mercoledì 15 luglio 2009

CRAXI. NENCINI: VELTRONI SMEMORATO,
RIPARTIAMO DALLA GRANDE RIFORMA
15/07/2009 - “Non può che far piacere a qualunque Socialista che Valter Veltroni abbia scoperto che Bettino Craxi non era un pericolo per la democrazia, come sosteneva il suo partito, il Pci, e il suo giornale, l’Unità, ma un leader politico ‘innovatore’, un ‘riformista’”. E’ quanto afferma il segretario del PS, Riccardo Nencini, commentando il convegno svoltosi ieri a Milano. “La santificazione post mortem di Craxi, - continua Nencini - è addirittura imbarazzante se fatta da chi, come l’ex segretario del Pd, ha combattuto strenuamente i Socialisti, fino al punto di preferirgli Di Pietro, pur di costruire un partito virtuale e senza connotati politicamente riconoscibili. Una strategia suicida che ha portato alla caduta del governo Prodi, alla vittoria di Berlusconi e all’uscita di tutte le forze politiche di sinistra prima dal Parlamento italiano e poi anche da quello europeo. Paradossalmente – continua il leader socialista - Veltroni non vede più neppure gli errori politici che pure vi furono. Gli attribuisce invece una colpa che proprio non aveva, quella di essersi opposto alla riforma elettorale referendaria del ’91. Il declino dell’Italia invece combacia esattamente con lo sfascio referendario del nostro sistema democratico, progettato dai costituenti e mai riformato, proprio per le resistenze dei comunisti. Siamo sicuri però che tra qualche anno, i tanti smemorati scopriranno che questa era stata forse l’intuizione più brillante di Craxi. Se, come crediamo, il pensiero di Veltroni oggi è condiviso da larga parte del suo partito, - conclude Nencini - perché allora non costruire una nuova stagione di confronto, ripartendo dal tema della grande riforma, e coinvolgendo tutte le forze politiche che hanno a cuore la modernizzazione delle istituzioni e lo sviluppo del Paese?”

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