venerdì 15 maggio 2009

Appello “Esiste una sola razza, quella umana”


Raccogliamo l’invocazione delle donne africane di Lampedusa e lanciamo un appello a tutte le persone di buona volontà e di coscienza: fermiamo subito questa atroce escalation della politica “cattiva” del Governo italiano.

15/09/2009 - “Li hanno mandati al massacro. Li uccideranno, uccideranno anche i loro bambini. Gli italiani non devono permettere tutto questo. In Libia ci hanno torturate, picchiate, stuprate, trattate come schiave per mesi. Meglio finire in fondo al mare. Morire nel deserto.” E’ il grido di dolore delle donne africane alla notizia che 200 migranti sono stati rispediti dalla Marina militare italiana nei campi di concentramento libici. Noi italiani non possiamo permetterlo. Non possiamo condannare all’inferno persone colpevoli solo di cercare una terra dove vivere dignitosamente. Non possiamo trasformare il “grande lago” Mediterraneo nella fossa dei disperati della terra. Non possiamo neppure per un momento, neppure per una persona, diventare cinici collaboratori dei carnefici, sia che si tratti di spregevoli mercanti di esseri umani sia che si tratti di aguzzini libici.

Pertanto, noi, uomini e donne impegnati da tempo per la pace, la solidarietà internazionale, la cooperazione tra i popoli, raccogliamo l’invocazione delle donne africane di Lampedusa e lanciamo un appello a tutte le persone di buona volontà e di coscienza: fermiamo subito questa atroce escalation della politica “cattiva” del Governo italiano. La politica non può essere né cattiva né buona, ma giusta ed umana. La salvaguardia della vita umana ed il contrasto di qualunque oppressione deve tornare ad ispirare leggi, azioni, comportamenti tanto dei politici quanto dei cittadini comuni, solo così tutti potremo vivere bene su tutte le sponde del Mediterraneo ed assicurare un futuro di pace e giustizia a chi verrà dopo di noi. Per questo condanniamo l’agire del Governo italiano e, in accordo, con Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, diciamo che il principio internazionale di non respingimento deve continuare ad essere integralmente rispettato.

Per affermare queste idee proponiamo che sabato 16 maggio, in più città italiane affacciate sul mare, si promuovano incontri, presidi, racconti, meeting musicali. Sarà un modo per testimoniare - in quanto cittadine e cittadini per i quali non sono morte né la pietà né il senso di giustizia - il nostro dovere di essere umani che dall’acqua del Mediterraneo per secoli hanno tratto la vita.

CLAUDIO FAVA (giornalista) - MONI OVADIA (attore) - PAOLO RUMIZ (scrittore) -GIULIANA SGRENA (giornalista) - MAURO PALMA (docente universitario impegnato a livello europeo contro la tortura) - LISA CLARK (esponente movimenti pacifisti) - DONTONIO DELL’OLIO (ass.ne Libera) - FRANCO CASSANO (docente universitario, giurista) - FILIPPO MIRAGLIA (resp.le Arci Immigrazione) - NINO BUTTITTA (docente universitario)

Scarica il PDF dell’appello “Esiste una sola razza, quella umana”

Scarica il PDF della petizione “Esiste una sola razza, quella umana” con simbolo SL

Scarica il PDF della petizione “Esiste una sola razza, quella umana” senza simbolo SL


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