mercoledì 3 giugno 2009

Acquaroli e Corvatta - guida al voto

Macerata 03/06/2009 - Il confronto di oggi è tra due sindaci, Fabio Corvatta, alla guida di Recanati e coordinatore della lista “Una Forza per cambiare” in appoggio al candidato del centrodestra Franco Capponi e Francesco Acquaroli, primo cittadino di Morrovalle e candidato con la lista “Sinistra per la tua provincia”.

Siamo entrati nella settimana del voto.Cosa direbbe agli indecisi?


Corvatta: “Li inviterei a votare, il voto è uno dei principi della democrazia. Dal consenso popolare nasce quella che la maggioranza ritiene la scelta più giusta per il territorio

Acquaroli: Andare a votare non è solo un diritto ma anche un dovere: sarebbe infatti una grave offesa verso coloro che si sono sacrificati durante la resistenza al regime fascista per poterci permettere di tornare a votare.


Un buon motivo per votare Capponi?


Corvatta: Perchè c’è stata sintonia sul programma amministrativo per rilanciare la politica e la vita di questa provincia. Con lui è stato possibile immaginare una squadra per garantire oggi la vittoria e domani un buon governo per la provincia

Un buon motivo per non votare Silenzi?

Corvatta: Con lui non c’è squadra, ha cambiato gli assessori come le camicie, quasi una volta al giorno. Personalizza anche i rapporti istituzionali. per favorire chi aveva rapporti personali. Non solo non li ha risolti ma nemmeno ha inquadrato i problemi più importanti

Un buon motivo per votare Silenzi?

Acquaroli: Il Presidente Silenzi nei prime cinque anni di mandato è stato infaticabilmente vicino ai cittadini della Provincia di Macerata, venendo così a conoscere i bisogni reali della gente: unico modo per organizzare una azione di governo efficace a soddisfare le esigenze di una comunità.

Un buon motivo per non votare Capponi?

Acquaroli: Capponi era stato eletto consigliere provinciale ma ha preferito dimettersi per ricoprire altri ruoli (prima presidente del Cosmari poi consigliere regionale) venendo meno agli impegni assunti con i suoi elettori.

Chi o cosa teme di più della coalizione avversaria?

Corvatta: Temo quello che è diventata oggi la sinistra, un gruppo che ha cerca tutti i mezzi per conservare il potere conquistato qualche tempo. Mancano progetti e strategie, solo una casta che vuol mantenere il potere. La nostra lista civica nasce dalla necessità di far terminare questa occupazione del potere

Acquaroli: Temo che alcuni elettori possano andare al voto seguendo emotivamente l’onda della vittoria del centrodestra alle politiche del 2008, anche se sono convinto che la maggior parte delle persone sappia bene distinguere le elezioni politiche da quelle amministrative.

Le pare normale che si parli più di Noemi che di Fiat, più di veline che della famiglie che non arrivano a fine mese?

Corvatta: No, è una bestialità. E’ la cosa più triste di questo periodo politico. La sinistra ha preferito guardare le realtà private dal buco della serratura più che fare i conti con una realtà sempre più preoccupante per l’occupazione e per la vita delle imprese.

Acquaroli: No. Non è affatto normale. Anche se è bene ricordare che in particolare le reti Mediaset hanno fatto le proprie fortune proprio sul gossip; ora Berlusconi grida allo scandalo e ordina a tutti di farla finita; tempo fa non la pensava così: basti ricordare il caso Sircana. Comunque rimane gravissimo che i problemi del nostro Paese e delle famiglie italiane passino in secondo piano: inaccettabile.

Le cose da fare. La prima cosa che le viene in mente?

Corvatta: Un’azione immediata di risparmio togliendo le spese superflue. Con Pigliapoco l’azione politica è stata diversa. Ora è prevalsa l’immagine, la gestione di un gruppo di persone. Togliere le spese inutili finalizzate all’immagine di un uomo solo come Silenzi, azzerare l’apparato di potere pagato dalle finanze pubbliche

Acquaroli: Trasformare la Civitanova–Albacina in metropolitana di superficie. Questo permetterebbe di raggiungere i maggiori centri della provincia in poco tempo, con minori costi e con un miglioramento delle condizioni ambientali.

Le cose da non fare. Cosa bloccherebbe se potesse?

Corvatta: Ci hanno addirittura accusati falsamente di essere favorevoli alla Val Potenza. Bloccherei questo scempio, tentano di snaturare il paesaggio. C’è bisogno di infrastrutture ma fatte in modo razionale.

Acquaroli: Il ritorno all’energia nucleare. Oltre al fatto che gli italiani si sono già espressi con un referendum, si andrebbe contro la tendenza di tutti i Paesi che stanno guardando alle fonti rinnovabili come soluzione dei problemi ambientali.

Parliamo di buongoverno anche municipale. Due esempi da seguire?

Corvatta: Credo che le realtà locali, anche di esperienze diverse, abbiano dimostrate che con progetti e persone serie è possibile cambiare le città. Ho trovato una Recanati seduta, ora anche l’Eurispes dice che a Recanati tutti gli indicatori sono in crescita. Prima di me c’erano stati 3.5 milioni di investimenti, ora 100-

Acquaroli: L’accordo di programma firmato tra Ministero, Regione, Provincia e comuni interessati all’inquinamento del Basso Bacino del Chienti è grande prova di buon governo. Un altro esempio lo vedo nei bandi per la realizzazione di nuovi alloggi popolari.

Socialisti - Un approdo in varie realtà
Macerata 03/06/2009 - La situazione dei socialisti. Ce ne sono nel centrodestra, nel centrosinistra, qualcuno è anche rimasto a piedi. I socialisti ora sembrano come gli ex Dc classe dirigente ovunque.

Fabio Corvatta: “Non classe dirigente ovunque. Credo che ci siano esperienze da salvare che possano esssere spese. La mia esperienza al servizio di progetti per cambiare. Distinzionate datata tra destra e sinistra, oggi chi ritiene che ci voglia un cambiamento non può che schierarsi con Capponi. Questyo è il mio modo di essere anche socialista.

Francesco Acquaroli: “I socialisti a destra? Scelta personale e contro natura. La federazione provinciale appoggia la lista civica di Silenzi? Una contraddizione in termini e la prova di mancanza di progetto politico da parte dell’attuale segretario provinciale: per definizione infatti le liste sono denominate civiche quando i loro candidati non sono tesserati con alcun partito. Io, membro del consiglio nazionale del PS e tanti compagni Socialisti della provincia di macerata, abbiamo seguito l’accordo nazionale tra PS, la Sinistra e i vendolian
i.
LUCA PATRASSI - www.corriereadriatico.it

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