mercoledì 6 maggio 2009

IL GOVERNO CHIEDA ALL' UE DI DICHIARARE L'AQUILA ZONA FRANCA
DI LELLO: STOP ALLE PASSERELLE MEDIATICHE

05/05/2009 - “L'Aquila riuscirà a rimettersi in piedi solo quando la sua economia, oggi completamente ferma, sarà messa in condizione di ripartire. E' questo il tema sul quale il governo dovrebbe concentrare tutti i suoi sforzi, ora che la fase più drammatica dell'emergenza sembra alle spalle”. E' quanto ha affermato il coordinatore nazionale del Partito socialista, Marco Di Lello, candidato al Parlamento Europeo per Sinistra e Libertà nella circoscrizione meridionale, nel corso di una visita al capoluogo abruzzese duramente colpito dal sisma del 6 aprile scorso. A L'Aquila Di Lello, che era accompagnato dal segretario provinciale socialista Massimo Carugno, ha incontrato l'assessore alle attività produttive della Giunta Cialente, Marco Fanfani e il consigliere comunale Giancarlo Vicino, facendo con loro il punto sullo stato dell'economia cittadina e provinciale. “E' quanto mai necessario che il governo, anziché prodursi in inutili passerelle mediatiche tra le macerie del sisma, eserciti le dovute pressioni sulla Ue per far diventare l'aquilano zona franca. C'è un disperato bisogno di attrarre nuovi investimenti per attivare un circuito virtuoso che porti ricchezza e nuova occupazione dove oggi ci sono solo i segni della distruzione e di scarsa fiducia nel futuro. Il decreto sulla defiscalizzazione è solo un primo passo, cui dovrebbero seguirne altri, che al momento nemmeno s'intravedono. Per incoraggiare le aziende del nord a investire sul territorio va dimezzato il costo del lavoro, con sgravi ulteriori e incentivi alle imprese che si faranno avanti. Ma il premier, evidentemente interessato solo allo sfruttamento in chiave mediatico – spettacolare della tragedia abruzzese – ha concluso Di Lello – non ha ancora detto una parola sull'argomento”. Prima di ripartire per Roma, Di Lello ha visitato la tendopoli allestita a Coppito dalla Cgil, fermandosi a pranzo con i terremotati del popoloso quartiere aquilano, a cui ha portato la solidarietà di Sinistra e Libertà.

LARIO BERLUSCONI. LOCATELLI,
SUICIDA ATTACCARLO SU VITA PRIVATA


05/05/2009 - “L’ipocrisia di un certo mondo cattolico, benissimo rappresentato dall’Avvenire che all’improvviso scopre i comportamenti non irreprensibili del nostro Presidente del consiglio, per una volta farebbe venire la voglia di difenderlo”. E' quanto afferma Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista donne. “Ci voleva la denuncia di una moglie esasperata - continua la Locatelli, candidata di SL nel Nord Ovest – perche’ i cattolici dell’Avvenire scoprissero che Berlusconi ha comportamenti che non sono consoni a quelli di un rappresentante al più alto livello delle istituzioni e leader politico di una delle più importanti democrazie europee. Eppure e’ lo stesso Berlusconi che confonde interessi privati e pubblici, che disprezza il Parlamento oppure che quando incontra l’autocrate Putin, confonde la cortesia dovuta con un’imbarazzante amicizia. Invece, ora che non gli serve piu’ per impedire una legge laica sulle coppie di fatto o sulla fecondazione assistita, scoprono da un giorno all’altro che confonde il Bagaglino con Palazzo Chigi. Cosi’ facendo inducono il sospetto che vogliano dare un ‘aiutino’, tutto elettorale, a qualche concorrente del Pdl come l’Udc, Restiamo comunque convinti – conclude l’europarlamentare socialista - che l’opposizione a Berlusconi sul terreno delle sue vicende private sia non solo scorretta, ma politicamente suicida mentre prima o poi gli elettori apriranno gli occhi sulle sue magagne pubbliche, queste sì davvero insopportabili”.

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