giovedì 25 giugno 2009

Un nuovo sole contro l'arsenico e i vecchi merletti.
di Carolus Felix

25/06/2009 - Dal direttivo nazionale del PS esce un breve documento che é davvero difficile commentare, tanta è la sua ambiguità e la sua inconcludenza, specialmente quella che appare anche dalla precisazione attraverso le dichiarazioni ulteriori rilasciate dallo stesso Segretario.
1) RAFFORZARE L'ORGANIZZAZIONE DEL PARTITO ATTRAVERSO IL NUOVO TESSERAMENTO DA METTERE A PUNTO QUANTO PRIMA, PREVEDENDO NUOVI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE, INTERVENENDO CON POLITICHE SPECIFICHE NELLE SINGOLE PROVINCE DELL'ITALIA SETTENTRIONALE.

2) RIDEFINIRE LA CORNICE DI “SINISTRA E LIBERTÀ” TORNANDO ALL'IDEA ORIGINARIA DI UNA FEDERAZIONE DI FORZE DELLA SINISTRA RIFORMISTA – DA VERIFICARE IN SETTEMBRE ANCHE PER QUANTO CONCERNE LE SUE ARTICOLAZIONI TERRITORIALI E LA CONDIVISIONE DI UN SIMBOLO DA PRESENTARE ALLE ELEZIONI REGIONALI – CHE SI CARATTERIZZI PER BATTAGLIE CIVILI E SOCIALI INNOVATIVE E SI RAPPORTI CON IL SOCIALISMO EUROPEO.

3) GUARDARE CON ATTENZIONE ALLA EVOLUZIONE DEL P.D., INCALZANDOLO PERCHÈ VENGA RIDISEGNATA DALLE FONDAMENTA LA CORNICE DEL CENTRO-SINISTRA ITALIANO INTANTO IN PREVISIONE DELLE ELEZIONI REGIONALI 2010. IN QUESTA PROSPETTIVA, L'ACCORDO RAGGIUNTO NEL GRUPPO SOCIALISTA AL PARLAMENTO EUROPEO FAVORISCE IN ITALIA UN CONFRONTO CUI NESSUNA DELLE DUE FORZE POLITICHE POTRÀ SOTTRARSI.

4) PROPORRE LA COSTRUZIONE DI UN FRONTE TRA TUTTE LE OPPOSIZIONI RIFORMISTE AL GOVERNO IN CARICA


A ciò si aggiunge la seguente nota:

«C’è un tema prevalente nel congresso del Pd del prossimo autunno ed è quello della scelta dei democratici tra la continuità con lo “splendido isolamento” veltroniano ed il definitivo superamento di ogni velleità di autosufficienza. È già venuto il tempo di riunire tutte le opposizioni riformiste al governo Berlusconi e di gettare le basi per un nuovo centrosinistra che vada dall’Udc a Sinistra e Libertà».
È quanto dichiara Riccardo Nencini, segretario nazionale del Partito Socialista. «Per farlo – conclude Nencini - occorre che gli epigoni del berlusconismo di sinistra facciano scelte diverse rispetto a quelle di un anno fa, che hanno condotto il centrosinistra alla più grande débacle che la storia ricordi».

Procediamo con ordine, in maniera chiara e sintetica.

Punto 1) Cosa vuol dire procedere con un nuovo tesseramento? Quanti si pensa possano essere i nuovi tesserati del PS, se questo partito non saprà sciogliere i suoi nodi fondamentali e contribuire validamente alla nascita e all’affermazione di Sinistra e Libertà come nuovo soggetto politico della sinistra italiana riformista e democratica? Bisogna tesserarsi a Sinistra e Libertà, caso mai, e vincolare ad essa ed al suo simbolo, tutte le candidature anche in ambito locale. Se lo si fosse già fatto, a quest’ora avremmo già raggiunto il quorum.

Punto 2) Quando mai ci si è discostati dal progetto originario federativo? E che bisogno c’è dunque di tornarci adesso? Il nuovo soggetto politico deve avere una valenza aggregante, e gli unici che hanno messo a serio rischio questa valenza sono stati proprio Certi Socialisti “conservatori” o “scettici”, che hanno a lungo remato contro ed espresso le loro contrarietà anche in maniera palese ed autolesionistica, persino nel cuore di una difficilissima campagna elettorale.

I punti 3) e 4) sono direttamente legati alla nota conclusiva che vorrebbe fare intendere che la politica di Sinistra e libertà, più che avere una sua valenza autonoma e originale, deve essere solo una sorta di “eco di ritorno” dei baccani nelle altrui dimore: quella del PD o persino quella dell’UDC.

Noi dobbiamo piuttosto puntare ad aggregare il consenso a Sinistra, non regolarci opportunisticamente, a seconda di come vanno le cose in casa d’altri, se essere, ad esempio, a destra o sinistra del PD.
O se addirittura poter prefigurare un accordo di governo con una UDC che sta sdegnosamente da sola all’opposizione solo perché Berlusconi non ha voluto Casini nel suo governo col suo simbolo, dopo che lo stesso Casini e tutta l’UDC (cannoli inclusi) ne hanno per anni costituito l’ossatura integrale.


Questo documento, cari compagni, diciamola tutta, non è altro che ambiguo, dannoso e persino velleitario, considerando che appare sempre di più come una bordata tanto inutile quanto intempestiva a Vendola, l’unico fedele alleato di Sinistra e Libertà che si è persino speso per difendere Craxi, un suo netto oppositore, e che è quello che ha portato più consensi alla lista.
Vendola é uno dei pochi leaders politici che attualmente sono ancora legati ai bisogni della gente e alle necessità del territorio. E i suoi successi elettorali lo confermano di giorno in giorno sempre di più. E’ una risorsa indispensabile e costruttiva per tutto lo schieramento di Sinistra e Libertà e chi gli lancia tali bordate mostra solo ipocritamente di volere da una parte il Simbolo nuovo di Sinistra e Libertà, ma dall’altra di sdegnare il contributo di una componente fondamentale della sua ossatura portante e direi anche vincente
Questo documento inoltre non serve nemmeno da copertura sul fronte destro del PS. Perché quel fronte è in prospettiva politicamente inesistente, dato che raccoglie consensi nel popolo del centrosinistra talmente minoritari da apparire inconsistenti, e spera solo nel collassamento non del PD, ma udite, udite! Del PdL!!! E solo in nome dell'antiquariato.

Non ci sono parole se non quelle rivolte al popolo della Sinistra e della Libertà: restiamo uniti, un nuovo sole sta per sorgere all’orizzonte, un sole che sgombrerà anche le nubi più grigie.

C.F.

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