mercoledì 29 luglio 2009

LETTERA APERTA ALLE COMPAGNE ED AI COMPAGNI


29/07/2009 - E’ un tempo difficile per la sinistra italiana ed europea. Noi viviamo una stagione doppiamente delicata. Da oltre un anno fuori dal Parlamento italiano e da un mese senza rappresentanza all’europarlamento, la nostra voce troppo spesso non penetra i quotidiani e l’informazione televisiva. Eppure esistiamo. Negli enti locali, nelle comunità, nelle regioni, in molte associazioni municipali e nazionali, nella buona storia d’Italia. Esistiamo per la passione di tante compagne e di moltissimi compagni che non abbandonano un progetto e non tradiscono un’identità. Io sono tra questi. Da oggi senza qualche sassolino nelle scarpe e con la conferma di una missione da compiere in vostra compagnia:

1) In un partito piccolo, i doveri precedono i diritti. Di tanto in tanto leggo sfoghi, offese, accuse spesso senza né capo né coda che si accavallano in rete. A dir la verità, provengono quasi sempre dai soliti noti. Noti per la loro scarsa generosità e per le loro pretese. Opinioni offensive di chi non partecipa da mesi a riunioni degli organi del partito e si affida a un computer anziché al dibattito nei luoghi deputati. Compagni che portano più di altri responsabilità su quanto accaduto negli anni ’90 e si ergono ancora a Soloni e a Catoni. Non li ho mai visti preoccupati di come si paghi una bolletta telefonica del partito, di come si raccolgano firme per strada sulle nostre campagne pubbliche, acerbi perfino di un cenno di solidarietà. Vengano critiche e proposte e chi le fa sia disponibile a fare.

2) Tra le bugie che i soliti noti si scambiano, una domina sulle altre. ‘ Il 19 settembre il P.S. si scioglie’. Risposta: tutto falso. Si è aperto invece il tesseramento, procedono – e bene – gli abbonamenti a Mondoperaio, a gennaio tornerà l’Avanti della Domenica. Io il partito non lo chiudo e non lo preservo nella tristezza di un isolamento letale come fossimo appestati o, peggio, nobili decaduti.

3) La missione: salvare una storia, metterla al servizio di questa Italia e della sinistra riformista, darle un futuro. Il partito che abbiamo ereditato non era di sana e robusta costituzione. L’impegno che prendo, che segreteria e direzione hanno preso con il consiglio nazionale è di riportare i Socialisti nel gioco delle alleanze, concorrere ai prossimi appuntamenti elettorali con ‘SeL’, guardare con attenzione alle trasformazioni del centro sinistra italiano per renderlo competitivo e vincente.

Chi condivide questa strada è il benvenuto, chi la critica ma ci aiuta a costruire la casa è un ospite, chi ci giudica con presunzione, naviga tra le menzogne e non si arrotola mai le maniche si goda l’estate.

Riccardo Nencini


3 commenti:

  1. Caro Nencini, la nostra sutuazione è talmente delicata come dici ,la rendiamo ancor più... delicata nel diffidare, compagni come il prof. Luciano Vizzoni , e sospendono due attivisti doc, come Luciano Montauti e Angelo Pedani. Luciano Vizzoni che ha dato la sua vita per l'ideologia socialista e tutt'oggi si adopera curando i bambini gratuitamente. C'é solo da dire che è vergona ,diffidati solo perchè al congresso hanno avuto la maggioranza. Certi vertici si dovrebbero dimettere, chi ha deciso questo provvedimento stalista farà bene a chiedere le proprie scuse e tornare su i suoi passi, onde evitare rigurgiti interni che farebbero non bene al nostro partito.

    Un forte saluto
    Enrico Micheletti
    (socialista da sempre)

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  2. Bella e buona lettera, ma fuori tempo. Sarebbe stata utie un mese fa, per far chiarezza, ma adesso serviva, pardon, serve, una spiegazione di quanto accaduto in Toscana.
    Per quanto riguarda l'utilizzo del multimediale, è oggi uno degli unici collegamenti che, come detto dallo stesso Nencini, ci permettono di tenerci in contatto e capire quello che accade, Per cui sollecito il compagno segretario ad essere più presente in rete per meglio fare capire a tutti noi, vicini e lontani, dove sta andando il partito e come si deve muovere la base. Grazie.

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  3. Ritengo che con l'appoggio del PS alla legge elettorale voluta dal PD si è toccato il fondo.
    Nencini e C. sono legati a filo doppio al PD. Non hanno capito che il centro/sinistra della seconda repubblica è stato sconfitto tra il 7 ed il 21 giugno.
    Continuo a dire che è bene rimandare il tutto a settembre perchè con il caldo non si riflette bene.

    Ma a settembre ognuno esca dal silenzio....
    Soprattutto voglio sentire i giovani e che non facciano i giovani rammolliti. Per ora l'unico giovane che ho sentito alla grande è Lanfranco Turci

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