Il segretario Paolo Ferrero lavora comunque a un documento unitario. Presenterà, infatti, un ordine del giorno, sul quale sulla base dei contenuti conta far convergere una larga maggioranza, compresa l'ala bertinottiana. «Le differenze - sottolinea - sono minime, più un retaggio del passato, ma il succo sono le cose da fare». «Bisogna capire - dice anche il portavoce dei bertinottiani Augusto Rocchi - se almeno sui programmi ci può essere una condivisione». Per il resto, secondo l'esponente dell'ala bertinottiana «il punto è che il risultato elettorale dimostra che la sinistra divisa non vince. Bisogna ricostruire un percorso di unità di tutte le forze alla sinistra del Pd».
Ferrero, tornando a parlare di contenuti sottolinea, illustrando la mozione delle maggioranza, che l'obiettivo deve essere quello della «costruzione di una opposizione sociale perché la principale assenza che c'è è quella del contrasto politico a un governo che sta scaricando la crisi sui lavoratori». «Parlare dei contenuti - aggiunge - della messa in discussione del bipolarismo; un'opposizione netta alle politiche delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni; battaglia contro la legge 30; no alle spese militari e riconversione ambientale della produzione». Infine, nel Cpn verrà ratificata l'indicazione del partito per l'astensione al referendum del 21 giugno.
Nessun commento:
Posta un commento