DIVISIONI DI PARTITINI CHE NON ESISTONO PIU’, E CHE SPERAVANO IN UN NUOVO FUTURO, NON NEI SOLITI LITIGI!!!

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  3. Peppe ti sei incavolato! però hai reagione. magari non credo abbia ragione chi scrive di politiche scellerate dei socialisti. forse si confonde con chi predicava la questione morale ed era cugino di un certo cossiga, quello di gladio, non ricorda niente questa cosa?nonché proprietario di mezza sardegna.

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  4. Peppe, hai ragione da vendere...
    E so che comunque alcune posizioni in SeL nella pratica sono minoritarie. Collaboro sul territorio con ex DS e ex PCI e altri e non mi pare ci siano problemi “ontologici” anzi! I socialisti sono tra i più attivi.

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  5. A Peppe Iacopini mi lega una profonda amicizia che nasce dalla condivisione dei valori cardine dell'umanesimo socialista. A lui devo molte cose, soprattutto la passione, la militanza, il senso dell'appartenenza ad una comunità di donne e uomini animati da un ideale. Perciò mi permetto di dissentire dalla opinione espressa nel commento che precede, certo che comprenderà le mie ragioni.

    Livorno 1921 è una pagina lontana nella storia del movimento operaio italiano, e cercare di trarre da quell'esperienza conclusioni politiche valide per il giorno d'oggi è prima di tutto antistorico.

    Noi non abbiamo l'autorità per processare la storia e stabilire chi ha avuto torto o ragione. Ciascuno di noi ha fatto un percorso, in buona fede, lottando perché si affermassero gli ideali dell'uguaglianza, della libertà e della fratellanza. Qualcuno ha probabilmente in cuor suo vissuto il profondo dissidio fra la giustezza dell'ideale proclamato e la barbarie della forma con cui si pretendeva di realizzarlo; un altro si rimprovererà di aver ceduto, per eccesso di realismo, alle lusinghe del sistema che affermava di combattere. Il punto non è questo, come ho sentito dire il compagno Vendola. Il punto è superare tutto questo, riconoscersi nell'altro e costruire una casa comune, dove sia abolita l'assurda abitudine di imporre un'etichetta per affermare il proprio dominio sugli uomini e sulle cose. Il punto è riconoscere che quel complesso di valori è patrimonio comune di moltitudini di donne e uomini, cui non interessa la qualifica di socialista, comunista, ecologista, ma un reale, materiale mutamento nella realtà dei rapporti economici e sociali. Ecco perché all'amico Peppe ed a tutti gli altri mi permetto di dire che l'ostinazione identitaria rischia di cancellare quanto di buono il movimento operaio italiano ha costruito nella sua lunga storia. Si tratta di portare a compimento un percorso di unificazione di sensibilità affini ma comunque diverse, di cui occorre realizzare la sintesi con processi democratici e partecipati e non già con operazioni che possono avere il sapore dell'annessione.
    Sinistra e Libertà Ecologia può essere questo, se avremo l'intelligenza di comprendere la ricchezza che abbiamo tra le mani.

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  6. Riccardo, e' un onore per me sentirti dissentire in maniera chiara come da tuo stile.... Proprio perche'condividiamo giornalmente i valori eterni del Socialismo!!!

    Se almeno una volta non condividi le mie affermazini, significa che veramente hai identificato in me,la passione,la militanza e il senso di appartenenza ad una comunita di donne e di uomini animati da un grande ideale, dove il dissenso e'parte integrante!!!

    Proprio perche' siamo lontani dal quel 1921, non riesco mentalmente,
    in questa fase, a sentire ancora i battibecchi antistorici che ancora dividono Comunisti e Socialisti, considerando che le strade si sono divise a suo tempo, solo ed esclusivamente NEL METODO, per arrivare comunque AL SOCIALISMO!

    Quindi senza girarci intorno, il SOCIALISMO E'LA SINISTRA ITALIANA !

    Allora perche' non ripartire proprio dal SOCIALISMO IN SeL ?
    Anziche' traccheggiare per paura di calpestare la sensibilita' dell'uno o dell'altro ? Oltretutto la nuova formazione sara'in maggioranza composta da nuove generazioni, che sicuramente non hanno vissuto le divisioni del passato recente e tanto meno quello remoto !!

    Forse nel mio intervento, parlando della simbologia ho esagerato, lasciando magari interpretare
    velleita' di annessione....
    Assolutamente NO !!!
    Ma di Ricomposizione SI !!!

    Non permetteremo a nessuno questa volta di dividere il mondo del lavoro!!! Nessun dirigente potra',per qualsiasi motivo cercare di dividere Compagne e Compagne che la storia vuole uniti!

    Ric, Questa non e' ostinazione identitaria, ma un appello, una volta per tutte a chiudere le divisioni assurde del passato !!

    Con Grande affetto e Stima,

    Peppe

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