venerdì 12 giugno 2009

SINISTRA e LIBERTA': IL PROGETTO CONTINUA.
NENCINI, IRRICEVIBILE LA PROPOSTA DI BERTINOTTI
11/06/2009 - Il progetto di una sinistra moderna, ecologista, laica ed innovativa continua. Sono concordi i segretari delle forze che hanno dato vita a Sinistra e Libertà, Nichi Vendola, Grazia Francescato, Riccardo Nencini, Claudio Fava, e Umberto Guidoni che in una riunione svoltasi ieri sera hanno analizzato i risultati elettorali. Sinistra e Libertà, innanzitutto, ringrazia il milione di elettrici e di elettori che l’hanno sostenuta. Il risultato alle elezioni europee, ottenuto in condizioni difficilissime con l’oscuramento da parte dei media e con scarsissime risorse a disposizione è sicuramente una base di partenza incoraggiante e da non disperdere. Per questa ragione nella riunione si è deciso di dar vita ad una serie di incontri nazionali aperti al contributo dei territori, di personalità della società civile nel mese di luglio e di sostenere i candidati del centrosinistra impegnati dei ballottaggi, laddove ci siano le condizioni politiche.
Sinistra e Libertà ha deciso, infine, di non appoggiare il referendum che rappresenta un attacco alla democrazia ed al pluralismo.
L’indicazione di Sinistra e Libertà sarà, infatti, quella di invitare gli elettori a non andare a votare per il referendum e di non ritirare la scheda del referendum nelle località dove si svolgono i ballottaggi.
«Non ci interessano le alchimie né tantomeno gli esperimenti contro natura, solo un serio progetto per una sinistra riformista. La proposta di Bertinotti per i socialisti è irricevibile». Così Riccardo Nencini considera la proposta di Fausto Bertinotti, lanciata oggi in una intervista al quotidiano La Stampa, di dar vita ad una aggregazione di tutte le forze di opposizione, dall’Idv ai comunisti, dal Ps ai Radicali.
«Bertinotti – dice Nencini – ha ragione quando dice che è finita la storia del ‘900, perché il profondo mutamento della società italiana ha provocato una rottura con costumi e consuetudini del secolo passato. Ma è proprio per questo motivo che riunire in un medesimo partito chi, come Diliberto, di quella storia riporterebbe in vita anche le salme imbalsamate, chi, come Di Pietro, si dichiara apertamente non di sinistra e fa opposizione ad personam contro Berlusconi e chi, come noi, non vuole deviare dalla strada del riformismo, provocherebbe soltanto ulteriore confusione. Una cosa – conclude Nencini - è che tutti i partiti di minoranza, compresa l’Udc, possano condividere momenti di opposizione al governo, altra cosa è mettere in campo una sinistra del futuro».

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