martedì 26 maggio 2009

MANCHESTER-BARCELLONA. DI LELLO:
GOVERNO NON RESPINGA I RIFUGIATI SPORTIVI

26/05/2009 - "Centinaia di stranieri in cerca di una serata fortunata sono entrati nel nostro paese nelle ultime ore, e altri 50mila, tra aerei e traghetti imbastiti e organizzati, si riverseranno domani nella capitale. Molte di queste persone, per lo più rifugiati sportivi, sembra siano senza regolare biglietto. L'attenzione dell'Europa è tutta concentrata sull'Italia. Non possiamo fare l'ennesima figuraccia internazionale. Spero che il Governo non li respinga indietro". Lo ha dichiarato Marco Di Lello, candidato nel Sud per Sinistra e Libertà, esprimendo viva preoccupazione per l'evento calcistico Manchester - Barcellona e ironizzando sulla finale di Champions League. "Consigliamo a questi stranieri - ha concluso Di Lello - di girare al largo dai Palazzi delle Istituzioni, di non chiedere acqua o altra forma di aiuto sotto questo sole cocente, e soprattutto di non farsi notare dal ministro Maroni. Verrebbero altresì respinti alle destinazioni di partenza senza tanti complimenti".
CRISI: LOCATELLI, PRIMA RIFORMA
AMMORTIZZATORI SOCIALI NON PARLAMENTO

26/05/2009 - “Prima sembrava che ci dovessimo preoccupare soprattutto della precarietà lavorativa dei giovani, del futuro, ora scopriamo che il dramma lo stanno vivendo gia’ oggi i padri di famiglia di mezza eta’”. E’ quanto afferma l’europarlamentare Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell’Internazionale socialista donne. “I dati diffusi dall’Istat - continua la Locatelli, candidata nella circoscrizione Nord Ovest per la lista ‘Sinistra e Liberta’ - ci costringono a guardare con piu’ attenzione e preoccupazione, agli effetti della crisi economica. In pericolo e’ la struttura portante della nostra societa’ e l’immobilismo di questo governo, senza scusanti perche’ forte di una maggioranza parlamentare senza precedenti nella storia repubblicana, e’ scandaloso. La prima vera riforma da attuare non e’ quella del parlamento, ma quella degli ammortizzatori sociali che devono non solo provvedere al sostentamento di tutti i disoccupati, ma anche alla loro riqualificazione professionale. Per questo e’ meglio non inventare, ma copiare – conclude l’europarlamentare socialista - e casomai adattare sistemi che funzionano e hanno già dato buona prova in Europa, come, per esempio, la flexsecurity della Danimarca”.

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