venerdì 19 giugno 2009

LE RAGIONI DEI GIOVANI SOCIALISTI
SINISTRA E LIBERTA’
19/06/2009 - L’Attivo Regionale dei Giovani Socialisti dell’Umbria esprime viva soddisfazione per i risultati ottenuti dai propri rappresentanti candidati nelle liste di Sinistra e Libertà (SeL) per le elezioni europee ed in quelle amministrative. Motivo di particolare orgoglio è il risultato ottenuto dalla compagna Daniela Rosati, unica candidata umbra in SeL per le Europee che ha ottenuto più di 3500 preferenze nella circoscrizione centro Italia. Nelle amministrative i Giovani Socialisti erano presenti con il compagno Luca Antonelli, attuale Segretario Regionale FGS, candidato al Comune di Perugia che ha ottenuto un consistente numero di preferenze tale da sfiorare l’elezione al Consiglio comunale, posizionandosi sesto in lista e primo fra i non eletti del Partito Socialista, con 286 voti ed il compagno Matteo Bruni che ha confermato le sue ottime qualità alla sua prima esperienza da candidato. A loro va il ringraziamento di tutti i giovani socialisti per l’impegno profuso ed i risultati raggiunti in una campagna elettorale molto difficile e competitiva. Un dato quello ottenuto dai giovani socialisti candidati che alimenta le nostre aspettative per il futuro, in quanto siamo convinti che questo risultato debba essere immediatamente investito per dare maggiore forza al progetto di Sinistra e Libertà.
Sinistra e Libertà è nata come lista elettorale per superare lo sbarramento alle europee senza riuscire a raggiungere il 4% necessario per l’Europa, dunque, fallendo l’obiettivo di sopravvivenza, ma siamo coscienti che il risultato raccolto, in condizioni difficili e con poco tempo a disposizione, consente al nostro progetto sviluppi interessanti e costruttivi. Difatti nelle amministrative, laddove i Connotati Socialisti della proposta politica erano ben visibili e chiari i risultati elettorali sono stati in alcuni casi ottimi, come al Comune di Perugia.
Altro elemento su cui riflettere attentamente è il rischio di un effetto “regionalismo”: al sud abbiamo ottenuto un riscontro importante, al nord i valori percentuali di SeL sono sconfortanti (2,10%) anche se in alcuni casi hanno comunque permesso di quadruplicare i risultati rispetto a quelli ottenuti del PS alle politiche 2008, mentre al centro il risultato è stato poco soddisfacente rispetto alle aspettative e al dato delle amministrative. Comunque, il sostanziale conforto che proviene dalle urne ci indica la correttezza della strada intrapresa, anche alla luce dei precedenti risultati disastrosi delle politiche 2008 in cui si scelse la via puramente identitaria con il PS. Il 6 e 7 giugno elettorali possono essere l’alba di una nuova sinistra socialista, riformista, laica, innovativa e moderna. Per i Giovani Socialisti la sinistra deve tornare ad essere un punto di riferimento stabile per milioni di persone, ma ciò avverrà a precise condizioni, se riusciremo a plasmare un partito con un profilo politico comprensibile, capace di proporre concetti credibili e fare battaglie vere, di incidere concretamente sugli equilibri di tutto il centro sinistra. Inutile sarebbe se dovesse diventare l’ennesimo recinto per tutelare rendite di posizione e piccoli orticelli. Partecipazione e condivisione dovranno essere alla base. Su questa strada i Giovani Socialisti intendono proseguire, concentrando le loro energie per dare gambe e testa a questa nuova formazione. Una larga fetta di cittadini è rimasta senza rappresentanza dopo le politiche del 2008: l’assenza in Italia di una forza di Sinistra Riformista è una condizione che potremmo pagare come società. Per la prima volta dopo 50 anni di conquiste la povertà materiale e la precarietà della propria condizione tornano ad essere il primo elemento di preoccupazione non solo per i disoccupati ma per una larga parte della popolazione attiva. E’ necessario un nuovo modello di sviluppo, una nuovo modello economico sociale, che ci faccia uscire dalla crisi superando il modello puramente liberista delle economie di carta per costruire una società basata sulla tolleranza, la giustizia sociale, la solidarietà d il lavoro. Un compito questo che spetta alla sinistra! SeL vuole essere la risposta concreta ad una Italia che ha bisogno di una Sinistra Socialista e Riformista, che sia consapevole del ruolo di governo a cui deve continuamente ambire per trovare la sua giustificazione nella natura delle sue ragioni: l’azione riformatrice.
SeL è un progetto alternativo ed antagonista alla Sinistra Radicale e neocomunista, respingiamo dunque al mittente (Bertinotti e amici) la proposta di aggregazioni confusionarie e prigioniere di identità storiche superate. SeL è figlia della Cultura Socialista e della Sinistra Riformista che guardano alle esperienze europee e nulla hanno a che vedere con i rigurgiti neocomunisti di Ferrero e rifondaroli. Per questo è fondamentale che l’immagine di SeL non venga condizionata dai postumi della scissione di Rifondazione, dunque dobbiamo lavorare per far emergere chiaramente il valore della cultura socialista in questo progetto.

Per i Giovani Socialisti queste sono le priorità: avviare un percorso “costituente” che eluda tentativi di fusioni a freddo tra classi dirigenti ma al contrario si basi su un processo politico-culturale ed una reale partecipazione, in tutto il territorio nazionale da sud a nord (no al regionalismo). Al termine di questo cammino dovremo portare immediatamente il progetto a battesimo attraverso un Congresso, nel quale reale sia il confronto, la discussione, chiari i contenuti politici e programmatici, dal quale emerga una classe dirigente meritoria, preparata e rinnovata. In tal senso si impegneranno i Giovani Socialisti che operano da diversi anni in piena sinergia con il Partito a livello locale e nazionale ricoprendo ruoli di assoluta importanza in termini di proposte ed organizzazione. Un impegno che prende vigore anche dalla necessità di apportare nuova linfa ai socialisti e dunque alla sinistra italiana in generale. Per accelerare ed alimentare questa prospettiva l’Attivo Regionale ritiene necessario aprire un serio confronto ed una ampia condivisione fra i Giovani Socialisti, al fine di delineare le prospettive del movimento, la linea politica e quella programmatica, ed eleggere una nuova classe dirigente per proseguire il progetto.
Per questo l’Attivo regionale ha deliberato di convocare il Congresso regionale e quelli provinciali da celebrare in un’unica giornata fra il 19 ed il 20 settembre 2009 (date da confermare), di nominare una Commissione Congressuale composta dai compagni Antonelli Luca, Matteo Bruni, Cesare Carini, Daniele Cavaleiro e Dimitri Damiani, per adempiere ed espletare l’iter precongressuale (tesseramento, norme congressuali, presentazione mozioni e candidature, scelta del luogo, ecc. …). I Giovani Socialisti hanno deciso, infine, di non appoggiare il referendum del 21giugno che rappresenta un attacco alla democrazia ed al pluralismo.

Siamo Giovani, siamo Socialisti …. Sempre AVANTI !

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