venerdì 5 giugno 2009

Caro Dario, ecco qual è il voto utile per l’Europa.


La risposta di Umberto Guidoni alle dichiarazioni di Franceschini al voto utile. La semplice verità, è che il voto utile, alle elezioni europee, non ha ragione di esistere.

Caro Dario,

05/06/2009 - ti scrivo perché continuo a non capire questi continui richiami al voto utile. Vorrei non pensare che siete caduti in una terribile spirale che nuoce a tutto il centrosinistra, avvantaggiandone il principale antagonista: Silvio Berlusconi.
Non è difficile capire che se le liste di Sinistra non supereranno il turno, non vi sarà nessun vantaggio per il Partito Democratico, ma solo per il Premier e la destra cui andranno i seggi non assegnati. Alle elezioni europee non si elegge un governo e non vince chi prende un voto più degli altri: i Parlamentari europei vengono eletti in base al criterio della proporzionalità dei voti ricevuti e, se noi non superiamo il 4%, il Parlamento Europeo rischia di avere una larga maggioranza di destra. Per questo credo che l’obiettivo comune dovrebbe essere quello di rafforzare le forze progressiste a Strasburgo.

Da politico, da parlamentare europeo, ma soprattutto da un militante di sinistra devo constatare che hai smarrito quell’idea della politica che ci hanno consegnato i nostri padri a favore di un mero conteggio elettorale, dove non è importante quello che dici, ma solo se quello che proponi può suscitare o meno consenso. I parlamentari di Sinistra e Libertà, tra i più presenti al Parlamento Europeo, hanno condotto battaglie unitarie e fruttuose, dimostrandosi capaci di aggregare maggioranze tra le forze progressiste (Socialisti, Verdi e Sinistra europea) anche laddove il tuo Partito si divideva, per esempio, sui diritti civili e sul nucleare. Fare un appello per impedire alle nostre forze di andare a Strasburgo, me lo sarei aspettato dal nostro Presidente del Consiglio, ma non certo dal segretario del più grande partito di opposizione.

Da cittadino, permetti di confessarti un certo smarrimento nell’osservare come la stampa italiana non sia stata ancora in grado di farti un semplice domanda che avrebbe ben presto fatto sgonfiare questa telenovela: “ma un voto utile per cosa?” E’ sinceramente triste questo richiamo al voto utile per il tuo partito, ripetuto da Di Pietro e anche da Rifondazione. E’ lo stesso richiamo che ha fatto Berlusconi: è la dimostrazione di quanto il berlusconismo abbia pervaso anche le corde di chi si considera di sinistra.
In queste elezioni europee, l’unico voto utile deve essere quello per le proprie idee, per un progetto di società concreto che serva a delineare l’Europa che vogliamo. Il voto non deve essere utile per garantire che un segretario di partito non faccia brutte figure, regalando così seggi a Berlusconi e togliendoli alla sinistra. La semplice verità è che il voto utile, alle elezioni europee, non ha ragione di esistere.

La politica, caro Dario, è presentare con coraggio le proprie idee e le proprie proposte, dire quello che si pensa correndo il rischio di perdere qualche voto ma rimanendo coerenti. Purtroppo, in questo strano e imbarbarito paese, per molti la politica è diventata una caccia al consenso elettorale, dove i voti non si chiedono in base al progetto di società che si propone, ma piuttosto per affermare le proprie identirà all’interno del centrosinistra.
Noi abbiamo fatto un appello: abbiamo chiesto alla gente di andare a votare, di farlo con coscienza, valutando i dati e risultati raggiunti in passato e di confrontare le proposte per il futuro. Abbiamo chiesto alla gente di andare a votare per quello in cui credono, pronunciandosi nel merito delle cose. Noi non chiediamo un voto per superare il 4% o per rimediare la poltrona a qualche personaggio escluso dalle precedenti elezioni. Noi chiediamo il voto per un progetto che fondi le proprie radici nella concretezza dell’agire politico, nel rispetto delle diversità, nella valorizzazione dell’ambiente e della conoscenza.

Forse anche per questo, permettimi, tanti elettori che avevano votato il PD si stanno avvicinando a Sinistra e Libertà: perché stiamo cercando di far tesoro degli errori del passato, presentandoci ai cittadini con molta umiltà. Nelsogno utile, evocato da Nichi Vendola, si vede un Paese più equo, più opportunità per i nostri giovani, sogniamo un paese dove non esista nessun voto utile e nemmeno una campagna elettorale fatta sulle veline di Berlusconi. Noi sogniamo un Paese che sia all’altezza delle aspirazioni dei nostri giovani.

In ogni caso, Sinistra e Libertà supererà il quorum perché abbiamo cuore e passione e perché parliamo alle intelligenze di migliaia di donne e uomini che non si faranno ingannare dal richiamo del voto utile.
Spero quindi di ritrovarvi al Parlamento europeo, dove continueremo le nostre battaglie e dove spero che il vostro voto, ad esempio sulla ricerca sulle cellule staminali, contro il nucleare, contro l’aumento dell’orario di lavoro, contro i brevetti sul software, non mancherà come è stato nella scorsa legislatura. Perché quelli sì, caro Dario, che sono voti utili.

Un caro saluto,
Umberto Guidoni

*Umberto Guidoni, Astronauta e già europarlamentare di Sinistra e Libertà


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